Stanotte ho fatto un incubo.
Mi sono svegliata,la bocca spalancata quasi a gridare aiuto e il corpo ricoperto di sudore freddo.
Non ricordo bene il brutto sogno ma è ben vivida nella mia mente l’oscurità in cui era immerso.
Un’oscurità tangibile,quasi potessi sfiorarla con la mano.
Avevo la sensazione di soffocare e nel mio tormento non riuscivo ad emettere alcun suono.
Nessun grido di aiuto.
Guardavo spaventata attorno a me,imploravo la salvezza di qualcuno ma nessuno riusciva a sentirmi.
Persa nel buio,senza poter proferire parola ne chiedere aiuto in alcun modo.
Nella disperazione più totale emetto un grido pieno del mio dolore.
Questa volta si sente un suono,sento la mia voce.
Allora continuo sempre più forte a urlare ma nessuno ascolta le mie grida.
Urlo fino a che ho voce,fino a che petali scarlatti come il sangue iniziano ad uscire dalla mia bocca.
Vomito rose.
Rosse rosse come la paura,come la passione e come il coraggio.
E’ allora che mi sveglio.
Mi siedo e respiro lentamente.
Ora mi riconosco.
So chi sono e la paura svanisce.
Per un attimo,perché poi anche da sveglia quella paura un pò mi assale…ma io posso tenerla a bada.
Con il mio coraggio,lo stesso che ho scoperto di avere tanti anni fa,quando è cominciata la mia catarsi.
Non è stato facile,spesso e volentieri mi sono ritrovata sola.
Completamente sola.
Ma con me stessa,che è già abbastanza.
Ho imparato ad amarmi come nessuno aveva fatto,a bastarmi quando avevo voglia di compagnia.
A non aver paura quando mi sentivo diversa in un mondo di burattini stereotipati.
Nel mio solitario cammino ho perso famigliari,amici e nemici.
Ma era il mio cammino ed è stato giusto che io lo percorressi,fino in fondo.
A qualunque costo.
Senza imposizioni o ridicole restrizioni.
A conti fatti,sono cresciuta bene.
Ho trovato l’amore e conosciuto persone speciali.
Mi accettano,mi amano e mi sanno ascoltare.
Perché io parlo e parlo e parlo.
Quando inizio sono un fiume in piena.
Quasi logorroica.
Ma che ci devo fare,io zitta non ci sto.
Proprio non so farlo.
A me piace raccontarmi.
Perché il mio background non è proprio acqua di rose.
Roba per uomini duri.
E per donne dure.
Io ci sono riuscita,mi sono salvata.
E ho scoperto che sono le persone che mi hanno fatto più male che devo ringraziare.
Sono loro che mi hanno dato il coraggio per arrivare fino a qui.
“Ero solita pensare di essere
la persona più strana del mondo
ma poi ho pensato,
ci sono così tante persone nel mondo,
ci dev’essere qualcuna proprio come me,
che si sente bizzarra e difettosa
nello stesso modo in cui mi sento io.
Vorrei immaginarla,
e immaginare che lei debba essere là fuori
e anche lei stia pensando a me.
Beh,spero che,se tu sei lì fuori e dovessi leggere ciò,
tu sappia che sì,è vero,
sono qui e sono strana proprio come te”.
Frida KHalo
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