Zucca arrosto.
VOLEVO ESSERE UNA ZUCCA :
Frittatine di asparagi e salsiccia
ingredienti : per 2 persone
Zucca arrosto.
VOLEVO ESSERE UNA ZUCCA :
Frittatine di asparagi e salsiccia
ingredienti : per 2 persone
Ho rubato un giardino.
Non è mio. Non è di nessuno.
Nessuno lo vuole,nessuno lo cura,nessuno ci va mai.
Lo lasciano morire,forse è già morto,non lo so.
(da Il Giardino Segreto, F. H. Barnett)
Sapete qual’è uno dei miei sogni più grandi,dopo avere una gallina tutta mia?
Avere un orto tutto mio.
Un posto speciale,dove respirare il profumo della terra bagnata.
Affondare le mani nella terra,estirpare le erbacce,innaffiare le piante…cose semplici,vecchie come Matusalemme,ma alzi la mano a chi non è scaturito l’istinto materno alla vista di un frutto o di un fiore nati da qualcosa che avevate piantato proprio voi.
Io ci ricasco ogni primavera.
Appena il sole scalda mi piace uscire in giardino e occuparmi delle piante e del mio piccolo orto in vasi.
Ma non quest’anno.
Quest’anno ho a disposizione una parte di giardino che prima per me era irraggiungibile,ho sempre pensato che sarebbe stato perfetto per un orto…ci batte sempre il sole.
E così vista la nuova possibilità,questa mattina armata di vanga,guanti e cariola mi sono messa al lavoro.
Mio marito e il cane come assistenti.
Estirpa zappa vanga e via andare.
Sotto un sole già cocente per essere solo ad aprile ho passato una mattinata sentendomi come una novella Rossella O’Hara al momento di zappare la terra.
Con le mani sporche e le unghie rovinate, (non per me,ho messo i guanti!) ma rende bene l’idea,mi sono ritrovata a contatto con la terra. La mia terra.
E mi sono tornate in mente le spalle curve di mio nonno paterno,le dita ritorte dalla vecchiaia ma sempre intente a curare il suo orto e le sue viti.
Se penso a lui lo rivedo tra i filari…con i grappoli scuri e sodi tra le mani,in testa il cappello e indosso la giacca del completo.
Sempre elegante,anche se a zappare la terra.
E poi mi viene in mente quando lui e nonna facevano la passata di pomodori e i succhi di frutti.
Ne andavo matta,si sentiva proprio la frutta vera.
Quanti ne ho bevuti di nascosto! E quanti mal di pancia…
E mi ricordo anche i conigli,le scorpacciate di ciliegie direttamente dall’albero,il pane profumatissimo che faceva nonna e i pomodori che mio nonno portava dall’orto.
Lo aiutavo a lavarli in un grande lavabo in pietra che era in cucina proprio davanti alla finestra che dava sul giardino.
Le nostre mani si rinfrescavano sotto l’acqua fredda mentre strofinavamo la pelle soda di quei pomodori succosi.
E io mi perdevo nei miei sogni di bambina,andavo con lo sguardo verso le montagne e percorrevo mentalmente la strada fino a casa,dove avevo un misero terrazzino,niente a che vedere con l’orto di nonno.
Persino l’acqua mi sembrava più buona tra le montagne,e ora so che le mie piccole papille gustative avevano ragione.
Per anni ho sognato un giardino,per anni ho ucciso involontariamente anche le immortali piantine grasse.
Fino a qualche anno fa,quando il mio pollice verde si è fatto sentire e ho iniziato ad avere una vera e propria ossessione per il verde.
Ora ho la possibilità di mettermi alla prova e avere un orto tutto mio. Un sogno che si avvera.
Oggi mentre zappavo la terra,elegante a modo mio,mi sono ricordata chi sono. E da dove vengo.
Sei contento nonno?
IL CERCHIO DELLA VITA : la pizza a chiocciola
Preparate l’impasto per la pizza dimezzando le dosi ma procedendo con la ricetta come troverete qua,fino alla lievitazione.
Circa un’ora e mezza prima di preparare la vostra pizza,prendete il vostro impasto e dividetelo in due pagnotte,una di 320 gr circa e l’altra dei rimanenti 130 gr.
Coprite con un panno e lasciate lievitare ulteriormente.
Passata l’ora e mezza prendete la pagnotta più piccola e stendetela rotonda e sottile con l’aiuto di un matterello.
Spennellate la superficie con olio d’oliva e bucherellate con i rebbi di una forchetta.
Ora prendete l’altra pagnotta e iniziate a lavorarla fino ad ottenere un lungo filo di pasta sottile come un dito.
Partendo dal centro della vostra base formate con la pasta la forma di una chiocciola arrivando bene lungo i bordi della base.
Tagliate l’eccesso del filo di pasta se dovesse avanzare.
Rimboccate i bordi della base attorno al cornicione esterno e premete bene per fare aderire la pasta.
In una ciotola condite il pomodoro con un filo di olio,un pizzico di sale e uno di origano. Mescolate bene e condite la pizza passando bene anche sui bordi. Un giro d’olio e via nel fornetto da pizza per 7/10 minuti. Deve cuocere bene sia la base che è più leggera,sia il cornicione che è più spesso.
Se non avete un fornetto da pizza potete cuocere anche in forno normale ma controllate bene la cottura.
Togliete la pizza dal fornetto e cospargete con la mozzarella di bufala che avrete precedentemente spezzettato rigorosamente a mano. Decorate con foglie di basilico e preparatevi a gustare una vera bontà. Quando la mangerete,mi raccomando,non pensate che è una pizza doppia…enjoy!
Oggi ho le paturnie.
Di quelle serie.
Intanto questa notte mi sono svegliata in preda un attacco di panico..e questo non ha aiutato.
Credo stessi sognando come cucire una cerniera in un cuscino,nascosta dalle frappe…un vero incubo.
E ora sono qua,in testa il delirio e il pomeriggio davanti a me.
Piove oppure no.
Ho voglia di uscire ma anche no.
Di cucire,ma adesso non mi va.
Di cucinare…quello si che mi va!
Mi va quasi sempre,tranne quelle volte in cui compongo il numero di un qualsiasi take away e a cucinare ci pensa qualcun’altro.
La pioggia insistente di questa mattina mi ha raggelata,mi sento ancora l’umidità nelle ossa anche se ora un timido sole spunta tra le nuvole.
Conosco un metodo infallibile per scaldare corpo e anima :
Preparare la pasta fresca.
Impastare con foga caccia via i pensieri più cupi e riscalda il cuore,per non parlare del corpo.
E poi il profumo della carne che soffrigge con le verdure,il vapore caldo che si sprigiona dalla pentola…
Mi sembra ancora di essere in vacanza…sul porto,al mercato di Tong Sala; dove per poche monetine puoi assaggiare spiedini di carne o di pesce,riso cucinato in centinaia di maniere,tranci di pizza,ciambelle fritte dolci e i ravioli al vapore.
Io li adoro! Inutile dirvi quanto siano buoni e anche che io una sfoglia così sottile non riuscirò mai ad ottenerla!
Nemmeno tra 1 milione di anni.
Non credo sia solo questione di allenamento,d’altronde da vera romagnola la sfoglia sottile dovrei saperla tirare…!!
Comunque vi farò sapere…ora so cosa fare quando mi ricapiteranno le paturnie!
RAVIOLI AL VAPORE…asparagina,salsiccia e porro
ingredienti : per circa 20 ravioli