Quando ero piccola mi avevano affibbiato un soprannome.
Pensando di essere simpatici,mi chiamavano affettuosamente Bianchina.
Ho sempre odiato quel soprannome.
E naturalmente anche la mia pelle bianchiccia da cui ne derivava.
Non è che non andassi al mare.
E vi assicuro che ai miei tempi non si vedevano ancora le madri indaffarate a spalmare creme bianche e coprenti come ceroni sui corpi insabbiati dei figli.
Ai miei tempi,mia madre non aveva ancora finito di parcheggiare che io mi ero fiondata già in acqua a giocare.
Forse perché stavo in acqua finché le mie mani non diventavano come prugne secche,forse perché adoravo ricoprirmi di sabbia bagnata tipo fanghi,insomma al massimo diventavo giusto un pò rossiccia sul naso dove poi comparivano le odiate lentiggini.
Non mi abbronzavo mai.
Nemmeno quando facevamo giornate intere di sole dove stavo spaparanzata sull’asciugamano stile diva anni 50.
Crescendo le cose non miglioravano e ricordo ancora quando da ragazzina decisi di provare l’olio abbronzante più abbronzante che si può che avevo trovato in commercio.
Il risultato?
La pancia,precisamente un cerchio attorno l’ombelico,color fluorescente.
Il resto come prima.
Gli anni passavano,le amiche si abbronzavano e io restavo sempre del mio pallore color malaticcio.
Ricordo ancora una crema trasparente,tipo unguento che mi applicavo con perizia con il risultato di sembrare unta giusta per una cottura al barbecue.
Non solo io ero unta,ma anche tutto quello con cui venivo in contatto.
Potevi lavare gli asciugamani finché volevi,tanto rimanevano sempre coperti da una patina untuosa.
Nemmeno quella sortì alcun risultato.
Rossiccia si,abbronzata nemmeno per idea.
Avvilita,sono poi passata all’uso smodato di auto-abbronzanti.
Vestiti da gettare,aloni arancioni sulle lenzuola e la pelle che sembrava scolorirsi giorno per giorno.
Sembravo un visitors,solo che al posto di essere verde,io sotto ero bianca.
La bianchina…quante volte si è sentita dire “Ma tu non ti abbronzi?”
E lei voleva,eccome se voleva abbronzarsi e perdere il suo pallore.
E poi,come nelle favole dove il brutto anatroccolo diventa cigno,la bianchina ha iniziato ad abbronzarsi.
Sarà perché quando può in inverno corre a cercare il sole.
Sarà perché gira sempre in motorino.
Sarà perché adora stare all’aria aperta e ai primi raggi se ne esce in giardino con qualunque scusa.
Zappare l’orto,togliere le erbacce.
Ogni scusa è buona per me per espormi.
E così che lo chiamo.
Espormi al sole.
Ricordo che qualche anno fa correvo al mare per prendere 50 minuti di sole cronometrati.
E anche oggi,magari non vado al mare,ma sono fuori in giardino con il viso rivolto al sole ogni minuto libero che trovo.
E così,mentre la maggior parte delle persone è ancora pallida,la bianchina è abbronzata come fosse appena tornata dalle Maldive.
Chi l’avrebbe mai detto?
Ora si sente dire “Come sei abbronzata!” “Sei stata in vacanza?”
Vai a spiegare che è tutto merito di curare l’orto!
Abbronzatura a parte,a me il sole ricarica come una batteria.
E’ mentre sono con il naso all’insù,la pelle calda e abbronzata che mi sento ispirata.
Lo sguardo perso nel vuoto,o meglio tra le piante dell’orto,a cercare nuovi pomodori e nuove idee.
Perdonatemi se sono assente più del previsto,ma là fuori c’è il sole e io mi sto rigenerando come una lucertola.
GNOCCO FRITTO,CICCIOLO CROCCANTE E CREMA AL PARMIGIANO
ingredienti :
per lo gnocco :
500 gr di farina 1
125 gr di acqua
125 gr di latte
1/2 bustina di lievito svizzero
olio di semi di girasole
qualche fetta di ciocciolo o testa
per la crema al parmigiano :
100 gr di Parmigiano Reggiano stagionato 22 mesi
150 ml di panna fresca
pepe nero
Preparate la crema grattando il parmigiano e facendolo sciogliere a bagnomaria insieme alla panna fresca e al pepe macinato al momento.
Ci vorranno 10 minuti al massimo e otterrete la consistenza di una crema.
Spegnete la fiamma e fate raffreddare.
Nel frattempo mettete abbondante olio in una pentola capiente e preparate l’impasto per lo gnocco scaldando il latte insieme all’acqua. Fate una fontana con la farina e al centro unite il lievito.
Aggiungete il latte tiepido poco alla volta e iniziate ad impastare.
Quando il vostro impasto sarà liscio e sodo tiratelo con il mattarello fino ad ottenere una sfoglia sottile.
Ritagliate in forme rotonde e friggete nell’olio bollente.
Quando i vostri gnocchi saranno dorati scolate bene dall’olio e mettete ad asciugare su un piatto con carta da cucina.
Friggete tutti gli gnocchi che volete preparare e mettete a croccantizzare il cicciolo in forno già caldo,modalità grill a 250 gradi.
Mettete la crema di parmigiano in una sac a poche e iniziate a preparare il vostro piatto.
Mettete una sfoglia di gnocco fritto,guarnite con la crema,unite la fetta croccante di cicciolo e ricominciate con lo gnocco,la crema e così via.
Guarnite con aceto balsamico di Modena e un ciuffo di rucola.
Buon appetito!
Con questa ricetta partecipo al contest Parmigiano Reggiano di Modena indetto da Cucina Semplicemente.