Ho una sola fotografia che ritrae la mia nonna Lina.
Era una palazzina gialla e blu proprio di fianco alla mia scuola.
Salivi le scale e al secondo piano dovevi girare a destra.
A quel punto,lei aveva già aperto il portone marrone scuro e io e mia madre entravamo in casa.
Non ho mai scordato quell’odore.
Dopo trent’anni ancora mi perseguita.
Era un odore dolciastro e nauseabondo.
Un mix tra detersivo per i pavimenti,alcool rosa e un uso improprio di acqua di colonia 4711.
Io non andavo molto volentieri dalla signora in questione,ma mia madre,che a volte il pomeriggio andava ad aiutarla a fare i mestieri,spesso e volentieri mi portava con lei.
Ricordo che dovevo tenere a freno la mia gioia di bambina quando eravamo dalla signora.
Non sopportava le risate ne tantomeno le corse e in casa c’era sempre un cupo alone di dolore e tristezza.
Anche quando fuori splendeva il sole,le stanze erano immerse nella penombra e bisognava parlare sottovoce.