Quando mi sono svegliata questa mattina credevo fosse un giorno come tutti gli altri.
E in fondo lo è, poi ci ha messo lo zampino Facebook, ricordando a due smemorati come noi che oggi è l’undici maggio.
Proprio oggi sono tredici anni esatti che siamo insieme.
Tredici anni, quasi un terzo della mia vita.
Se ci penso quasi mi spaventa questo numero così importante.
Certo alle persone un po’ più datate, che festeggiano le nozze d’oro, farà ridere un numero con ancora l’uno davanti.
Eppure in questo mondo dove tutto è così effimero e dove ormai vortichiamo in un tempo che scorre sempre più veloce, vi dirò che anche un tredici ha la sua importanza.
Me li ricordo ancora gli amici che ci davano massimo quaranta giorni…
Gli stessi amici li abbiamo visti separarsi, risposarsi e via dicendo.
Che dire, quattromilasettecentoquarantacinque giorni dopo?
Forse che quella casualità per la quale ci siamo incontrati non era forse casuale?
Oppure che in questi anni abbiamo fatto sforzi e sacrifici per continuare ad amarci e sceglierci giorno dopo giorno?
Vi dirò che non stato poi nemmeno così difficile.
E’ vero ci sono stati giorni grigi e cupi, alti e bassi.
Ma se dovessi fermarmi a contarli, quelli belli e pieni di sole sarebbero di gran lunga maggiori.
Forse è per questo che ancora oggi ci amiamo così tanto.
Che ci scegliamo dopo così tanto.
Che ci manchiamo dopo così tanto.
Razza strana noi due, ancora oggi abbiamo voglia di passare il nostro tempo insieme.
Da quando poi è arrivato Denver si può quasi dire che non ci muoviamo più di casa.
Abbiamo riscoperto la bellezza delle cenette tet a tet e i sabati sera sul divano con la palpebra calante già alle 22.30.
E io sto cucinando come non mai.
C’è solo un problema, le allergie alimentari sono tornate in auge a più non posso e gli alimenti di cui mi posso nutrire si contano sulle dita delle mani.
E sapete che fa il maritino?
Mangia come me per supportarmi, anche se questo vuol dire non mangiare più un ragù o fare a meno dei bignè alla nocciola, i suoi preferiti.
Devo solo dirgli grazie.
E non tanto per la dieta forzata, quanto per esserci stato sempre e per avermi reso la donna che sono.
E’ già, a lui piace dire di avermi preso dalle risaie e avermi fatto diventare una di città.
Risaie a parte, grazie per essere ancora qui al mio fianco.
Quattromilasettecentoquarantacinque giorni dopo.
- 130 ml di acqua
- 250 gr di zucchero di canna
- 70 gr di olio di cocco
- 70 gr di olio d'oliva
- 8 gr di lievito per biscotti a base di ammonia
- 250 gr di farina integrale
- 270 gr di farina 1
- marmellata di fragole bio
- zucchero a velo
- In una ciotola (io utilizzo quella della planetaria) unite l'acqua e lo zucchero, mescolate bene per far sciogliere più zucchero che potete.
- Unite gli oli e mescolate ancora.
- Aggiungete ora il lievito e le farine a più riprese.
- Lavorate velocemente e per poco tempo.
- Formate un panetto con la vostra frolla e mettete a riposare in frigorifero per almeno un paio di ore.
- Riprendete la vostra frolla e stendetela su una spianatoia infarinata.
- Con una formina ritagliate i biscotti.
- Inserite al centro un cucchiaino di marmellata e sporcate leggermente i bordi.
- Ricoprite con un'altra formina in cui avrete praticato al centro un foro della forma che preferite.
- Fate cuocere in forno già caldo a 175 gradi per 15 minuti.
- Lasciate raffreddare qualche minuto in teglia, poi trasferite su una griglia.
- Una volta freddi spolverizzate con zucchero a velo.
- Con questa frolla meravigliosa potete realizzare anche buonissime crostate.