Sapete da chi ho ereditato i miei occhi azzurri?
Da mia madre.
Sono gli stessi,sanno ridere,parlare o adombrarsi.
Ricordo una ex collega di lavoro che una volta mi disse :
“Sai che quando sei arrabbiata ti si vede dagli occhi?”
Quella volta rimasi sorpresa,non pensavo di essere così trasparente.
Soprattutto non pensavo di assomigliare così tanto a mia madre.
Mi hanno sempre detto che sono la copia di mio babbo.
Io me ne sono sempre vantata tanto,perché nei miei ricordi mio padre non c’è.
E sapere di assomigliargli mi ha sempre fatto credere di conoscerlo almeno un pò.
Quando lui è morto io avevo appena un anno.
Non ho ricordi di lui,se non i racconti fatti da chi lo conosceva bene.
Ad esempio so per certo di dover ringraziare lui e i suoi geni per la mia magrezza.
Mia madre dice che anche la piadina la stendo proprio come lui.
E poi la stessa passione per lo moto e per lo sport.
La stessa capacità a disegnare.
Anche le mani affusolate le ho ereditate da lui…
Quando ero poco più di una bimba,adoravo trafficare nel portagioie di mia madre.
Era a forma di scrigno,di una pietra con riflessi violetti.
Piedini dorati tenevano il peso dei tesori sepolti tra il velluto rosso che ne foderava l’interno.
Non che mia madre avesse chissà quali tesori.
Per lo più erano piccole gioie ereditate da nonne o parenti.
Ma un tesoro c’era.
Un piccolo porta-fedi in argento racchiudeva all’interno l’anello matrimoniale di mio padre.
Io lo guardavo trasognata e mi immaginavo un padre tutto mio.
Leggevo la data incisa all’interno e mi facevo mille domande.
Ad alcune di queste non ho trovato risposta ancora oggi.
Eppure sono qui.
Mi guardo allo specchio cercando qualche nuova ruga arrivata nella notte a ricordarmi che,nonostante tutto,sto invecchiando pure io.
Qualche capello bianco in più,sapientemente mascherato dai lunghi capelli biondi.
Ecco,questa cosa dei capelli bianchi precoci l’ho ereditata dalla nonna materna,come anche la mania ossessiva dell’ordine.
Nei mei geni c’è anche l’altezza,tanta creatività e manualità,l’amore sconsiderato per le scarpe costose e una testardaggine unica.
Potrei andare avanti ancora,raccontarvi che “rischiavo” di avere un nasone da Guinness dei Primati se per caso lo ereditavo da nonno o che “magari” avrei anche potuto ereditare da mia madre qualche taglia di seno in più.
Eppure sono stata molto fortunata.
Ci avete mai pensato alle mille circostanze favorevoli che hanno permesso che noi fossimo qui oggi?
Bastava un appuntamento mancato,uno sguardo non capito…
Sarà stato il destino?
Oppure in quel preciso istante le tessere del puzzle si sono incastrate tutte perfettamente,per una casualità?
Io non lo so.
Questa è una di quelle domande che,ancora oggi,non hanno una risposta per me.
Nonostante sia più vecchia e mi piaccia considerarmi anche più saggia,ancora non so il perché oggi sono qui.
Sinceramente non mi interessa saperlo.
Gli occhi dei miei genitori nelle poche foto che li ritraggono con me parlano da soli.
Io sono qui perché sono frutto dell’amore.
I CASSONI FRITTI
I cassoni fritti sono tipici dell’entroterra Romagnolo,solitamente preparati con verdure e formaggio.
La mia cara nonna li cucinava solo in occasioni speciali,friggendoli nello strutto.
Ricordo ancora il loro sapore…
Preparatevi ad assaggiare qualcosa di unico.
Io questa sera non ho resistito e mi sono concessa questa bontà.
Friggendoli in olio però…più leggeri come i miei sensi di colpa dopo averli mangiati!
ingredienti : per 4 cassoncini
10 Comments
tesoro, comincio dal cassone e poi passo al resto (che sarà lungo assai!) IL CASSONE E' STUPENDO!! Con la salsiccia aromatizzata al tartufo e il gorgonzola, spettacolo!
per quando riguarda la genetica…. beh, siamo incroci, è normale che i tuoi occhi parlino come quelli di tua madre e che le mani siano lunghe e affusolate come quelle di tuo padre.
ma non è solo questione di dna, hai ragione, è questione di incontri, di trovarsi, è questione di amore. e se sei vissuta in una casa serena e piena di amore non hai bisogno di molto altro, hai già una gran parte di quello che ti serve. è bello leggerti, molto bello!
Sandra
p.s. io ho cominciato a colorare i capelli a 29 anni… non mi parlare di incanutimento precoce per favore!
A me i primi capelli bianchi sono arrivati a 18 anni…per anni li ho coperti,ora invece ci ho fatto pace e lascio che si intravedono.
Tutta saggezza ah ah ah!!!!
A proposito di incontri…una volta non era mica così facile,senza internet e cellulari,però vedo che siamo qua per cui incontrare si sono incontrati!!
Ti ringrazio per i complimenti cara Sandra,un abbraccio grande!!
Elisa io mi sono commossa. sei frutto dell'amore e sei l'amore! per la vita, per i sogni, per le rughe e le riflessioni. SEI. E basta! E poi mio parere personale, sei una grande, mi piaci proprio! baci bionda! e ancora auguri!
Ah ah ,Silvia sono contenta di piacerti…!!!!
Devo dire che i miei hanno fatto un buon lavoro dai,non posso lamentarmi!!!
E comunque credo che tutti noi siamo l'amore,o almeno il suo frutto.
Un bacio grande tesoro!!
Ho provato a preparare i cassoni di recente e mi hanno conquistata, ma questa versione fritta dev'essere la fine del mondo. Con sprezzo del pericolo correrò il rischio dipendenza e li proverò!
Giulia
Brava Giulia,sprezzo del pericolo…ah ah!!! Mi hai fatto tanto ridere,ma in effetti è cosi che bisogna affrontare certe prelibatezze!!
Un bacione!
<3 un post commovente e intenso come te….un abbraccio
Dolcissima Chiara,grazie!
Ti abbraccio forte anche io <3
ciao Elisa che carino e ricco di cose belle il tuo blog, ti ho scoperta grazie ad una ricerca e ne sono felice perchè ho ritrovato tante golose tentazioni ti sei conquistata una nuova fans a presto rosa di kreattiva
se ti va vienimi a trovare nel mio mondo 😉
Ciao Rosa!!
Benvenuta!!! Grazie per i complimenti,sono molto contenta che il mio blog ti abbia incuriosito e ti sia piaciuto!!!
Un abbraccio e a presto!!