C’era un tempo, nemmeno troppo lontano a dir la verità, in cui la sottoscritta sgranava gli occhi ammirando scatti superbi di food.
Blog, riviste on line, pagine Instagram e Pinterest e via dicendo.
Nulla si perdeva al mio sguardo attento.
Rimanevo ore estasiata davanti a ricette e fotografie che faticavo a credere fossero realizzate da persone qualunque come me, alcune addirittura non del settore.
E così, me ne fantasticavo su come sarebbe stato avere un blog tutto mio che accomunasse tutte le mie passioni.
L’amore per la cucina in primis.
La costante ricerca di materie prime d’eccezione, che non vuol dire più costose ma recuperate da piccole realtà agricole.
La passione profonda per lo scrivere, insita in me sin dall’infanzia.
Come dice mia nonna, appena ho imparato a scrivere non ho più smesso.
L’amore per il bello, che maledizione fa parte di me come l’aria che respiro e chi mi conosce sa che spesso ci vuole pazienza, magari bisogna aspettare la cena per ore oppure durante una passeggiata devo assolutamente perdere tanto tempo a fotografare qualcosa che a qualcuno non sembra nulla.
E’ più forte di me, vedere il bello anche nelle crepe di un fiume in secca.
Alcune cose non mi basta fotografarle con gli occhi e il cuore, alcune sento il bisogno di immortalarle per davvero.
Ed è una circostanza tutta nuova la mia.
Prima del blog, perché è stato proprio quella la mia nemesi, scattavo senza vedere.
E non parlo solo della luce, scattavo e basta.
Non ho mai pensato di saper fotografare e non mi sono mai impegnata per farlo bene.
E poi…visto che i geni non mentono, deve essere scattato qualcosa.
Il mondo della fotografia mi ha avvicinato a mio padre.
Tenere tra le mani quella sua macchinetta e prendere la mira proprio come faceva lui mi ha emozionato.
Talmente tanto che inesorabilmente ha finito per stregarmi.
Al punto da farmi rimettere sui libri, studiare e provare provare provare.
E così, oggi eccomi qui, con il cuore gonfio per l’emozione e la mente vuota che non riesce a trovare le parole giuste per scrivere quel che vorrei.
Vorrei raccontarvi di un sogno che ha preso vita in questi mesi.
Un progetto emozionante e quasi impossibile da realizzare.
Ma si sa quando le donne si mettono in testa qualcosa…
Vorrei anche raccontarvi di quanto impegno e studio e dedizione e ore rubate alla famiglia e al riposo ci siano dietro a questo progetto.
Vorrei potervi dire in due parole tutto quello che c’è dietro ad un disegno come questo, al coordinare tutto e tutti per arrivare ad un fine comune meraviglioso.
Poter condividere le proprie passioni e l’amore infinito per il cibo.
Due parole proprio non bastano e allora faccio parlare il cuore.
Grazie, davvero.
A chi ha creduto a questo sogno e a chi si è fatto in quattro…mila per realizzarlo.
Grazie ad IFood, sempre attento e generoso di possibilità.
Grazie a chi ha collaborato e ha reso attuabile questo nuovo meraviglioso progetto.
Da ieri c’è un’entusiasmante novità…
IFood diventa anche magazine on line.
Io sono talmente emozionata che credo sarò con le farfalle allo stomaco per i prossimi 30 giorni.
IFoodStyle è una rivista bellissima e curata in ogni minimo dettaglio.
Fotografie meravigliose e ricette strepitose curate e suddivise per categoria, interviste a chef famosi e tante altre cose bellissime. Non vi svelo altro per non rovinarvi la sorpresa.
IFoodStyle è un sogno diventato realtà e io già la adoro.
Leggerla su carta stampata è il prossimo desiderio…chissà?
Nel nuovissimo magazine targato IFood trovate anche il primissimo capitolo del romanzo di Meris Carpi.
Il mistero della tazza da té.
Un mistery a puntate che non potrà non intrigarvi.
Non vi ho incuriosito?
Cliccate direttamente sulla rivista qui sotto e potrete sfogliarla comodamente dal vostro divano.
Buon inizio di settembre, ci leggiamo presto.