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PRIMI PIATTI, Senza categoria

L’ESTATE STA FINENDO

12 Settembre 2013

L’estate sta finendo
e un anno se ne va,
sto diventando grande
lo sai che non mi va…




La colonna sonora per eccellenza della fine dell’estate.
Chi non l’ha mai canticchiata almeno una volta?
Ti svegli una mattina e senti che l’aria è cambiata.
Ti assale la tristezza,fai un breve calcolo di quanti giorni di estate mancano e pensi già al grigiore dell’inverno…
Per me,appena passa ferragosto è come una condanna.
Lo so già.
E’ solo questione di tempo,troppo poco tempo.
E poi l’estate sarà finita.
La mia estate.
Passata a bere birra e fare tardi.
Dormire tanto,anzi tantissimo.
Bere solo caffè shakerato.
E poi vuoi mettere la semplicità?
Una t-shirt,short,sandali.
Tutti i santi giorni caldi che dio manda sulla terra.
E le unghie smaltate che fanno capolino dalla sabbia?
Anche voi siete fra quelle che si fotografano i piedi?
Non ci credo che non l’avete fatto almeno una volta!
Amici che partono,amici che tornano.
Canzoni cantate a squarciagola sotto le stelle.
La spensieratezza di quando si era ragazzini e mancavano ancora un sacco di giorni prima della scuola.
Mille partite a carte e a biliardino.
I tuffi in mare e i giochi in piscina.
I giorni interminabili passati in spiaggia.
Una borsa estiva mai disfatta.
Dormire solo con il lenzuolo e avere caldo.
Quel caldo afoso,che da alla testa e di cui tutti ci lamentiamo.
Ma che dura così poco!
Bighellonare in bicicletta,tenere gli occhiali da sole fino al tramonto e gli aperitivi lunghi.
Le abbuffate di pesce,i panini le pizzette e le piadine che fanno parte della dieta quotidiana dei vacanzieri.
E anche della mia…
Gli shortini alcolici…tanto amati e tanto odiati.
La poca voglia di cucinare e la voglia di stare in compagnia.
Amicizie che si rinsaldano.
Abbracci,balli e risate a più non posso.
Un’estate che è volata.
Un’estate bellissima.
Resa unica da chi ne ha fatto parte.
I miei amici.
Un grazie a chi c’era c’è stato e c’è ancora.
A chi mi ha fatto ridere,a chi mi ha fatto luccicare gli occhi.
Un grazie a chi mi vuole bene.
Un grazie a voi,amici,che avete contribuito a rendere unica questa mia estate!




































I PASSATELLI ANZITEMPO


ingredienti : per 2 persone affamate


3 uova (magari del contadino se le trovate)
150 gr di Parmigiano Reggiano
150 gr di pangrattato
3 cucchiai di farina
20 gr di burro a temperatura ambiente
noce moscata
sale e pepe
olio d’oliva
brodo di gallina


Rompete le uova e sbattetele insieme in una ciotola.
Unite la noce moscata,una buona dose generosa,sale e pepe.
Mescolate bene e unite poco alla volta il parmigiano e il pangrattato,aggiungete anche la farina e iniziate a impastare con la mano dentro la ciotola direttamente.
Quando avrete amalgamato tutti gli ingredienti unite il burro tagliato a tocchetti e continuate a impastare.
Le dosi del parmigiano e del pangrattato vanno fatte un po’ a occhio in verità,comunque l’impasto dovrà risultare liscio e sodo al tatto.
Una volta pronto,formate una palla e avvolgetela in pellicola trasparente. Lasciate riposare 30 minuti in frigorifero.
Nel frattempo mettete a bollire il brodo in una pentola capiente e  munitevi di uno schiacciapatate.
Togliete l’impasto dal frigorifero e ungetevi le mani con un cucchiaino d’olio. Formate 3 sfere di uguali dimensioni.
L’olio permetterà alla pasta di scivolare meglio.
Il brodo deve essere a bollore.
Prendete lo schiacciapatate,inserite una pallina di pasta e schiacciate con tutte le vostre forze.(Fate questa operazione sopra la pentola del brodo).I passatelli fuoriusciranno e quando voi sarete a fine corsa tagliateli con un coltello e lasciateli scivolare nel brodo. Recuperate l’impasto in eccesso e formate i passatelli anche con il resto delle pagnotte.
Cuociono in un nano secondo,come vengono a galla spegnete la fiamma e con l’aiuto di un mestolo trasferiteli in un piatto fondo. Aggiungete brodo a piacere. Spolverate con pepe nero macinato al momento e gustate caldi.




Alcool & co., Senza categoria

CALDO!

1 Agosto 2013

1 Agosto 2013.
Dovrò decidermi a cucinare prima o poi…
Sono giorni che mi nutro di piatti pronti (io!) e piadina in tutte le salse. Che poi con questo caldo non ho nemmeno fame.
Se poi ci mettete una malattia da raffreddamento con mal di gola,tosse e raffreddore…aperitivi e cene a cui non si può dire di no…direi che il quadro è completo.
Quest’anno poi non riesco a sopportare il caldo,tantomeno il solleone…spero non sia un problema dell’età che avanza altrimenti la vecchiaia invece che su un’isola dovrò passarla in Alaska. Che per carità non sarà neanche male ma non rientra nei miei progetti.
Ma torniamo in cucina. O meglio non-cucina.
Al pensiero di accendere il forno mi sento già svenire,per cui anche stasera rimanderò la torta che ho in progetto già da un pò…con il cervello lobotomizzato dal caldo guardo invidiosa i vicini che si rinfrescano in piscina.
Mi hanno anche gentilmente invitata ad unirmi a loro,ma vi assicuro che se vedeste in che condizioni versa il giardino,ci pensereste due volte prima di tuffarvi in quell’acqua!!!
Devo trovare un modo per rinfrescarmi…poi potrò anche pensare alla cena in caso di fame.
Lime menta e zucchero. Tanto ghiaccio,rum e acqua gasata.
L’avete riconosciuto? Il mojito…
Questa è la mia ricetta segreta,celata per tanti anni.
Non sarà quella originale ma voci di corridoio dicono che per bere un mojito come il mio bisogna volare a Cuba.
Oppure passare da Rimini.



IL MOJITO SEGRETO


ingredienti : per 1 mojito


1/2 lime
3 cucchiai di zucchero di canna
8 foglie di menta
rum (scuro eh,mi raccomando!)
acqua gasata
ghiaccio tritato

Tagliate il lime a metà per la lunghezza e prendetene solo una parte.
Ricavatene 4 tocchetti e tuffateli in un bicchiere,aggiungete lo zucchero e pestate per far fuoriuscire il succo e miscelarlo con lo zucchero. Bastano 2/3 passate di pestello.
Ora unite le foglie di menta spezzettate a mano,pestate leggermente e ricoprite con il ghiaccio tritato.
Per tritare il ghiaccio manualmente inserite qualche cubetto in un canovaccio pulito e malmenatelo a più non posso.
Ora è il momento del rum,stabilite quale sarà 1/3 circa del bicchiere e riempite. Riempite completamente il bicchiere con acqua gasata fredda,mescolate (il massimo sarebbe shakerare…) e  godetevi il fresco.























































Sapete cosa vi dico???
Al diavolo il caldo,dopo un mojito così mi è pure venuta fame.

i Dolci, Senza categoria

AMICO

23 Luglio 2013

Solare
Generoso
Ironico
Buono
Testardo
Schivo
Tranquillo


Questi sono solo alcuni dei tanti aggettivi che affollano la mia mente.
Oggi ho un arduo compito : raccontarvi un amico.
Un amico che non c’è più.
Senza versare una lacrima.
Oggi è il giorno giusto,23 luglio.
Sarebbe stato il suo compleanno e forse avremmo festeggiato oppure no,era così schivo quando si trattava del suo compleanno e si incavolava quasi se riceveva un regalo.
Lui che i regali adorava farli agli altri.
Leggeva una frase in un libro che voleva condividere con te e girava tutte le librerie finchè non lo trovava e te lo comperava.
Ricordo una volta che ci aveva comperato una cornice tutta in acciaio per la nuova casa (mia e di mio marito) e pur di farcela avere,se l’è imbragata addosso con corde di sicurezza e si è fatto tutto il lungomare di Rimini con la moto e la cornice in spalla.
Ecco,magari peccava un pò nel packaging (chi lo conosceva non può non ricordare i suoi pacchi regalo fatti con carta di giornale e scotch!) ma aveva sempre un pensiero gentile.
E’ difficile spiegare quello che Lollo è stato per me e mio marito,soprattutto senza piangere.
Lollo era quella persona che nel momento del bisogno c’era. Sempre.
Provate a chiederlo a mio marito,quella volta che rimase a piedi con la moto a 100 chilometri da casa.
Sotto un diluvio torrenziale.
Lollo era al mare,eppure corse letteralmente da mio marito.
L’aiutò a far ripartire la moto perchè mai e poi mai gliela avrebbe fatta lasciare così lontano da casa e tornarono insieme,sotto una tempesta d’acqua.
Insieme,come due fratelli.
Ricordo le sere in cui tornavo a casa dal lavoro e lui era invitato per cena,praticamente 6 giorni su 7.
Mi chiedeva com’era andata e stava sempre dalla mia parte quando mi lamentavo dei torti subiti o degli screzi giornalieri.
Non che ti desse sempre ragione eh,non aveva certo paura di dire la sua il caro Lollo.
E poi tutte le volte che faceva da pacere nei continui battibecchi tra me e mio marito.
Lui che manteneva sempre la calma,ti sapeva montare un mobile dell’ikea senza mai arrabbiarsi o sistemare la moto in quattro e quattr’otto sempre con il sorriso.
Lui che se beveva una birra in più sapeva anche diventare veramente stronzo.
Che non sapeva guidare la macchina ma che era nato per guidare la moto.
Lui che le gare di MotoGp le guardava a casa nostra,fiero Ducatista tra due fan sfegatati di Valentino Rossi.
Io che ad ogni vittoria del mio idolo urlavo come una pazza per tutta casa e lui che giurava che era l’ultima che guardava con noi.
Le moto,comune passione a farmi memore del mio dolore.
Quel dolore che si fa più forte nelle giornate ventose,quando se torno indietro di qualche anno,rivedo Lollo e mio marito che si tuffano tra le onde del mare in tempesta.
Io sapevo già che a cena sarebbero stati due stracci per la stanchezza e cercavo di allietarli con qualche prelibatezza in cucina; Lollo mi spiava mentre cucinavo per poi preparare lui stesso quello che aveva visto cucinare a me.
Telefonate in orari improponibili solo per chiedere come cuocere le zucchine per il cous cous.
E poi le corse al mare,le cene in giardino,le litigate perchè lui voleva lasciarci i nostri spazi e non capiva che noi i nostri spazi volevamo condividerli con lui.
Sembra ieri…eppure sono passati già 4 anni.
Quattro lunghi anni senza averlo accanto.
Nei giorni belli e in quelli brutti.
In quelli importanti in cui avrei voluto che fosse con me.
So che lui c’era.
Lui era lì con il suo sorriso contagioso,i riccioli sale pepe al vento.
Perchè è così che Lollo nel mio cuore c’è.
E così che finchè avrò vita lo ricorderò.
Sto infrangendo la promessa che avevo fatto all’inizio.
Grosse lacrime rigano il mio volto e scendono sulla tastiera.
So che non avrebbe voluto che piangessi,lui che mi diceva sempre di sorridere.
Allora sorrido tra le lacrime.
Sorrido perchè io conosco il significato della parola amico.
Sorrido perchè sono felice di averlo avuto un amico così.
AMICO,quale aggettivo migliore per descriverti mio caro Lollo?
































BROWNIES AL LIMONE


ingredienti :


180 gr di farina
3 cucchiai di farina manitoba
150 gr di zucchero
100 gr di burro 
3 uova 
1 bustina di lievito per dolci
zest di 1 limone più il succo
1 pizzico di sale

per la glassa :
succo di 1/2 limone
fondente per glassature o zucchero a velo




Potete tranquilamente usare il robot da cucina.

Fate ammorbidire il burro a temperatura ambiente,versatelo nella ciotola del robot e unite lo zucchero e il lemon zest.
Fate amalgamare bene,finchè non otterrete un composto spumoso.
Unite le uova una ad una e il succo di mezzo limone.
Aggiungete ora i due tipi di farina (io ho usato qualche cucchiaio di manitoba per fare la torta più sostenuta e per non farla afflosciare al centro) e il sale.
Mescolate bene e unite il lievito.
Versate il composto in una teglia di acciaio (ma vanno bene anche quelle in alluminio usa e getta) da 6 porzioni rivestita di carta forno. Cuocete in forno preriscaldato a 190° per 25 minuti circa.
Verificate la cottura con uno stecchino,se fuoriesce pulito e non coperto di briciole,è pronta.
Lasciate raffreddare nel forno spento ma tagliatela in cubotti quando è ancora tiepida altrimenti vi si sbriciolerà tutta. Aspettate che i cubotti si raffreddino e glassateli con il fondente  mescolato con un paio di cucchiaini di limone.
Oppure usate del semplice zucchero a velo sempre miscelato con il succo di limone.






Senza categoria, Zuppe

MANI

18 Luglio 2013

Mani che si muovono,leggiadre attorno al ferro ricurvo.
Filo bianco che fa contrasto con le mani abbronzate.
Mani che lavorano instancabili.
Sono cresciuta così,non ho mai visto mia madre con le mani in mano. Stuoli di zie,nonne e amiche tutte intente a fare l’uncinetto.
Quell’uncinetto che non ho mai saputo fare,da vera mancina quale sono,guardavo (e guardo ancora) ammirata quelle mani sapienti che tramutano un semplice filo in capolavoro.
Quell’uncinetto snobbato per anni e ora tornato alla moda grazie alla Shabby Chic mania…
Ha un che di rilassante guardare quelle mani che si muovono velocemente,e io torno un pò bambina.
Ritorno alle fredde serate invernali,quando mia madre mi faceva accoccolare accanto a lei,sulla poltrona di fianco al camino e mi raccontava le sue storie…Raccontava e lavorava,senza mai smettere,le mani che si muovevano all’unisono insieme alla voce.
Ricordo anche le serate estive,quando uscivamo in terrazza per prendere un pò di fresco,perchè a mia madre sudavano le mani e non riusciva a lavorare.
Ho sempre pensato che la mani di mia madre avessero un qualcosa di magico.
La stessa magia che intravedo nelle mani che lavorano quel filo bianco. Hanno un che di rassicurante quelle mani che oggi fanno l’uncinetto qui davanti a me.
Anche se sono in spiaggia e la signora in questione sferruzza seduta su una sedia in riva al mare.
Quella signora non è mia madre.
Eppure se strizzo un pochettino gli occhi,mi sembra di vedere proprio la mia mamma che sferruzza lì in riva al mare.
Fa l’uncinetto e mi guarda sorridente.
Quell’uncinetto che non ho mai imparato a fare,ma che mi accorgo ora,ho sempre amato.

Ps. Vi rassicuro subito,la mia mamma è viva e vegeta!
Questo post lo dedico a Lei instancabile lavoratrice.
Ti voglio bene Mamma!


UN GAZPACHO PER LA TESTA…al melone!


ingredienti : per 2 persone


1/2 melone retato
100 gr di Feta Greca
peperoncino in polvere
sale
pepe
olio evo
basilico fresco
5/6 cubetti di ghiaccio


Tagliate il melone e ricavatene dei cubotti che posizionerete poi nel recipiente del vostro robot da cucina (potete usare anche il frullatore o il frullino a immersione) aggiungete il ghiaccio e riducete tutto in poltiglia. Unite 2 cucchiai di olio,2 spolverate di peperoncino,un bel pizzico di sale e pepe.
Amalgamate insieme tutti gli ingredienti e consumate freddo.
L’aggiunta delle spezie può essere modificata secondo il proprio gusto.
Decorate con la feta greca e il basilico.
Io ho aggiunto anche gocce d’olio al basilico preparato poche ore prima con olio evo e foglie di basilico fresco lasciate in ammollo.