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TORTA ALLE MELE

11 Gennaio 2018

Cosa c’è di più buono e confortante
di una fetta di torta di mele?
Già solo il profumo inebriante durante la cottura
riesce a rimettermi in pace con il mondo.
La mia memoria olfattiva si scatena nei ricordi
e mi riporta a casa da nonna, dove le torte 
si raffreddavano ancora sul davanzale.
Dove l’albero delle mele rosse
era proprio davanti a casa:
pronte all’uso diceva nonna.
Di torte alle mele gliene avrò viste preparare
un’infinità, le sue mani dalle dita lunghe
che tagliavano le mele rosse sono tra i ricordi 
indelebili nella mia memoria.
Sono le stesse mani di mio padre, che sono anche le mie.
Mentre sbuccio le mele per questa torta 
ripenso a quanto poco me le sono godute quelle mani
 e a quanto vorrei stringerle ora anche solo per un secondo.
Perché gli abbracci e le strette calorose non vanno 
lesinate mai.
Buon duemiladiciotto,
che sia un anno pieno di amore
e di confortanti torte alle mele.

La ricetta che vi lascio oggi è della mia amica
Enrica, alias Chiarapassion
con qualche piccolissima modifica.
Senza uova e con tantissimo yogurt,
la torta di mele perfetta!

 

"torta-alle-mele-senza-uova-con-yogurt-velocissima-da-preparare"

TORTA ALLE MELE E YOGURT :

ingredienti :

mele rosse piccole, 3
farina 1,
350 g
zucchero di canna,
150 g
cremor tartaro,
1/2 cucchiaino
bicarbonato,
1 cucchiaino
burro,
75 g
yogurt bianco, 250 g
latte,
80 ml
cannella
sale

 

Sbucciate e tagliate le mele a spicchi eliminando
il torsolo e i semi.
Una mela tagliatela con l’aiuto
di una mandolina  in fette sottili,
tagliate le altre mele in pezzetti e mettete da parte.
Versate la farina in una ciotola e unite lo zucchero,
il cremor tartaro e il bicarbonato.
Aggiungete un pizzico di sale e mescolate
con un cucchiaio.
Unite il burro tagliato a tocchetti e con le dita
impastate fino a formare delle briciole.
Mescolate lo yogurt con il latte e unite
al composto di farina amalgamando bene
tutti gli ingredienti.
Aggiungete le mele per ultime, spolverate con la cannella e mescolate bene.
Versate il composto in una teglia rotonda da 20 cm e
decorate con le fettine di mela.
Spolverate con altra cannella e zucchero di canna
e cuocete in forno caldo a 180 gradi 
per 45/50 minuti circa.
Fate la prova cottura con uno stecchino di legno
prima di sfornare.
Una volta pronta lasciate raffreddare su una gratella.

 

"torta-alle-mele-senza-uova-"-"yogurt"-"buona"

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GINGER COOKIES : i biscotti di natale

13 Dicembre 2017

È così è arrivato anche quest’anno.
Addobbi, lucine e chiaramente biscotti.
Il periodo che più preferisco quello del Natale.
Le giornate passano tra il profumo del burro
e quello delle spezie.
Cannella, zenzero, chiodi di garofano e noce moscata.
Sono loro i protagonisti dei ginger cookies.
Conferiscono il sapore speziato che contraddistingue
questi famosissimi biscotti.
I ginger cookies
sono i biscotti natalizi per eccellenza.
Buonissimi con una tazza di latte caldo per far
sprigionare tutto il loro aroma.
 
 Io ammetto di averli sgranocchiati 
anche così, soprattutto mentre li fotografavo.
Chi mi conosce sa quando adoro i biscotti
e questi avrei voluto decorarli…
ma sono finiti prima.
La ricetta è della mia amica Simona,
li ho visti nel suo blog e mi sono piaciuti subito.
Vi lascio la mia ricetta con qualche piccola modifica.
Armatevi di farina e mattarello
oggi si biscotta! 

ginger cookies 

farina, 360 g
zucchero di canna,
75 g
zucchero semolato,
75 g
bicarbonato,
1/2 cucchiaino
burro freddo,
150g
miele,
150 g
1 uovo
sale,
un pizzico
mix di spezie LA SAPORITA,
1 bustina

 

Preparate la frolla inserendo 350 g di farina nella ciotola 
di un robot da cucina.
Aggiungete il sale, il bicarbonato e le spezie,
unite gli zuccheri e amalgamate velocemente gli ingredienti
fino a formare grosse briciole.
A questo punto aggiungete il miele e l’uovo e
impastate velocemente.
Trasferite il composto su una spianatoia infarinata
con la farina rimasta e impastate fino
a farla assorbire completamente.
Coprite l’impasto con pellicola alimentare e riponete
a rassodare in frigorifero per almeno 2 ore.
Infarinate una spianatoia e stendete la frolla con
uno spessore di mezzo centimetro circa.
Con le formine ritagliate i biscotti e
adagiateli distanziati tra loro
in una teglia rivestita di carta forno.
Fate cuocere per 12 minuti esatti in forno
già caldo a 180 gradi.
Sfornate e lasciate raffreddare qualche minuto in teglia,
poi completate il raffreddamento
su una gratella. 

Note : il mix di spezie LA SAPORITA contiene cannella, chiodi di garofano, zenzero e noce moscata pronti per l’utilizzo.
Potete sostituirla con le singole
spezie in polvere.

 

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BISCOTTI CHE SANNO DI AUTUNNO, zucca e cioccolato

8 Novembre 2017

Ne parlavamo proprio ieri a cena.
Mentre assaporavamo una buonissima zucca 
siamo tornati indietro con i ricordi,
a quando eravamo ancora bambini.
La zucca, non pervenuta nella cucine delle nostre mamme.
È anche vero che sia io che mio marito
siamo stati bambini
dai gusti un po’ difficili.
Entrambi mangiavamo pochissime cose,
dio sa solo le pene che devono aver provato ad alimentarci.
Ma tant’è. Siamo cresciuti e ci siamo fatti grandi.
I nostri gusti sono cambiati, si sono affinati.
Ci siamo incuriositi.
E alcuni cibi hanno cominciato a comparire
nel nostro menù sempre più spesso.
Vedi la zucca.
Cucinata in mille modi ci sorprende sempre.
Nei dolci però non l’avevo ancora provata.
Poi succede che 
vedi la ricetta di un’amica.
Lei è bravissima, le sue ricette sono una garanzia.
Biscotti con gocce di cioccolato
e già qui mi aveva conquistato.
Con purea di zucca.
Non potevo esimermi.
Di questi biscotti alla zucca mi sono proprio innamorata.
Il loro sapore è sorprendente e sono entrati di diritto nei miei comfort food preferiti.
È stato amore a prima vista.

 

 

biscotti con cioccolato e zucca
ricetta di ChiaraPassion
(con qualche piccola modifica)

farina 1, 260 g
purea di zucca, 100 g
burro, 100 g
zucchero di canna, 50 g
zucchero, 100 g
cremor tartaro + bicarbonato, un pizzico
sale, un pizzico
cioccolato fondente tritato, 120 g

cannella, a piacere

 

In una ciotola, mescolate gli zuccheri con il burro fuso e unite la purea di zucca.
Amalgamate bene gli ingredienti.
Unite la farina al sale, il cremor tartaro e il bicarbonato
e spolverate con la cannella.

Aggiungete al composto di burro e zuccheri e mescolate bene.
Quando avrete un impasto omogeneo,
unite il cioccolato tritato grossolanamente e amalgamate.

Lasciate in frigorifero a rassodare per almeno 30 minuti.
Prelevate piccole dosi di impasto
di circa 38 g
e formate delle sfere che appoggerete su una
teglia rivestita di carta forno.

Con i rebbi di una forchetta schiacciate leggermente e
formate una griglia.

Io ho spolverato con un pizzico di sale ogni biscotto
perchè adoro i contrasti, voi potete ometterlo.

Fate cuocere i vostri biscotti in forno già caldo a
180 gradi per 15 minuti circa.

Fate raffreddare direttamente in teglia per 10 minuti
e finite il raffreddamento su una gratella.

 

PRIMI PIATTI

RICOMINCIAMO

22 Settembre 2016

Settembre, quasi un gennaio.
Tempo di nuovi progetti, di ripartenze e nuovi inizi anche per chi non si è mai fermato.
Comincia così questo mio autunno.
Tante cose bellissime e nuove sfide.
Soprattutto ritorna la voglia di mangiare bene, di preparare pietanze elaborate ed impastare con le mani.
E’ quasi una medicina per me.
Sentire la farina tra le dita, constatarne la ruvidezza e il profumo di buono.
Profumo di altri tempi, di cose preparate nel tepore di casa.
Impastate a mano perché solo così si può veramente sentire l’incordatura giusta.
L’elasticità della pasta e la ruvidezza perfetta.
Impastare e impastare ancora fino a quando si ottiene una pasta soda e liscia al tatto.
E’ una cosa di cui non posso fare a meno.
Ha un che di corroborante e allo stesso tempo rilassante.
Mi riporta alle domeniche dai nonni.
Cascasse il mondo, a pranzo c’erano sempre le tagliatelle.
Io e mio fratello facevamo la spola al tagliere per assaggiare un po’ di pasta cruda.
Tra sbuffi di farina la nonna ci rimproverava.
Benevolmente però, le piaceva averci intorno mentre stendeva la sfoglia.
Nel tepore della cucina, con il pentolone per l’acqua che sobbolliva sulla fiamma.
Il rivestimento di candide mattonelle umido per la condensa.
Il tagliere estratto dal vano della tavola e poggiato sopra.
Cosparso di farina e al centro, sotto ad un canovaccio umido, la pasta fresca.
Il riposo fa la magia, diceva la nonna.
Rende perfetta ed elastica la pasta.
Sembrava che non ascoltassi al tempo, ma le nozioni importanti ho cercato di impararle tutte.
Forse è per questo che ogni volta che preparo la sfoglia (pasta fresca detto alla riminese) ritorno un po’ bambina.
In quella cucina calda ed accogliente, con la nonna a farmi da mentore.
Mangio un pezzetto di pasta cruda di nascosto, riesco ancora a sentire la voce della nonna che mi sgrida.
Oggi le racconto che preparerò spaghetti verdi fatti in casa utilizzando una farina speciale, apposita per la pasta fresca e lei mi dice che sono diventata davvero brava.
Sono anni che ha appeso il matterello al chiodo, per cui adesso abbiamo fatto cambio.
Io preparo la pasta fatta in casa e la porto a lei, dopotutto qualcosa le devo.

spaghetti-verdi-al-tartufo-passo-passo

Spaghetti verdi al tartufo
Serves 2
Una versione tutta verde per gli spaghetti fatti in casa
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Prep Time
40 min
Cook Time
1 min
Prep Time
40 min
Cook Time
1 min
Ingredients
  1. 150 g farina Molino Quaglia, Gran Pasta
  2. 90 g semola di grano duro
  3. 120 g spinaci freschi tritati
  4. 2 uova
  5. olio evo
Per il condimento al tartufo
  1. 50 g burro
  2. 10 g tartufo scorzone
Instructions
  1. Preparate la pasta formando una fontana con la farina al centro del tagliere.
  2. Inserite le uova e gli spinaci al centro e iniziate ad impastare.
  3. Unite poco alla volta anche la semola e impastate a più riprese fino a formare un composto sodo ed elastico.
  4. Coprite con una ciotola e lasciate riposare almeno 30 minuti.
  5. Riprendete la pasta e impastate brevemente per ridarle vigore.
  6. Ora prelevatene una parte ed assottigliatela con le mani.
  7. Passate nella sfogliatrice, fino ad ottenere una sfoglia non troppo sottile. (Io utilizzo la misura 3)
  8. Stendete tutte le strisce di sfoglia e mettetele su una superficie infarinata a riposare ed asciugare per almeno 1 ora.
  9. Preparate l'accessorio per i tagliolini nella vostra sfogliatrice e passate la vostra sfoglia.
  10. Raccogliete gli spaghetti che si formeranno ed avvolgeteli in matassine.
  11. Buttate gli spaghetti in acqua bollente in cui avrete aggiunto un filo di olio per far si che non si attacchi la pasta.
  12. Appena verranno a galla, spegnate la fiamma e scolateli.
  13. Conditeli subito con burro fuso in cui avrete tritato 3/4 del tartufo.
  14. Guarnite con il tartufo rimasto tagliato a lamelle.
  15. Gustate caldi!
Notes
  1. A seconda dell'umidità può variare il tempo di attesa.
  2. Io consiglio di aspettare sempre qualche minuto in più, così gli spaghetti non si attaccheranno.
La tagliatella ñuda https://latagliatellanuda.it/
spaghetti-verdi-al-tartufo-passo-passo-1

spaghetti-verdi-al-tartufo-3

spaghetti-verdi-al-tartufo-7

 

Comfort Food, i Dolci

ELISA VS RABARBARO 1-0

20 Aprile 2016

Avete presente quando vi mettete in testa qualcosa?
E questo qualcosa si rivela più difficile del previsto?
Non so voi, ma io è proprio a questo punto che inizio a divertirmi.
Quando il gioco si fa duro…
Sempre stata così, fin da piccolina.
Quella volta mi intestardivo per il vestito della Barbie.
Ricordo una volta che per la promozione mia madre mi promise l’abito da sposa più sfarzoso che la bamboletta avesse mai visto.
Il giorno della promozione, nemmeno misi piede in casa che obbligai mia madre a mantenere la promessa.
Mia madre, santa donna mi caricò in macchina e mi portò al super dove vendevano scansie di giocattoli da sogno.
Ma del vestito da sposa di Barbie nemmeno l’ombra.
L’unico cosa che poteva dare l’idea di un matrimonio era l’abito tipico olandese.
Mi correggo, la camiciola bianca con ruches era l’unica cosa che sembrava vagamente e guardando con un occhio chiuso e uno aperto, qualcosa da sposa.
La camicia da notte forse.
Comunque, l’abito da Frau Blucher proprio no.
E quindi costrinsi mia madre a girare per tutti i negozi in cui potevano avere l’agognato abito.
Fortunatamente abitavamo in una piccola città, al massimo avremo girato 5/6 negozi ma se ci penso adesso non riesco a credere che mia madre non mi abbia strangolato.
Anche perché non immaginate nemmeno che alla fine dell’infruttuosa ricerca l’abbia costretta a riportarmi al super ed acquistarmi il vestito di Frau Blucher, vero?
E invece fu proprio così, quel giorno in preda al motto “Devo assolutamente comprare qualcosa” scusa la promozione agguantai anche un set da dottoressa oltre che al vestito.
Crediate sia finita qui?
La prima volta in cui mi portò a Rimini dai nonni non smisi di rompere la bolas finché non trovò il benedetto, o maledetto direi, vestito.
Sempre stata una bambina facile e carina io.
Manco per idea.
Il volto da angioletto inganna un po’ ma chi mi conosce veramente sa che se mi metto in testa una cosa deve essere quella.
Sono come un treno.
A volte mi rendo conto di farlo anche per delle cose futili e sciocche ma purtroppo in me parte una sorta di sfida e non sono certo una che si tira indietro.
Non sono poi molto cambiata da quella bambina capricciosa a parte il fatto che ora rompo le bolas a mio marito invece che a mia madre.
E’ stato lui a sorbirsi settimane di improperi e smadonnamenti vari perché non trovavo il rabarbaro.
Questo il mio ultimo capriccio.
Gambi color rosso amaranto dal sapore agrumato.
Introvabili chiaramente.
E assolutamente indispensabili per una foodblogger.
C’è da dire che anche il signor rabarbaro ci ha messo del suo.
Oramai me lo sognavo anche la notte, per trovarlo ho fatto cose che voi umani…
Mi sono pure sentita dire “Mi spiace signora, ma non vendiamo alcolici”.
E passi che pensino che il rabarbaro sia solo un liquore, ma darmi della signora proprio non lo accetto.
Qualunque tipo di dolce si cui si posavano i miei occhi era composto, ca va sans dire, dal rosso ortaggio.
Avevo quasi perso le speranze.
Quasi, significa che avevo telefonato persino alla lontana parente inglese per sapere se passava da queste parti e me ne allungava un paio di  mazzi.
E poi…
La luce.
L’ho trovato!
O meglio lui ha trovato me.
Mi stavo proprio lamentando del fatto che non lo trovavo manco a morire con la negoziante.
Mi ha detto di girarmi sulla destra e…eccolo lì, in tutto il suo splendore.
Si è meritata un abbraccio sapete?
Anche mio marito la ringrazia, almeno per un paio di settimane avrà un po’ di tregua.
Diciamo…giorni, anzi ho già in mente una cosa ma non ditegli niente.
Nel frattempo preparo una galette che devo smaltire tutto il rabarbaro che ho comprato, la ricetta della mia amica Monica è perfetta.


GALETTE FRAGOLE E RABARBARO 1-3435

GALETTE FRAGOLE E RABARBARO
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Prep Time
20 min
Cook Time
30 min
Total Time
50 min
Prep Time
20 min
Cook Time
30 min
Total Time
50 min
Ingredients
  1. 400 gr rabarbaro
  2. 150 gr di fragole
  3. 250 gr di farina 1
  4. 1/2 cucchiaino di lievito per dolci
  5. 100 gr di zucchero mascobado
  6. 160 gr di burro
  7. 100 ml di acqua
  8. 1 pizzico di sale
  9. 1 pompelmo
  10. 1 uovo
Instructions
  1. Lavate il rabarbaro e affettatelo non troppo sottilmente.
  2. Lavate e mondate anche le fragole, tagliandole a metà.
  3. Ora coprite con 30 gr di zucchero e spruzzate con il succo di mezzo pompelmo.
  4. Mescolate e lasciate macerare.
  5. Preparate la frolla unendo la farina con il lievito e il burro tagliato a dadini.
  6. Aggiungete lo zucchero rimasto e il sale e mescolate grossolanamente fino a formare grosse briciole, unendo l'acqua un po' alla volta.
  7. Formate un impasto sodo e dategli la forma di una sfera.
  8. Coprite con pellicola trasparente e fate riposare in frigorifero per 30 minuti.
  9. Infarinate una spianatoia e stendete l'impasto in maniera omogenea e lasciandolo un poco spesso.
  10. Foderate una teglia con carta forno e adagiate la frolla.
  11. Inserite al centro il composto di fragole e rabarbaro.
  12. Richiudete i lati della sfoglia e spennellate con l'uovo sbattuto.
  13. Spolverate con poco zucchero mascobado e infornate.
  14. Cuocete in forno caldo per 30 minuti a 175 gradi.
  15. Sfornate e lasciate raffreddare prima di servire.
Notes
  1. Potete sostituire l'uovo per spennellare la frolla con del latte o del miele.
Adapted from One Cake In A Million
La tagliatella ñuda https://latagliatellanuda.it/
GALETTE FRAGOLE E RABARBARO 6-3459

GALETTE FRAGOLE E RABARBARO 4-3453

GALETTE FRAGOLE E RABARBARO 10-3470

GALETTE FRAGOLE E RABARBARO 11-3477

GALETTE FRAGOLE E RABARBARO 15-3493