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PRIMI PIATTI, Senza categoria

STROZZAPRETI ROMAGNOLI vs ELISA

27 Ottobre 2017

È stata la prima cosa che ho visto cucinare.
La prima in assoluto che ho imparato a fare.
La pasta fresca.
Per me non ha segreti, adoro affondare le mani nella farina e
impastare di buona lena per scaricare la tensione.
Eppure, nonostante tagliatelle e ravioli siano per me pane quotidiano,
c’era una lacuna da colmare.
Gli strozzapreti.
Per chi non li conoscesse sono una tipologia di pasta
made in Romagna

arrotolata su se stessa .
La ricetta prevede 3 ingredienti 3 ed è abbastanza facile.
In anni di pasta fresca non li avevo mai preparati.
Così, complice una fame da paura, qualche sera fa ho telefonato
a mia suocera e le ho chiesto la ricetta.
Io vi lascio le dosi per due persone affamate, lei naturalmente
mi ha lasciato quelle per sfamare un esercito!

 

Strozzapreti Romagnoli :

farina 1, 300 g
saleun pizzico
acqua190 ml

In una ciotola unite tutti gli ingredienti.
Mescolate con un cucchiaio di legno e quando il composto
si attaccherà al cucchiaio v
ersate il tutto
su una spianatoia infarinata e
impastate di 
buona lena
amalgamando bene gli ingredienti.

Dovrete ottenere un impasto sodo e corposo.
Prendete il matterello, e con l’aiuto di un poco di farina
iniziate a tirare la sfoglia per i vostri strozzapreti.
Lasciatela più spessa della sfoglia normale.
Spolverate con la farina e
tagliate delle strisce di pasta in orizzontale
alte circa 10 cm.
Ritagliate per il lungo tante striscioline.
Vi consiglio di tagliare una parte di sfoglia alla volta
e coprire l’altra con un canovaccio pulito finché non
diventerete esperte e veloci come una zdora romagnola.
Questo perché altrimenti la pasta si seccherà
e sarà più difficile arrotolarla.
Prendete una strisciolina e arrotolatela su se stessa.
Non fate troppa pressione e fate il giro sempre dalla stessa parte.
Man mano che preparate i vostri strozzapreti
adagiateli su un tagliere rivestito di carta forno
così non si attaccheranno.

Ultimate la preparazione con tutta la pasta
ripetendo sempre gli stessi gesti.
Lasciate seccare la pasta prima di cuocerla
in abbondante acqua bollente.

 

PRIMI PIATTI

RICOMINCIAMO

22 Settembre 2016

Settembre, quasi un gennaio.
Tempo di nuovi progetti, di ripartenze e nuovi inizi anche per chi non si è mai fermato.
Comincia così questo mio autunno.
Tante cose bellissime e nuove sfide.
Soprattutto ritorna la voglia di mangiare bene, di preparare pietanze elaborate ed impastare con le mani.
E’ quasi una medicina per me.
Sentire la farina tra le dita, constatarne la ruvidezza e il profumo di buono.
Profumo di altri tempi, di cose preparate nel tepore di casa.
Impastate a mano perché solo così si può veramente sentire l’incordatura giusta.
L’elasticità della pasta e la ruvidezza perfetta.
Impastare e impastare ancora fino a quando si ottiene una pasta soda e liscia al tatto.
E’ una cosa di cui non posso fare a meno.
Ha un che di corroborante e allo stesso tempo rilassante.
Mi riporta alle domeniche dai nonni.
Cascasse il mondo, a pranzo c’erano sempre le tagliatelle.
Io e mio fratello facevamo la spola al tagliere per assaggiare un po’ di pasta cruda.
Tra sbuffi di farina la nonna ci rimproverava.
Benevolmente però, le piaceva averci intorno mentre stendeva la sfoglia.
Nel tepore della cucina, con il pentolone per l’acqua che sobbolliva sulla fiamma.
Il rivestimento di candide mattonelle umido per la condensa.
Il tagliere estratto dal vano della tavola e poggiato sopra.
Cosparso di farina e al centro, sotto ad un canovaccio umido, la pasta fresca.
Il riposo fa la magia, diceva la nonna.
Rende perfetta ed elastica la pasta.
Sembrava che non ascoltassi al tempo, ma le nozioni importanti ho cercato di impararle tutte.
Forse è per questo che ogni volta che preparo la sfoglia (pasta fresca detto alla riminese) ritorno un po’ bambina.
In quella cucina calda ed accogliente, con la nonna a farmi da mentore.
Mangio un pezzetto di pasta cruda di nascosto, riesco ancora a sentire la voce della nonna che mi sgrida.
Oggi le racconto che preparerò spaghetti verdi fatti in casa utilizzando una farina speciale, apposita per la pasta fresca e lei mi dice che sono diventata davvero brava.
Sono anni che ha appeso il matterello al chiodo, per cui adesso abbiamo fatto cambio.
Io preparo la pasta fatta in casa e la porto a lei, dopotutto qualcosa le devo.

spaghetti-verdi-al-tartufo-passo-passo

Spaghetti verdi al tartufo
Serves 2
Una versione tutta verde per gli spaghetti fatti in casa
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Prep Time
40 min
Cook Time
1 min
Prep Time
40 min
Cook Time
1 min
Ingredients
  1. 150 g farina Molino Quaglia, Gran Pasta
  2. 90 g semola di grano duro
  3. 120 g spinaci freschi tritati
  4. 2 uova
  5. olio evo
Per il condimento al tartufo
  1. 50 g burro
  2. 10 g tartufo scorzone
Instructions
  1. Preparate la pasta formando una fontana con la farina al centro del tagliere.
  2. Inserite le uova e gli spinaci al centro e iniziate ad impastare.
  3. Unite poco alla volta anche la semola e impastate a più riprese fino a formare un composto sodo ed elastico.
  4. Coprite con una ciotola e lasciate riposare almeno 30 minuti.
  5. Riprendete la pasta e impastate brevemente per ridarle vigore.
  6. Ora prelevatene una parte ed assottigliatela con le mani.
  7. Passate nella sfogliatrice, fino ad ottenere una sfoglia non troppo sottile. (Io utilizzo la misura 3)
  8. Stendete tutte le strisce di sfoglia e mettetele su una superficie infarinata a riposare ed asciugare per almeno 1 ora.
  9. Preparate l'accessorio per i tagliolini nella vostra sfogliatrice e passate la vostra sfoglia.
  10. Raccogliete gli spaghetti che si formeranno ed avvolgeteli in matassine.
  11. Buttate gli spaghetti in acqua bollente in cui avrete aggiunto un filo di olio per far si che non si attacchi la pasta.
  12. Appena verranno a galla, spegnate la fiamma e scolateli.
  13. Conditeli subito con burro fuso in cui avrete tritato 3/4 del tartufo.
  14. Guarnite con il tartufo rimasto tagliato a lamelle.
  15. Gustate caldi!
Notes
  1. A seconda dell'umidità può variare il tempo di attesa.
  2. Io consiglio di aspettare sempre qualche minuto in più, così gli spaghetti non si attaccheranno.
La tagliatella ñuda https://latagliatellanuda.it/
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spaghetti-verdi-al-tartufo-3

spaghetti-verdi-al-tartufo-7

 

Comfort Food, i Dolci

ANCORA QUI

11 Maggio 2016

Quando mi sono svegliata questa mattina credevo fosse un giorno come tutti gli altri.
E in fondo lo è, poi ci ha messo lo zampino Facebook, ricordando a due smemorati come noi che oggi è l’undici maggio.
Proprio oggi sono tredici anni esatti che siamo insieme.
Tredici anni, quasi un terzo della mia vita.
Se ci penso quasi mi spaventa questo numero così importante.
Certo alle persone un po’ più datate, che festeggiano le nozze d’oro, farà ridere un numero con ancora l’uno davanti.
Eppure in questo mondo dove tutto è così effimero e dove ormai vortichiamo in un tempo che scorre sempre più veloce, vi dirò che anche un tredici ha la sua importanza.
Me li ricordo ancora gli amici che ci davano massimo quaranta giorni…
Gli stessi amici li abbiamo visti separarsi, risposarsi e via dicendo.
Che dire, quattromilasettecentoquarantacinque giorni dopo?
Forse che quella casualità per la quale ci siamo incontrati non era forse casuale?
Oppure che in questi anni abbiamo fatto sforzi e sacrifici per continuare ad amarci e sceglierci giorno dopo giorno?
Vi dirò che non stato poi nemmeno così difficile.
E’ vero ci sono stati giorni grigi e cupi, alti e bassi.
Ma se dovessi fermarmi a contarli, quelli belli e pieni di sole sarebbero di gran lunga maggiori.
Forse è per questo che ancora oggi ci amiamo così tanto.
Che ci scegliamo dopo così tanto.
Che ci manchiamo dopo così tanto.
Razza strana noi due, ancora oggi abbiamo voglia di passare il nostro tempo insieme.
Da quando poi è arrivato Denver si può quasi dire che non ci muoviamo più di casa.
Abbiamo riscoperto la bellezza delle cenette tet a tet e i sabati sera sul divano con la palpebra calante già alle 22.30.
E io sto cucinando come non mai.
C’è solo un problema, le allergie alimentari sono tornate in auge a più non posso e gli alimenti di cui mi posso nutrire si contano sulle dita delle mani.
E sapete che fa il maritino?
Mangia come me per supportarmi, anche se questo vuol dire non mangiare più un ragù o fare a meno dei bignè alla nocciola, i suoi preferiti.
Devo solo dirgli grazie.
E non tanto per la dieta forzata, quanto per esserci stato sempre e per avermi reso la donna che sono.
E’ già, a lui piace dire di avermi preso dalle risaie e avermi fatto diventare una di città.
Risaie a parte, grazie per essere ancora qui al mio fianco.
Quattromilasettecentoquarantacinque giorni dopo.

BISCOTTI VEGAN CON CUORE DI MARMELLATA 7-3858

BISCOTTI VEGAN CON MARMELLATA DI FRAGOLE
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Prep Time
30 min
Cook Time
15 min
Total Time
45 min
Prep Time
30 min
Cook Time
15 min
Total Time
45 min
Ingredients
  1. 130 ml di acqua
  2. 250 gr di zucchero di canna
  3. 70 gr di olio di cocco
  4. 70 gr di olio d'oliva
  5. 8 gr di lievito per biscotti a base di ammonia
  6. 250 gr di farina integrale
  7. 270 gr di farina 1
  8. marmellata di fragole bio
  9. zucchero a velo
Instructions
  1. In una ciotola (io utilizzo quella della planetaria) unite l'acqua e lo zucchero, mescolate bene per far sciogliere più zucchero che potete.
  2. Unite gli oli e mescolate ancora.
  3. Aggiungete ora il lievito e le farine a più riprese.
  4. Lavorate velocemente e per poco tempo.
  5. Formate un panetto con la vostra frolla e mettete a riposare in frigorifero per almeno un paio di ore.
  6. Riprendete la vostra frolla e stendetela su una spianatoia infarinata.
  7. Con una formina ritagliate i biscotti.
  8. Inserite al centro un cucchiaino di marmellata e sporcate leggermente i bordi.
  9. Ricoprite con un'altra formina in cui avrete praticato al centro un foro della forma che preferite.
  10. Fate cuocere in forno già caldo a 175 gradi per 15 minuti.
  11. Lasciate raffreddare qualche minuto in teglia, poi trasferite su una griglia.
  12. Una volta freddi spolverizzate con zucchero a velo.
Notes
  1. Con questa frolla meravigliosa potete realizzare anche buonissime crostate.
Adapted from Pasta frolla vegana di Montersino
Adapted from Pasta frolla vegana di Montersino
La tagliatella ñuda https://latagliatellanuda.it/
BISCOTTI VEGAN CON CUORE DI MARMELLATA 1-3840

BISCOTTI VEGAN CON CUORE DI MARMELLATA 2-3841

BISCOTTI VEGAN CON CUORE DI MARMELLATA 3-3843

BISCOTTI VEGAN CON CUORE DI MARMELLATA 5-3849

BISCOTTI VEGAN CON CUORE DI MARMELLATA 4-3845

Pet food

UN ANNO DI TE E DI ME

26 Aprile 2016

Se qualcuno mi avesse detto un anno fa che tra trecentosessantacinque giorni avrei passato il pomeriggio ad impastare biscotti per il mio cane, l’avrei preso per pazzo.
Se mi avessero detto che mi sarei alzata felice al mattino anche alle sei e trenta non ci avrei creduto.
Come non avrei mai creduto che mi sarei sdraiata di mia spontanea iniziativa su un cuscino pieno di peli neri.
O che non sarei corsa inorridita a lavarmi le mani dopo aver toccato il mio cucciolo.
E invece eccomi qua.
Trentacinque anni suonati e la vita sottosopra.
Negli ultimi mesi è cambiato tutto.
A partire dalla privacy che in casa non esiste più.
Non importa se entri in bagno solo per lavarti le mani.
Lui c’è.
Deve controllare tutto.
Stessa cosa in cucina, anzi in cucina come sente muovere due tegami ecco che arriva baldanzoso.
Sia mai che la mamma abbia bisogno di aiuto…
Non parliamo del dormire, qua siamo peggio dei bambini che sembrano non vedano l’ora arrivi il week end per svegliarsi prima.
Ecco, il cane stessa cosa.
Non parliamo dei soldi spesi, anzi saltiamo subito questo discorso perché la qui presente ha speso 10 euro anche questa mattina per un bellissimo regalo per Denver.
Che è durato esattamente quattro minuti.
Non importa se è in termoplastica, in gomma ultraresistente o in legno.
Lui lo divorerà in poco tempo e poi tornerà ai suoi vecchi giocattoli.
L’orsacchiotto Teddy ha tirato le cuoia la scorsa settimana…
Coccolino l’ho cestinato dopo che invece che candido era di un colore più simile al fango.
L’anello giallo è stato un acquisto sbagliato perché non l’ha mai guardato.
Rimane una corda tutta mangiucchiata e un osso di legno a forma di pesetto che ora ha gli angoli tutti smussati.
Niente dura con Denver, nemmeno le palline.
Quelle da tennis adora spelarle e poi ridurle in mille pezzettini.
Abbiamo provato anche con quelle da baseball, ma deve essere molto curioso.
Toglie il rivestimento in nemmeno due morsi e poi tutto felice prende a sgranocchiare quello che trova all’interno.
Va matto per le bottiglie di plastica, unico gioco a costo zero ma che contribuisce a distruggere un parquet da centoquarantasette euro al metro quadro escluso il montaggio.
Se poteste vederlo pensereste che invece di un cane io abiti con un orso.
Che con un cane con la mole di Denver è più o meno uguale.
Ecco se mi avessero detto un anno fa che mio marito non avrebbe fatto una piega vedendo il parquet in queste condizioni non vi avrei mai e poi mai creduto.
Lui era quello che faceva indossare i pedalini in plastica da sala operatoria agli ospiti pur di salvaguardare il costoso parquet.
Quest’esserino di quarantacinque chilogrammi ha cambiato tutto, ve l’ho detto.
A partire da me, che ora sono una persona nuova.
Certo il mio pavimento è meno pulito di un anno fa e proprio mentre scrivo Denver mi ha sgocciolato addosso l’equivalente di mezzo litro d’acqua visto che è appena andato a bere.
Ma non importa.
Preferisco una pavimento meno pulito ma un cuore colmo d’amore.
E Denver il mio cuore se l’è rubato otto mesi fa quando è arrivato a casa.
Il tempo è volato e oggi il mio ragazzone compie un anno.
Un data importante per lui, sta diventando grande.
Il tenero cucciolotto sta diventando un super cucciolone.
Non immagina nemmeno il miracolo che ha compiuto su di me.
E la gioia che ha portato in famiglia.
Spero solo di poter contraccambiare degnamente.
Cento di questi giorni amore di mamma.

BISCOTTI PER CANI 1-3503

BISCOTTI PER CANI
Serves 35
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Prep Time
10 min
Cook Time
15 min
Total Time
25 min
Prep Time
10 min
Cook Time
15 min
Total Time
25 min
Ingredients
  1. 100 gr di farina integrale
  2. 100 gr di farina di riso
  3. 100 gr di farina 0
  4. 3 gr di lievito bio
  5. 10 gr di miele
  6. 150 gr di acqua
  7. 1 uovo
  8. foglie di menta e salvia per tisana
Instructions
  1. In una grossa ciotola unite le farina con il lievito.
  2. Unite le foglie tritate e aggiungete il miele e l'uovo.
  3. Aggiungete l'acqua poco alla volta e impastate fino a formare una frolla elastica.
  4. Stendete l'impasto con l'aiuto di un po' di farina e con una formina tagliate i biscotti.
  5. Adagiate i biscotti su una teglia rivestita di carta forno e fate cuocere in forno caldo a 180 gradi per 10/15 minuti.
  6. Sfornate e lasciate freddare prima di servire al vostro cucciolone.
La tagliatella ñuda https://latagliatellanuda.it/

BISCOTTI PER CANI PicMonkey Collage  BISCOTTI PER CANI 6-3513

BISCOTTI PER CANI 8-3517

BISCOTTI PER CANI

Comfort Food, PRIMI PIATTI

MALEDETTA PRIMAVERA

1 Aprile 2016

Non ci sono più le stagioni di una volta.
Così si dice.
Eppure io sono consapevole del cambiamento in atto.

Lo sento nell’aria…maledetti pollini.
Me ne accorgo al mattino quando mi sveglio…più stanca di quando sono andata a letto.
Maledetta vecchiaia.
Una volta, quando ero giovane la primavera era un tripudio di ormoni e serotonina a palla.
Ora è un insieme di starnuti, acciacchi vari e gastrite di stagione.
Ma comunque la primavera rimane sempre la mia stagione preferita.
E’ un risveglio dell’anima.
Me ne accorgo al mattino presto quando io e Denver usciamo per la passeggiata.
Non puoi certo portare un cane corso a fare i bisogni all’angolo come puoi fare con un pincher.
Denver vuole sgroppare, preferibilmente di prima mattina quando hai appena preso il caffè.
D’orzo per di più,visto che la caffeina normale ahimè non la tollero.
Immaginate quindi con che faccia sveglia mi aggiro all’alba per le strade.
Ma quando arrivo al fiume è tutta un’ altra storia.
L’erba è tornata ad essere verde e le margherite ne ricoprono buona parte.
Giorno per giorno fanno capolino nuovi fiori e io mi rendo conto di conoscerne pochissimi.
Mai stata una da fiori…eppure in questi giorni mi vedo tornare a casa con tulipani selvatici raccolti nel campo e pasqualotti colorati che mi inebriano con il loro profumo.
Quanto vorrei conoscere al meglio le piante che mi circondano durante la nostra passeggiata mattutina.
Già mi vedo a raccoglier fiori di borragine e ortica e tornata a casa preparaci dei succulenti piatti come faceva nonna.
Il nonno era il vero conoscitore di piante ed erbe e le utilizzava anche per i medicamenti naturali.
Vorrei averlo conosciuto di più ed averlo ascoltato più a lungo quando mi spiegava quali erbe raccogliere e quali invece no.
Ma ero solo un bimbetta.
Bionda e lentigginosa che cercava sempre un buon motivo per andare in giro per i campi.
Poi crescendo avrei voluto essere una di città, tutta nebbia e cemento.
Ho sviluppato tardi il legame con la terra, la mia terra.
Ma ora più che mai sento il bisogno di coltivarla e di cibarmi delle sue primizie.
Un ritorno alle origini, quando c’erano ancora le mezze stagioni.
Quando si potevano mangiare anche le fragole ed io ero solo una bimbetta bionda e lentigginosa.

RAVIOLI CAVOLO NERO E RICOTTA 3-3163

RAVIOLI CAVOLO NERO E RICOTTA
Serves 2
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Prep Time
45 min
Cook Time
15 min
Total Time
1 hr
Prep Time
45 min
Cook Time
15 min
Total Time
1 hr
Ingredients
  1. 500 gr di ricotta di mucca
  2. 1 cespo di cavolo nero
  3. 250 gr di farina 1
  4. 1 uovo d'oca
  5. 50 gr di parmigiano
  6. 25 gr di burro salato
  7. olio evo
  8. salvia
  9. pepe
  10. sale
Instructions
  1. Mettete a scolare la ricotta.
  2. Preparate la sfoglia formando una fontana con la farina e rompendo l'uovo al centro.
  3. Unite la farina poco alla volta e iniziate ad impastare unendo, se serve, un cucchiaio di acqua per dare elasticità.
  4. Continuate ad impastare finché otterrete un impasto liscio e sodo.
  5. Formate una pagnotta e coprite con un canovaccio umido e lasciate riposare.
  6. Mondate e lavate il cavolo nero e sbollentatelo in una padella.
  7. Salate e fate cuocere una decina di minuti.
  8. Se asciuga troppo unite un poco di acqua.
  9. Scolate bene e tritate finemente il cavolo nero.
  10. Unitelo alla ricotta e al parmigiano e mescolate bene.
  11. Stendete la sfoglia sottile.
  12. Con l'aiuto di due cucchiaini formate delle sfere con l'impasto di cavolo e formaggio e adagiatele sulla sfoglia distanziate tra loro.
  13. Ricoprite con la metà della sfoglia libera e ritagliateli con uno stampo per ravioli.
  14. Mettete a bollire abbondante acqua salata e unite un filo d'olio così la pasta non si attaccherà.
  15. Versate i ravioli e fate cuocere per 2 minuti circa.
  16. Scolateli e saltateli insieme al burro salato e alle foglioline di salvia.
  17. Spolverate con il pepe e il parmigiano.
La tagliatella ñuda https://latagliatellanuda.it/

RAVIOLI CAVOLO NERO E RICOTTA 13-3169

RAVIOLI CAVOLO NERO E RICOTTA 5-3181

RAVIOLI CAVOLO NERO E RICOTTA 6-3192