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fragole

colazione e merenda, Comfort Food, Conserve e Sott'olio, LA COLAZIONE, light

QUALCUNO HA FATTO LA MARMELLATA

20 Giugno 2018

A proposito di wow… 
MANGIARE WOW – la rivoluzione inizia dalla dispensa –
esce tra pochissimi giorni.
Esattamente dal 28 giugno potrete trovarlo 
in tutte le librerie oltre che su Multiplayer e Amazon.
Le emozioni per me non sono ancora finite.
Ma oggi sono qui per parlarvi di un altro libro.
Le autrici, Laura e Sara, sono due care amiche: due ragazze veramente wow.
Il loro libro, PANCETTA BISTROT – ricette per tutte le ore –
è qualcosa di stupefacente.
Io stessa sono rimasta senza fiato quando
l’ho sfogliato la prima volta.
Meraviglioso, pieno di fotografie colorate e
ricette strepitose che mi sono già appuntata
per replicarle al più presto.
Con una di queste sto in fissa già da settimane e non
potevo condividerla con voi.
Io ve la riporto esattamente come la trovate
nel loro fantastico libro!
La parola d’ordine per questa confettura? Praticità.
Così buona e fresca da finirla a cucchiaiate!
Per di più a crudo, che con il caldo
che già la fa da padrone è una manna dal cielo.
Di fragole, probabilmente le ultime della stagione.
Gli ingredienti sono pochissimi e scommetto che
in casa li avete tutti.
Pronti, partenza…via!

 

confettura di fragole a crudo

ingredienti:

fragole, 250 g
zucchero di canna,
2 cucchiai

semi di chia, 2 cucchiai
1/2 limone, la scorza

Pulite e mondate le fragole tagliandole in pezzi grossolani.
Inseritele nel bicchiere di un frullatore e
frullatele per qualche secondo fino a ridurle in crema.
Unite lo zucchero di canna e i semi di chia,
aggiungete anche la scorza di limone.
Mescolate bene con l’aiuto di un cucchiaio e versate
la vostra confettura in un vasetto di vetro.
Lasciate riposare la vostra confettura per almeno 20 minuti
prima di consumarla, si conserva in frigorifero per 3 giorni.

 

 

i Dolci

METAMORFOSI IN ATTO

21 Marzo 2017

La primavera è nell’aria, negli alberi in fiore che sbocciano dopo il lungo inverno.
Tutto attorno a me riprende vita e colore.
L’erba diventa improvvisamente più vivida e verde ogni giorno che passa.
Il cielo quando è terso pare di un azzurro quasi finto da quanto è bello.
A primavera rinasco anche io.
Mi svesto di strati come una cipolla, riprendo colore e joie de vivre.
L’inverno qua è stato buio e tetro, complici le solite allergie che ormai mi perseguitano.
Ma questo sfriccicorio nell’aria tersa e tiepida di questo fine marzo è come una medicina.
Una cura per il corpo e per l’anima.
Negli ultimi mesi sono scomparsa nonostante non abbia mai smesso un solo giorno di cucinare e fotografare.
La fotografia, questa passione così travolgente.
Diventata ormai una costante, una parte di me.
A farsi spazio a gomitate tra le tante passioni che da sempre mi attanagliano.
Chi mi conosce bene lo sa, da sempre sono una mutaforme.
Ho imparato a reinventarmi proprio da lui.
Grande inventore e giocoliere della vita.
L’unica mancanza vera nel mio oggi.
Strano che io rinasca proprio ora, proprio a marzo.
Sono anni che la primavera ha per me un altro significato.
Una punta di amarezza in fondo al cuore.
Ventuno.
Nel mezzo ci stanno tantissime me.
Ti sarebbero piaciute tutte, nonno.
A lui dedico questa nuova Elisa e a voi qualche novità sul blog.
Non troverete più solo ricette, ma conoscerete anche quello che mi circonda ed entusiasma ogni giorno.
Fotografie, ricette e parole.
La Tagliatella nuda è tutto questo.

 

         

 

Bowl con yogurt bianco, farro soffiato, fragole, mirtilli

&

fave di cioccolato raw

 

 

Lavate e tagliate le fragole per il lungo.
Versate lo yogurt in una ciotola, guarnite con il farro soffiato.
Aggiungete le fragole e i mirtilli.
Spolverate con le fave di cioccolato tritate.
Enjoi!

 

 

Quest’anno, le mie fragoline di bosco hanno ripreso vita.
Mentre ne aspetto la crescita mi gusto queste fragole buonissime coltivate in  un’ azienda nostrana.

 

Comfort Food, i Dolci

ELISA VS RABARBARO 1-0

20 Aprile 2016

Avete presente quando vi mettete in testa qualcosa?
E questo qualcosa si rivela più difficile del previsto?
Non so voi, ma io è proprio a questo punto che inizio a divertirmi.
Quando il gioco si fa duro…
Sempre stata così, fin da piccolina.
Quella volta mi intestardivo per il vestito della Barbie.
Ricordo una volta che per la promozione mia madre mi promise l’abito da sposa più sfarzoso che la bamboletta avesse mai visto.
Il giorno della promozione, nemmeno misi piede in casa che obbligai mia madre a mantenere la promessa.
Mia madre, santa donna mi caricò in macchina e mi portò al super dove vendevano scansie di giocattoli da sogno.
Ma del vestito da sposa di Barbie nemmeno l’ombra.
L’unico cosa che poteva dare l’idea di un matrimonio era l’abito tipico olandese.
Mi correggo, la camiciola bianca con ruches era l’unica cosa che sembrava vagamente e guardando con un occhio chiuso e uno aperto, qualcosa da sposa.
La camicia da notte forse.
Comunque, l’abito da Frau Blucher proprio no.
E quindi costrinsi mia madre a girare per tutti i negozi in cui potevano avere l’agognato abito.
Fortunatamente abitavamo in una piccola città, al massimo avremo girato 5/6 negozi ma se ci penso adesso non riesco a credere che mia madre non mi abbia strangolato.
Anche perché non immaginate nemmeno che alla fine dell’infruttuosa ricerca l’abbia costretta a riportarmi al super ed acquistarmi il vestito di Frau Blucher, vero?
E invece fu proprio così, quel giorno in preda al motto “Devo assolutamente comprare qualcosa” scusa la promozione agguantai anche un set da dottoressa oltre che al vestito.
Crediate sia finita qui?
La prima volta in cui mi portò a Rimini dai nonni non smisi di rompere la bolas finché non trovò il benedetto, o maledetto direi, vestito.
Sempre stata una bambina facile e carina io.
Manco per idea.
Il volto da angioletto inganna un po’ ma chi mi conosce veramente sa che se mi metto in testa una cosa deve essere quella.
Sono come un treno.
A volte mi rendo conto di farlo anche per delle cose futili e sciocche ma purtroppo in me parte una sorta di sfida e non sono certo una che si tira indietro.
Non sono poi molto cambiata da quella bambina capricciosa a parte il fatto che ora rompo le bolas a mio marito invece che a mia madre.
E’ stato lui a sorbirsi settimane di improperi e smadonnamenti vari perché non trovavo il rabarbaro.
Questo il mio ultimo capriccio.
Gambi color rosso amaranto dal sapore agrumato.
Introvabili chiaramente.
E assolutamente indispensabili per una foodblogger.
C’è da dire che anche il signor rabarbaro ci ha messo del suo.
Oramai me lo sognavo anche la notte, per trovarlo ho fatto cose che voi umani…
Mi sono pure sentita dire “Mi spiace signora, ma non vendiamo alcolici”.
E passi che pensino che il rabarbaro sia solo un liquore, ma darmi della signora proprio non lo accetto.
Qualunque tipo di dolce si cui si posavano i miei occhi era composto, ca va sans dire, dal rosso ortaggio.
Avevo quasi perso le speranze.
Quasi, significa che avevo telefonato persino alla lontana parente inglese per sapere se passava da queste parti e me ne allungava un paio di  mazzi.
E poi…
La luce.
L’ho trovato!
O meglio lui ha trovato me.
Mi stavo proprio lamentando del fatto che non lo trovavo manco a morire con la negoziante.
Mi ha detto di girarmi sulla destra e…eccolo lì, in tutto il suo splendore.
Si è meritata un abbraccio sapete?
Anche mio marito la ringrazia, almeno per un paio di settimane avrà un po’ di tregua.
Diciamo…giorni, anzi ho già in mente una cosa ma non ditegli niente.
Nel frattempo preparo una galette che devo smaltire tutto il rabarbaro che ho comprato, la ricetta della mia amica Monica è perfetta.


GALETTE FRAGOLE E RABARBARO 1-3435

GALETTE FRAGOLE E RABARBARO
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Prep Time
20 min
Cook Time
30 min
Total Time
50 min
Prep Time
20 min
Cook Time
30 min
Total Time
50 min
Ingredients
  1. 400 gr rabarbaro
  2. 150 gr di fragole
  3. 250 gr di farina 1
  4. 1/2 cucchiaino di lievito per dolci
  5. 100 gr di zucchero mascobado
  6. 160 gr di burro
  7. 100 ml di acqua
  8. 1 pizzico di sale
  9. 1 pompelmo
  10. 1 uovo
Instructions
  1. Lavate il rabarbaro e affettatelo non troppo sottilmente.
  2. Lavate e mondate anche le fragole, tagliandole a metà.
  3. Ora coprite con 30 gr di zucchero e spruzzate con il succo di mezzo pompelmo.
  4. Mescolate e lasciate macerare.
  5. Preparate la frolla unendo la farina con il lievito e il burro tagliato a dadini.
  6. Aggiungete lo zucchero rimasto e il sale e mescolate grossolanamente fino a formare grosse briciole, unendo l'acqua un po' alla volta.
  7. Formate un impasto sodo e dategli la forma di una sfera.
  8. Coprite con pellicola trasparente e fate riposare in frigorifero per 30 minuti.
  9. Infarinate una spianatoia e stendete l'impasto in maniera omogenea e lasciandolo un poco spesso.
  10. Foderate una teglia con carta forno e adagiate la frolla.
  11. Inserite al centro il composto di fragole e rabarbaro.
  12. Richiudete i lati della sfoglia e spennellate con l'uovo sbattuto.
  13. Spolverate con poco zucchero mascobado e infornate.
  14. Cuocete in forno caldo per 30 minuti a 175 gradi.
  15. Sfornate e lasciate raffreddare prima di servire.
Notes
  1. Potete sostituire l'uovo per spennellare la frolla con del latte o del miele.
Adapted from One Cake In A Million
La tagliatella ñuda https://latagliatellanuda.it/
GALETTE FRAGOLE E RABARBARO 6-3459

GALETTE FRAGOLE E RABARBARO 4-3453

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Alcool & co., Comfort Food

VOGLIA DI CUCINARE NE ABBIAMO?

11 Giugno 2015

Poca.
Anzi,pochissima.
Il caldo mi toglie appettito,che ci crediate o no.
E svanisce anche la voglia di cucinare.
O meglio la voglia ci sarebbe anche…ma accendere il forno con 40° non mi sembra il caso.
Fa già abbastanza caldo così.
Poi io il caldo non è che lo sopporti bene.
Sono lontani gli anni in cui riuscivo a stare sotto il sole giornate intere.
Ora mi mette k.o. già al mattino.
Sarà l’età che avanza.
Mi ricordo che invece da bambina adoravo le giornate così afose.
Volevano dire una cosa sola : campagna.
Mia madre indossava il cappello di paglia a tesa larga e mi caricava sulla macchina. Guidava canticchiando per i pochi chilometri che ci separavano dalla casa della mia amica.
Adoravo passare i pomeriggi nel verde e soprattutto adoravo immergermi nell’acqua gelida della tinozza dove io e la mia amichetta passavamo i pomeriggi caldi e assolati.
Il fiume era a pochi passi da casa ma era secco in quei giorni,così noi ovviavamo al caldo riempiendo d’acqua una tinozza.
L’acqua fredda lambiva i nostri corpicini così vicini in quello spazio esiguo.
Noi ci raccontavamo un sacco di storie tipiche delle bambinette,sognavamo che saremmo diventate ballerine e saremmo state amiche per sempre.
Quando la pelle delle mani era tutta grinzosa era tempo di uscire dall’acqua e andare a rifocillarci.
Correvamo in cucina,dove nella penombra le nostre madri spremevano limoni per farne una dissetante e fresca bevanda.
Ho un ricordo preciso di loro e delle loro mani mentre tagliano quei gialli frutti. Ridono per qualche discorso da adulte.
Si asciugano le mani nel canovaccio,ricomponendosi.
Le fette di limone galleggiano qualche secondo prima di finire sul fondo della brocca trasparente.
Ho in mente quell’attimo come fosse accaduto ieri.
I colori sono vividi nella mia mente.
Le ombre e le luci,i chiaroscuri che illuminavano il volto di mia madre.
Il giallo dei limoni così vivido sul vecchio tagliere di legno.
I fiori di campo rosa che adornavano il tavolo tarlato.
Sembra ieri.
Ma è stato tanto tempo fa.
Quando io adoravo il solleone e l’acqua gelida.
Quando ancora c’erano le lucciole nelle afose serate estive.
Quando mangiavamo fuori in giardino,sotto il ciliegio.
Erano cene frugali,accompagnate da prodotti nostrani e tante risate.
Io mi sedevo in cima alla discesa che portava giù nei campi e poi al fiume.
Scrutavo nel buio con i miei occhietti,cercando di cogliere qualche movimento nell’oscurità.
Me ne stavo seduta lì,un pò in disparte e guardavo la notte che mi circondava.
Mi piacevano i profumi dell’estate.
L’aria densa di umidità per il gran caldo.
A dir la verità,mi piacciono ancora oggi.
Fatico a sopportare il caldo ma non potrei vivere senza il sole che mi scotta la pelle e il respiro corto per il gran caldo.
Fanno parte della mia natura.

 

HEALTY WATER limone & fragola

HEALTY WATER limone & fragola1

 

HEALTY WATER…limone & fragola

 

ingredienti :

2 fragole fresche
1 limone 
1 lime 
qualche fogliolina di menta
acqua naturale fredda

 

Lavate le fragole e gli agrumi.
Tagliateli in fettine sottili e inseriteli nel vostro bicchiere.
Aggiungete le foglioline di mente e l’acqua.
Mescolate bene e gustate subito.
Una bevanda salutare e rinfrescante allo stesso tempo.
Velocissima da preparare!

 

HEALTY WATER limone & fragola2

HEALTY WATER limone & fragola3

HEALTY WATER limone & fragola5

HEALTY WATER limone & fragola6