Una zemna ad faroina, Una manciata di farina,
un pezg ad sael foin, un pizzico di sale fino,
un pò ad carbonato un pò di bicarbonato
e de strot ad bagoin. e dello strutto di maiale.
L’as smorta sa dl’acqua, Si impasta con dell’acqua,
us fa polot dour si fa una palla dura
che us sporbia ad faroina che si spolvera di farina
pu us ciapa e s-ciadeur. poi si prende il matterello
Us teia la spoia Si assottiglia la sfoglia
cla venga ben tonda che diventi ben rotonda
pu saura la teggia poi sopra la teglia
l’as fa dvantae bionda. si fa diventare bionda.
L’as magna scruchenta Si mangia croccante
sa gl’ierbi e parsot, con le erbe e il prosciutto
fintaent che la “caenta” fino a quando la “canta”
l’han ciapa un pò tot! non prende un pò tutti!
(L. Vannoni, La piadoina)
Oggi parliamo di Piadina.
Non ci sono parole per descrivere la passione di un Romagnolo per la piada. E’ il nostro “pane”.
Anche Giovanni Pascoli parlò dell’Azimo santo e povero,il pane di passaggio,lo chiama.
Si perchè una volta la piadina veniva preparata tra una pagnotta di pane e l’altra…comoda da fare perchè non deve lievitare e economica da cuocere perchè non si usa il forno.
La sapevano lunga i contadini di una volta…
Ora la piada viene mangiata sempre,conosco persone che sono anni che non toccano pane,tanto c’è la piadina…meglio di quella!
La piada si può mangiare con tutto,e forse è proprio per questo che piace tanto. E’ impareggiabile con il prosciutto o il salame. Ma è buonissima anche con il pesce,un esempio di base è la piada con i sardoncini e la cipolla rossa…
L’avete mai assaggiata con la Nutella? O la marmellata?
E’ perfetta.
Io l’adoro con il pecorino e il miele…
Nell’entroterra romagnolo la fanno addirittura fritta!
Non è proprio leggera,ma è squisita!
E ci puoi fare anche la piadizza…usi la piada come base e poi la condisci come una pizza.
Questi sono solo alcuni esempi dell’ecletticità della piada.
Io senza piada proprio non so stare.
Ricordo una volta in vacanza,in un’isoletta sperduta al confine con la Malesia,lo stupore nel trovare nel menù di un chiringuito la piada con prosciutto cotto e formaggio.
Non ho resistito e ho DOVUTO (per il bene della scienza culinaria) assaggiarla!!
Cosa ve lo dico a fare…alla fine altro non era che impasto della pizza e non piada ma vi assicuro che dopo un mese di cucina Thai,un sapore “quasi” di casa è impareggiabile.
Volete fare la piadina? Allora auguri,se chiedete la ricetta a qualsiasi zdora (la regina del focolare) romagnola,vi dirà di non sapere le quantità perchè la fa a occhio.
La mia piada preferita,e si perchè non sono tutte uguali come avrete capito,visto che ogni romagnola la fa a occhio,è quella che prepara mia suocera.
Ma oggi la faccio io!
ingredienti :
500 gr di farina di grano tenero
100 gr di strutto di maiale
4 grammi di bicarbonato
1 pizzico di sale
acqua qb. (io ne ho usata 400 ml circa)
olio evo
Versate la farina a fontana e unite lo strutto,lavorate con una forchetta e aggiungete il sale e il bicarbonato. Unita a poco a poco l’acqua e iniziate a impastare. L’impasto deve risultare sodo. A questo punto unite 1 cucchiaio d’olio,impastate ancora.
Io aggiungo un altro cucchiaio di olio e continuo a lavorare la pasta per circa 10 minuti.
Siamo donna moderne,per cui potete usare anche un robot da cucina o un’impastatrice…non si scandalizza nessuno…però una lavorata anche a mano dategliela comunque,è meglio.
Formate delle pagnotte,con queste dosi vi verranno circa 6 piadine. Prendete una pagnotta,lavoratela con le mani appiattendola un pò,finite di stenderla con un matterello.
Stendete tutte le vostre pagnotte e scaldate su fuoco vivo un testo per piadine,se non l’avete potete usare una padella antiaderente ma non è proprio uguale!
Cuocete per un paio di minuti per lato,quando si formano le bolle è il momento di girarle. Se le bolle crescono eccessivamente schiacciatele con un coltello o una spatola.
Aspettate che raggiungano un bel colore dorato.
Vi consiglio di tenere al caldo quelle pronte dentro uno strofinaccio pulito,chiuso a pacchetto. Così mentre cuocete,le altre non si raffreddano. Servite calde e sbizzarritevi con i ripieni.