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Comfort Food

Alcool & co., Comfort Food

TEMPO DI MORE

13 Agosto 2015

C’era una strada e forse c’e ancora.
Era polverosa e per lo più ombreggiata.
Era una strada nascosta che portava ad un parco verde e rigoglioso in cui passavo i caldi pomeriggi estivi.
La percorrevo saltellando,in un tempo in cui i bambini potevano ancora allontanarsi da casa senza paura.
Mi piaceva passeggiare per la natura e scovare i tesori che nascondeva.
Si,perché in quella strada ombreggiata,sui lati crescevano folti cespugli di more violacee e succulente.
Ricordo ancora il loro sapore asprigno ma al tempo stesso dolce e buono.
Bisognava cercare con attenzione nella penombra,tra i rami e le foglie.
A volte durante le mie scorribande di more mi faceva compagnia un gatto tigrato,probabilmente di qualche casa vicina.
Se ne stava lì,in panciolle,a guardarmi mentre rovistavo tra i cespugli.
Le more non gli interessavano ma invece adorava i grattini che riceveva sul musetto.
Raccoglievo qualche frutto e mi sedevo con la schiena appoggiata al tronco di un albero.
Il gatto si accoccolava di fianco a me e io assaporavo finalmente il mio bottino.
Mi pulivo alla ben e meglio le manine nei pantaloncini azzurri e facevo segno al gatto di non dire nulla.
Eravamo complici,io mangiavo more di nascosto e lui si beccava le coccole in cambio del silenzio.
Confesso di aver esagerato più volte con le more e in preda ad atroci mal di pancia di aver dovuto confessare tutto a mia madre.
Terrorizzata dall’idea che potessi aver mangiato qualcosa di tossico o addirittura velenoso,dovetti mostrarle il mio luogo segreto.
Fortunatamente le more erano effettivamente more e io non rischiai alcunché ma mia madre mi proibì per lungo tempo di avventurami di nuovo tra i cespugli.
Non ho più rivisto il gatto e mi sono chiesta se gli mancassero le mie coccole al sapore di more.
Chissà se esiste ancora quella strada e se ci sono ancora quei rigogliosi cespugli pieni di frutta.
E’ tanto che non torno più a vedere…

 

HEALTY WATER MORE E MENTA

 

 

HEALTY WATER MENTA & MORE

ingredienti :

qualche fogliolina di menta
5/6 more
ghiaccio
acqua gasata

Riempite un bicchiere a boccale con qualche mora e un paio di foglie di menta.
Coprite con il ghiaccio e unite le more rimaste e le foglioline.
Aggiungete altro ghiaccio e l’acqua gasata.

Buone vacanze,ci rivediamo a settembre!

Alcool & co., Comfort Food

VOGLIA DI CUCINARE NE ABBIAMO?

11 Giugno 2015

Poca.
Anzi,pochissima.
Il caldo mi toglie appettito,che ci crediate o no.
E svanisce anche la voglia di cucinare.
O meglio la voglia ci sarebbe anche…ma accendere il forno con 40° non mi sembra il caso.
Fa già abbastanza caldo così.
Poi io il caldo non è che lo sopporti bene.
Sono lontani gli anni in cui riuscivo a stare sotto il sole giornate intere.
Ora mi mette k.o. già al mattino.
Sarà l’età che avanza.
Mi ricordo che invece da bambina adoravo le giornate così afose.
Volevano dire una cosa sola : campagna.
Mia madre indossava il cappello di paglia a tesa larga e mi caricava sulla macchina. Guidava canticchiando per i pochi chilometri che ci separavano dalla casa della mia amica.
Adoravo passare i pomeriggi nel verde e soprattutto adoravo immergermi nell’acqua gelida della tinozza dove io e la mia amichetta passavamo i pomeriggi caldi e assolati.
Il fiume era a pochi passi da casa ma era secco in quei giorni,così noi ovviavamo al caldo riempiendo d’acqua una tinozza.
L’acqua fredda lambiva i nostri corpicini così vicini in quello spazio esiguo.
Noi ci raccontavamo un sacco di storie tipiche delle bambinette,sognavamo che saremmo diventate ballerine e saremmo state amiche per sempre.
Quando la pelle delle mani era tutta grinzosa era tempo di uscire dall’acqua e andare a rifocillarci.
Correvamo in cucina,dove nella penombra le nostre madri spremevano limoni per farne una dissetante e fresca bevanda.
Ho un ricordo preciso di loro e delle loro mani mentre tagliano quei gialli frutti. Ridono per qualche discorso da adulte.
Si asciugano le mani nel canovaccio,ricomponendosi.
Le fette di limone galleggiano qualche secondo prima di finire sul fondo della brocca trasparente.
Ho in mente quell’attimo come fosse accaduto ieri.
I colori sono vividi nella mia mente.
Le ombre e le luci,i chiaroscuri che illuminavano il volto di mia madre.
Il giallo dei limoni così vivido sul vecchio tagliere di legno.
I fiori di campo rosa che adornavano il tavolo tarlato.
Sembra ieri.
Ma è stato tanto tempo fa.
Quando io adoravo il solleone e l’acqua gelida.
Quando ancora c’erano le lucciole nelle afose serate estive.
Quando mangiavamo fuori in giardino,sotto il ciliegio.
Erano cene frugali,accompagnate da prodotti nostrani e tante risate.
Io mi sedevo in cima alla discesa che portava giù nei campi e poi al fiume.
Scrutavo nel buio con i miei occhietti,cercando di cogliere qualche movimento nell’oscurità.
Me ne stavo seduta lì,un pò in disparte e guardavo la notte che mi circondava.
Mi piacevano i profumi dell’estate.
L’aria densa di umidità per il gran caldo.
A dir la verità,mi piacciono ancora oggi.
Fatico a sopportare il caldo ma non potrei vivere senza il sole che mi scotta la pelle e il respiro corto per il gran caldo.
Fanno parte della mia natura.

 

HEALTY WATER limone & fragola

HEALTY WATER limone & fragola1

 

HEALTY WATER…limone & fragola

 

ingredienti :

2 fragole fresche
1 limone 
1 lime 
qualche fogliolina di menta
acqua naturale fredda

 

Lavate le fragole e gli agrumi.
Tagliateli in fettine sottili e inseriteli nel vostro bicchiere.
Aggiungete le foglioline di mente e l’acqua.
Mescolate bene e gustate subito.
Una bevanda salutare e rinfrescante allo stesso tempo.
Velocissima da preparare!

 

HEALTY WATER limone & fragola2

HEALTY WATER limone & fragola3

HEALTY WATER limone & fragola5

HEALTY WATER limone & fragola6

Comfort Food, PRIMI PIATTI

LA CASETTA NEL VERDE

25 Maggio 2015

Mettete tre donne insieme,un week end assolato e del buon cibo ed otterrete un algoritmo perfetto.
Se poi tutto questo ha come location una casetta di campagna,appollaiata in fondo ad una valle colorata di un verde che in vita vostra non avete mai visto,avrete tutti gli ingredienti giusti per passare le prossime ore magnificamente.
Gli uomini si occupano della legna per il camino e poi si eclissano.
Probabilmente sono fuori sul prato.
Stesi sulle margherite che ricoprono il tappeto erboso.
Gli occhi al cielo azzurro.
Talmente rilassati che sentiremo parlare di loro poco e niente in queste prossime ore.
Nel frattempo per noi donne ci sono mille cose da fare.
Aprire le finestre,fare i letti,controllare la dispensa,lavare le stoviglie,cercare gli asciugamani puliti,togliere la polvere e spazzare il pavimento.
Tutto questo insieme,un sorso di vino e qualche chiacchiera e poi si riparte a sbrigare faccende.
Mettete tre donne insieme in una casa e ve la ribalteranno in poche ore.
Mettete che ad attenderle ci sia un patio di legno immerso nel verde,sotto una cascata di glicini appena fioriti e ci metteranno anche meno.
Riusciamo anche a rilassarci e scattare qualche fotografia.
Il paesaggio attorno a noi è qualcosa di paradisiaco e corriamo estasiate come bambine in mezzo ai campi verdi sterminati.
La fame si fa sentire e decidiamo di preparare gli gnocchi per cena.
Gli asparagi sono freschi e il lardo è quello nostrano.
La ricotta erborinata è di un’azienda agricola della zona.
Non c’è bisogno di tanta lavorazione ed inventiva.
Queste primizie parlano da sole e la semplicità vince sempre.
E’ bello vedere tre donne intente in cucina.
Chi monda gli asparagi e li mette a lessare,chi taglia il lardo e ne mangia più di quello che dovrebbe (io),chi taglia la ricotta.
Sembra quasi la scena di un dipinto olandese. 
La luce che entra dalle finestre e cade sui muri,il camino che riscalda l’ampia cucina e il vino nella brocca.
Il lardo che sfrigola in padella insieme alle verdure e il pane di quello buono a tostare sulla gratella.
Quei piccoli piaceri che condivisi assieme a persone amiche prendono un valore ancora più grande.
Gli uomini smettono di giocare a carte attirati dal profumo del sugo.
L’acqua bolle già e gli gnocchi cuociono in fretta.
Mai cena fu più deliziosa di questa.
Riscaldati dal tepore del camino e dalla condivisione del buon cibo,in buona compagnia.
Una cena luculliana,senza fretta.
Con pause per le risate,per guardare le stelle e giocare con il cane comparso nell’aia.
Senza quella fretta che ci attanaglia solitamente.
Qui ci prendiamo il tempo per goderci la vita,anche se solo per un giorno o due.
Questa è la magia della casetta in mezzo al verde.
E’ la magia della compagnia di persone care.
E’ la magia del buon cibo.
E della condivisione.
Nulla importa di più.

 

GNOCCHI ASPARAGI & RICOTTA ERBORINATA

 

GNOCCHI ASPARAGI & RICOTTA ERBORINATA2

 

GNOCCHI ASPARAGI & RICOTTA ERBORINATA

 

ingredienti per 4 persone

 

1 mazzo di asparagi
1 fetta di lardo da 40 gr
500 gr di gnocchi fatti in casa
ricotta erborinata
1 spicchio d’aglio fresco
olio evo
pepe nero
sale

Mondate gli asparagi e lessateli in abbondante acqua.
Nel frattempo tritate l’aglio e riducete in pezzettini anche il lardo.
Fate scaldare un filo di olio in una padella e lasciate soffriggere l’aglio insieme al lardo per qualche minuto.
Scolate gli asparagi e tagliateli grossolanamente.
Uniteli al soffritto e fate cuocere per 10/15 minuti.
Salate e pepate con parsimonia perché il lardo è già saporito.
Preparate una pentola capiente per gli gnocchi e versatevi l’acqua.
Salatela e portatela a bollore. Io aggiungo un filo di olio per non far attaccare la pasta.
Versate gli gnocchi e non appena salgono a galla,scolateli.
Uniteli al sugo insieme a un mestolo di acqua di cottura e saltateli per 2 o tre minuti. Cospargete con la ricotta erborinata,spegnete la fiamma e date una bella mescolata.
Date una spolverata di pepe nero macinato al momento e servite subito.

 

GNOCCHI ASPARAGI & RICOTTA ERBORINATA1

 

GNOCCHI ASPARAGI & RICOTTA ERBORINATA3

 

GNOCCHI ASPARAGI & RICOTTA ERBORINATA5

 

GNOCCHI ASPARAGI & RICOTTA ERBORINATA6

Comfort Food, i Dolci

TUTTA SAGGEZZA

20 Maggio 2015

Non l’ho mai visto senza.
Poteva essere martedì oppure sabato.
Non importava,era il suo passatempo preferito.
Mio nonno aveva in mano la penna blu e la settimana enigmistica.
Lui adorava fare i cruciverba. 
Erano i primi che faceva in tutta la rivista.
Poi c’era la sezione per bambini,dove io potevo unire le riga tra i puntini numerati. Mi piaceva da matti farlo.
E poi,via via che passavano i giorni e la settimana procedeva,tutti i rebus,giochi e incroci vari venivano compilati attentamente da tutti i membri della famiglia..
E’ sempre stata una mania quella dei cruciverba.
Posso ricordarmi come fosse ieri il nonno seduto capotavola intento a segnare le lettere all’interno delle caselline numerate.
Mia nonna,seduta a fianco,lo aiuta e tiene in mano un quadernino per appuntarsi le parole nuove che non conoscono.
Quel quadernino ha cambiato aspetto e pagine ma esiste ancora ed è tuttora utilizzato da mia nonna che,nonostante l’età e la retina inesistente in un occhio,continua imperterrita a fare i cruciverba.
Non quelli di una rivista qualsiasi,bensì della sua preferita,che corre a comperare ogni martedì mattina insieme a quei giornaletti di pettegolezzo che alle signore attempate piacciono tanto.
Ogni volta che incontra una parola difficile,magari straniera,apre il cassettino sotto al tavolo.
Quello dove ci sono ancora gli occhiali del nonno,le sue chiavi,le carte da briscola e il quadernino.
Con mano malferma segna la parola sconosciuta e in bella grafia ne scrive accanto il significato.
Dice che con quel pugno di parole scritte sulle pagine ingiallite si sente più intelligente.
E non posso darle torto.
I miei nonni non hanno frequentato scuole facoltose eppure non posso che considerarli persone molto intelligenti.
Mio nonno poi è stato un genio nella sua vita e io sono contenta di avere ancora tante cose costruite e assemblate da lui.
Nei cassetti del suo laboratorio posso trovare tanti suoi appunti,scritti in una grafia piccola e sottile.
Pieni di dettagli,misure e correzioni.
Era un perfezionista.
A me si stringe il cuore quando vedo i suoi scritti,i suoi progetti.
Se chiudo gli occhi lui è nel suo laboratorio.
L’odore ferroso che esce dalle porte mi è sempre stato famigliare.
Voleva dire che lui era all’opera e stava costruendo qualche diavoleria.
Se non doveva fare qualcosa di pericoloso mi faceva stare con lui.
Io mi mettevo in un angolo e guardavo le sua sapienti mani che lavoravano.
Gli occhi attenti,strizzati per vedere con più precisione.
Lui misurava,segnava su un foglio le misure e tagliava,assemblava e costruiva.
Quando aveva del tempo libero mi insegnava a lavorare il legno,prendere bene le misure e fare i lavoretti più facili.
Si dedicava a costruirmi casette per le bambole con i mobili in legno finemente intarsiati e letti in ottone.
Una volta ha costruito una replica di una carrozza su commissione.
Era talmente bella che ne costruì una identica da tenere a casa in bella mostra.
E’ ancora lì,e ogni volta che la guardo ricordo come ieri l’impegno che ci mise nel progettarla e poi realizzarla.
Ricordo un sabato in cui andando a trovarli trovai la cucina di mia nonna completamente ricoperta in legno e ferro battuto da renderla meravigliosamente irriconoscibile.
Era così mio nonno.
Una ne faceva e cento ne pensava.
Però poi faceva anche le altre novantanove.
Quando aveva terminato il lavoro,si toglieva il zinalone blu che usava per lavorare e si toglieva di dosso l’odore di ferro e vernice.
Si sedeva a tavola e si rilassava facendo i cruciverba mentre aspettava la cena.
Mia nonna dalla cucina lo sentiva sbuffare ed era certa che non sapesse il nome di qualche attore o qualche parola straniera.
Allora chiedeva a gran voce la definizione,le lettere che potevano aiutarla e gli diceva di guardare nel quadernino.
Ora quando vado a trovare mia nonna è seduta al suo solito posto,la testa china sul suo giornaletto.
Il quadernino a fianco e la penna tra le mani.
Continua a fare le parole crociate,a segnare lettere dentro quadratini bordati di nero.
Dice che le mantiene il cervello attivo e l’aiuta a migliorarsi sempre. Ad imparare di più.
Il sei di questo mese è stato il suo compleanno.
Per lei una giornata come tante,che ormai non ha più niente da festeggiare.
Gli anni avanzano,e come dice sempre,sono una mucchia.
A me piace pensare che siano tutta saggezza,come i capelli bianchi che ho ereditato da lei.

 

CLAFOUTIS ALLE FRAGOLE23 

CLAFOUTIS ALLE FRAGOLE2

 

 

CLAFOUTIS DI FRAGOLE :

ricetta di Sabrine d’Aubergine

 

ingredienti : 

250 gr di fragole già pulite
170 ml di latte fresco intero
45 gr di zucchero 
50 gr di farina tipo 1
1 uovo
1 cucchiaino di burro per lo stampo
zucchero a velo per decorare 

 

La cosa che adoro di questa ricetta è la sua semplicità.
Accendete il forno a 180° e imburrate lo stampo che utilizzerete.
Io ne ho usato uno antiaderente.
Posizionate le fragole ancora intere nel vostro stampo e mettete da parte. Con una frusta sbattete bene lo zucchero con l’uovo,unite la farina poco alla volta e mescolate bene per togliere i grumi.
Ora aggiungete il latte e amalgamate per bene.
Prendete il vostro stampo e cospargete con la pastella.
Cuocete in forno per 45 minuti esatti. Fate intiepidire e cospargete con lo zucchero a velo poco prima di servire.

 

CLAFOUTIS ALLE FRAGOLE7

 

CLAFOUTIS ALLE FRAGOLE4

 

CLAFOUTIS ALLE FRAGOLE6

 

Comfort Food, i Dolci

12 ANNI E NON SENTIRLI

11 Maggio 2015

Diffidate da chi vi racconta che è tutto facile.
Non credete a quelli che vi dicono che è tutto rose e fiori.
Non sarà così.
Ci saranno giorni bui.
Giorni in cui vi odierete.
Altri in cui non vi capirete.
Non sarà facile ma nemmeno impossibile.
Bisognerà armarsi di pazienza,tanta empatia ma soprattutto amore.
Per far funzionare un matrimonio la corsa agli armamenti è sempre aperta.
A volte ci vuole spirito di sacrificio,altre volte ci vuole coraggio.
Non si sa mai quale dote sarà richiesta,e non si sarà mai abbastanza pronti.
Il cuore bisogna mettercelo sempre.
D’altronde parte tutto da lì.
Con l’innamoramento e le farfalle nello stomaco.
Il cuore che batte accelerato e la serotonina a mille.
Ma voi queste sensazioni ve le ricordate?
No,perché io le provo ancora.
Dopo dodici anni.
Nemmeno le lavatrici durano più così tanto.
Figuriamoci i sentimenti.
Eppure…io dopo dodici anni sento ancora le farfalle nello stomaco quando mio marito entra nella stanza.
Lui che per me è marito,amante,amico,fratello,padre e madre.
Lui che da dodici anni per me c’è sempre.
Lui che fa tutto per me,perché io sono la sua priorità.
Lui che è una persona speciale ed io sono stata fortunata ad averlo incontrato.
Ecco,tutte le cose che ho scritto all’inizio,fate finta di non averle lette.
Non è che non ci siano,è solo che quando c’è l’amore il resto non importa.
Quando sei amato splende il sole anche nei giorni bui.
Forse è per questo che dodici anni insieme sono volati.
Se i momenti belli superano quelli brutti,se i vostri occhi ancora brillano quando parlate di lui.
Lui che è l’unico uomo che messo a confronto con gli altri vince sempre.
Se sarà così,il tempo passerà veloce.
Anche troppo.
Non è proprio vero che quando si è in buona compagnia il tempo vola?

 

CHEESECAKE ALLE FRAGOLE1

 

CHEESECAKE ALLE FRAGOLE

 

 

CHEESECAKE ALLE FRAGOLE


ricetta tratta dal blog di Giulia,Pepper’s Matter

Giulia è bravissima,io ho subito amato la sua ricetta della cheesecake. 
Ve la riporto fedelmente,perché è perfetta!

 

ingredienti :

160 gr di biscotti Digestive
500 gr di yogurt alla fragola
200 ml di panna fresca
60 gr di burro bavarese 
8 gr di colla di pesce 
2 cucchiai di zucchero di canna
fragole per decorare

Fate sciogliere il burro e mettete da parte.
Tritate i biscotti in una polvere fine e aggiungete lo zucchero di canna. Unite il burro fuso e mescolate bene con un cucchiaio.
Foderate uno stampo a cerniera da 16 cm con carta forno e versatevi il composto di biscotto. Premete bene con il dorso di un cucchiaio fino ad ottenere una superficie liscia e piana.
Mettete a riposare in frigorifero o in freezer se volete velocizzare i tempi.
Nel frattempo ammollate in acqua fredda la gelatina e prelevate 50 ml di panna. Mettetela a riscaldare in un pentolino.
Montate il resto della panna,ma non completamente. Lasciatela più soffice.
Strizzate bene la gelatina e unitela alla panna calda mescolando bene per amalgamarla. 
In una ciotola unite lo yogurt con la panna calda,aggiungete la panna semi-montata e mescolate bene.
Versare la crema sulla base di biscotto e livellare bene la superficie.
Riporre nuovamente in frigorifero. Io ho fatto riposare in freezer per un ora circa.
Dopodiché decorate a piacere con le fragole e servite subito.

 

CHEESECAKE ALLE FRAGOLE2

 

CHEESECAKE ALLE FRAGOLE3