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Gli Appetizer

Gli Appetizer, La Carne, Senza categoria

PRONTI,PARTENZA,VIA

14 Gennaio 2014

Cinque giorni alla partenza,si sente e soprattutto si vede.

Casa mia è già sommersa dagli abiti estivi (fortuna che non ho dovuto fare il cambio degli armadi,ricordate?),parei,creme solari e via dicendo.
Gli zaini hanno già fatto capolino e per quanto il mio sia quello più grande,mi chiedo di nuovo come farò a farci stare tutto.
E soprattutto a lasciare anche spazio per un’eventuale shopping…Non voglio fare come l’ultima volta.
(Ho dovuto comprare un trolley per stiparci tutti gli acquisti!)
Anni e anni di Tetris aiutano certo,anche il minimo angolino può essere riempito.
Anzi,sarà riempito. 
Perché noi donne dobbiamo sempre portarci dietro tutto.
Perché noi donne dobbiamo sempre portarci dietro tutto?
Ricordo ancora la mia prima vacanza su un’isola.
Mi ero portata 3,avete capito bene,3 paia di scarpe con i tacchi.
Se ci penso ora mi viene da ridere…
Anche perché come potete ben immaginare,non le ho indossate nemmeno una volta.
Aboliti i tacchi in vacanza per me.
Ma non crediate che per questo ho più spazio in valigia.
Solo il beauty è almeno 1/3…
Eh certo,perché i prodotti usati da noi donne sono almeno 50.000…
E ne abbiamo assoluto bisogno.
Di tutti.
Quest’anno però lascio a casa la mini-piastra.
O no?
Ci devo pensare…
No,la lascio a casa.
Tanto in vacanza i miei capelli sono sempre legati e divento una zingara in fatto di look.
Che va anche di moda,no?
In valigia metto mille cose e poi indosso quasi sempre le stesse due o tre.
Potrei lasciarle direttamente a casa…
Se ci penso è il panico.
E se per qualche ignaro motivo,volessi indossare proprio “quella maglietta bianca” che non ho portato?
(Non consideriamo le altre 5 che giacciono intonse in valigia e nemmeno che il bianco è il mio colore preferito e quindi sono TUTTE bianche).
Valigie a parte,le giornate procedono frenetiche tra mille cose da fare,da comprare,da ultimare prima di partire.
Sono ormai impaziente e cerco di non pensare al viaggio interminabile e faticoso che mi aspetta.
Sarà dura.
Ma poi…
Sarà la quiete dopo la tempesta.
Spiagge bianche e cieli blu.
Un paese dove tutti sorridono.
Dove il tempo scorre più lentamente,sembra quasi fermo.
Dove devi imparare ad accettare altri ritmi e ad aspettare.
Serve tempo per capire che spesso e volentieri la nostra vita passata a correre non ci porta da nessuna parte.
Ma tutta questa quiete alla fine ti travolge e non puoi fare a meno di rallentare anche tu.
Così capita che passi ad aspettare un pomeriggio intero che il sole tramonti per poter finalmente fare una fotografia.
Senza fretta,la sabbia calda sotto i piedi e il cielo di un rosso da favola,una birra tra le mani.
La macchina fotografica sempre pronta,perché sai che sarà un attimo e non potrai sbagliare.






















I CRACKERS DELL’ATTESA


ingredienti :

2 rotoli di pasta sfoglia (già pronta visto il poco tempo)
250 gr di tacchino macinato
250 gr di salsiccia macinata
1 grossa cipolla
40 gr di burro
olio evo
sale 
pepe
semi di papavero
semi di sesamo





Affettate finemente la cipolla e mettetela a rosolare dolcemente in una padella con la metà del burro e un filo d’olio.
Salatela e coprite con un coperchio.
Lasciate che si ammorbidisca per bene,se dovesse asciugare troppo unite qualche cucchiaio di acqua calda.
Quando diventerà tenera e quasi trasparente spegnete la fiamma e lasciate raffreddare completamente.
Aggiungete quindi la carne,regolate di sale e pepe e lavorate con le mani per amalgamare bene il tutto.
A questo punto ritagliate la pasta sfoglia in rettangoli tutti uguali,potete farli della grandezza che preferite,ricordate però che dovrete dosare la quantità giusta di ripieno.
Prendete il vostro ripieno e formate dei cilindri grandi 1/3 dei vostri ritagli di pasta.
Fate sciogliere il rimanente burro e spennellate i vostri rettangoli,adagiate il ripieno in cima e arrotolate su se stessi.
Pizzicate i lati della pasta per formare le arricciature e spennellate di nuovo con il burro.
Spolverate con i semi di papavero o quelli di sesamo,io li alterno perché mi piacciono con entrambi!
Cuocete in forno già caldo a 190° per 30 minuti,fate intiepidire e servite.







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IN FRITTO VERITAS

4 Dicembre 2013



Fermati.
Non proseguire.
Lo dico per il tuo bene.
Non voglio avere il tuo colesterolo sulla coscienza.
Quindi se sei a dieta o segui un regime alimentare equilibrato :
FERMATI QUI.
Sei ancora in tempo per preservare la tua linea in vista dei bagordi natalizi,che si sa per quanto si dica TUTTI gli anni “No,questa volta non mi ingozzerò come un tacchino…” poi finisce sempre che ci rimpinziamo a più non posso di cibi altamente proteici e super grassi.
E va bé…ma non si può mica pensare già al Natale,no?
Mancano solo …21 giorni!!
Cavoli,quest’anno il Natale mi sta prendendo alla sprovvista.
Non sono pronta,fisicamente e mentalmente.
Ma io al cibo non rinuncio,avete presente Banderas che parla a vanvera con la gallina Rosa e gli dice che non rinuncia al cioccolato?!?
Ecco,quello/a potrei essere io,anzi sono io! 
Sono un’affamata cronica e non posso assolutamente pensare di contare le calorie di quello che mangio,anche perché non sono mai stata brava in matematica e poi preferisco rimanere nell’ignoranza,non sapere.
Finché posso permettermelo…
Si dice che con l’età il metabolismo rallenta e si assopisce,speriamo che il mio rimanga sveglio com’è adesso 
ancora a lungo!
Quindi,quando mio marito oggi mi ha chiesto le olive all’ascolana,nonostante siano FRITTE,ho acconsentito di buon grado…sono così buone!
Tanto mica sono a dieta?!?
Poi però ci ha voluto aggiungere anche i gobbi fritti…
“E già che ci sei,fai anche il pollo fritto” mi ha detto.
Giusto per stare leggeri no?
Non guardo le calorie ma non mi va nemmeno di dover chiamare un’ambulanza subito dopo cena!
Niente da fare,è stato irremovibile e non ha voluto nemmeno un’ insalatina fresca come contorno…
Se a vostro rischio e pericolo volete procedere con la ricetta :
Preparatevi a passare momenti divertenti (si fa per dire) a impanare,friggere,scolare,salare.
Ad avere i capelli talmente puzzolenti di fritto che non se li sogna nemmeno il dipendente del’anno di Mc Donalds.
A spizzicare innumerevoli quantità di carne e verdure mentre friggerete,così quando arriverà il momento di cenare sarete già piene.
A cercare di non pensare al piano cottura unto e bisunto che per pulirlo nemmeno Mastro Lindo…


Nonostante tutto :





















IL FRITTO CI PIACE LASCIATECI IN PACE :

                                  …olive all’ascolana



ingredienti : per 4 persone



250 gr di olive grandi in salamoia
3 tazze di farina 
3 tazze di pan grattato 
2/3 uova
2 litri di olio per frittura





per il ripieno :



Guardate qua



Potete utilizzare sia olive già snocciolate che ancora con il nocciolo,in questo caso armatevi di uno snocciolatore e  privatele dell’osso.
Scolatele e sciacquatele sotto acqua corrente per togliere il salato della salamoia.
Preparate l’impasto per il ripieno (io quando preparo i cappelletti ne faccio sempre un pò in più che inserisco in un sac a poche e poi congelo,così è già pronto all’uso) e inseritelo in un sac a poche,mettete da parte.
Preparate 3 ciotole,all’interno della prima sgusciateci le uova e sbattetele con una forchetta,nella seconda mettete la farina e riempite la terza con il pangrattato.
(Le dosi della farina e del pangrattato potrebbero variare).
Ora,prendete le olive e riempitele una ad una con il ripieno,inserendo la punta del sac a poche e premendo fino a quando vedrete che l’oliva sarà bella piena. Ripete per tutte le olive che avete e poi tuffatele nella farina.
Ricopritele per bene,poi con molta attenzione (per non far scivolare via la farina) immergetele una per una nelle uova sbattute. Se lavorate con l’aiuto di una forchetta sarà più semplice,scolate l’oliva dall’uovo in eccesso e fatela rotolare nel pangrattato,avendo cura che sia completamente ricoperta. 
Se necessario premete con le dita per far aderire meglio la
panatura. Adagiate su un piatto e proseguite fino a terminare l’operazione per tutte le olive. Coprite con della pellicola e riponete in frigorifero per circa 30 minuti. 
Non gettate il pangrattato,vi servirà per eseguire una seconda panatura. Trascorsa la mezz’ora togliete le olive dal frigorifero e rituffatele una per una nel pangrattato. Riponete di nuovo sul piatto e mettete a scaldare l’olio in un wok.
Quando l’olio sarà a temperatura,immergete le olive facendo molta attenzione a non metterne troppe,devono stare belle comode.
La cottura è semplice,quando verranno a galla lasciatele dorare qualche istante e poi toglietele dall’olio facendole riposare su carta gialla o carta da cucina.
Salatele (poco perchè l’oliva in salamoia è già salata) e gustate tiepide. Se riuscite ad aspettare.


































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PROVARE PER CREDERE

24 Ottobre 2013



Che gli americani fossero dei veri golosastri non è una novità,soprattutto per me,vorace divoratrice di programmi tv sull’american food. Una cosa l’ho capita ormai da tempo.

In fatto di barbecue non hanno niente da imparare,anzi sono ottimi grigliatori. Per non parlare poi di tutti quei piatti laidi (come direbbe Giorgione…) che propongono. C’è sempre un aggiunta stratosferica di ingredienti extra e salse burrose.
E le dimensioni! In America contano eccome! Le bistecche sono enormi,la verdura pare gonfiata con il palloncino,un semplice caffè è grande come una pinta di birra,i sandwich li friggono pure…
E si potrebbe continuare all’infinito.
Ora dieta a parte,chi non ha avuto l’acquolina almeno una volta di fronte a quei cibi grassi,unti e grondanti formaggio fuso?
Io sono una di queste. Non importa l’ora,se in tv passa un hamburgher succulento,mi viene subito fame e voglia di addentarlo.
E quando qualche giorno fa ho fatto conoscenza della meravigliosa Poutine come potevo esimermi dal prepararla?
Dal primo momento in cui l’ho vista (in tv) non ho fatto che pensare a lei! E pensa oggi pensa domani…ecco qui.
La mia poutine.
Tipico piatto Canadese,trattasi di patatine fritte aggredite con salse,formaggi e altre diavolerie. 
Non proprio concepibile da parte di un italiano,abituati come siamo alla dieta mediterranea.
Ma a questo punto al diavolo la dieta,stasera preparo la mia poutine contaminandola con sapori che partono dall’Italia,passano per il Messico,il Canada e la Tunisia. Per poi tornare in Patria.
Lo so,l’abbinata patate fritte – formaggio fuso – chili con carne non è tanto leggera ma è così buona!!!
L’avevo un po’ sminuita…”ma si sono solo patatine e formaggio…” dicevo.
E invece,mi sono dovuta ricredere. Quando la forchetta è affondata nel chili e nelle patatine al formaggio mi sono quasi commossa.
God Bless America. Ops,Canada!

























POUTINE CONTAMINATA



Ingredienti :



3 patate bianche del Montefeltro
Aceto bianco
1 litro di olio di semi di girasole
100 gr di Gorgonzola di Busterlengo
1 cucchiaino di Pasta di Harissa

Per il chili :

1 spicchio di aglio
1/2 cipolla 
1 peperone rosso 
1 peperone giallo
1 peperone verde lungo
500 ml di brodo di manzo
250 gr di spalla di maiale
250 gr di polpa di vitello
700 ml di passata di pomodoro
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
sale
pepe
peperoncino frantumato
cannella in polvere
semi di cumino
olio evo
pasta di Harissa


Per la realizzazione del chili guardate qua,al momento di speziare le verdure unite però 1 cucchiaino di pasta di Harissa tunisina. È una pasta al peperoncino piccante usata per insaporire. Magari prima di unirla assaggiatela così potrete regolarvi a seconda del vostro gusto.
Potete preparare il chili in precedenza così da averlo già pronto quando dovrete assemblare la vostra poutine.
Iniziate pelando le patate,lavatele e tagliate a bastoncino.
Mettete a bagno in una ciotola con acqua e qualche cucchiaio di aceto bianco. Tenetele il più possibile così perderanno tutto l’amido in eccesso. L’aceto servirà a farle rimanere croccanti all’esterno ma morbide all’interno. Due ore sarebbero l’ideale.
Una volta pronte,scolatele e asciugatele con carta da cucina.
Scaldate abbondante olio in una pentola o in un wok se preferite e iniziate a friggere le patatine.
Devono essere belle dorate,ci vorrà un pochettino di tempo extra ma ne varrà la pena. Scolate dall’olio,adagiate su carta forno,combattete contro la voglia di mangiarle tutte e continuate a friggere il resto delle patate.
Nel frattempo accendete il forno a 180° gradi,vi servirà poi per far fondere il gorgonzola.
Prendete una pirofila da forno,adagiatevi qualche manciata di patate,il gorgonzola tagliato a cubetti e il chili caldo.
Infornate per circa 10 minuti,giusto il tempo che il formaggio fonda. Gustate ancora caldo ma attenzione alle ustioni!








Con questa ricetta partecipo al Contest di Vaty, Contaminazioni

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CUCINARE O NON CUCINARE…QUESTO E’ IL DILEMMA!

16 Luglio 2013

Caldo. Afoso.
Di quelli che ti fanno tremare le gambe e ti chiudono lo stomaco.
Per carità,finalmente è arrivato,benedetto caldo!!
Però,dico io,una via di mezzo mai??
Che poi quando è così caldo non ho voglia di fare niente,nemmeno cucinare.
Più che altro la mia testa elabora solo ricette veloci,possibilmente con poca cottura e niente forno che poi la cucina diventa una sauna.
E allora,dopo una mattinata passata ad arrovellarmi su cosa preparare per cena…alla fine ci sono ricaduta.
Anche stasera piada.
Poi penserò con cosa farcirla.
Tanto se c’è una cosa che sta bene con tutto,quella è la piadina…e vi dirò che negli ultimi 3 giorni ne ho mangiata a volontà.
Alla fine sono riminese,vuoi che mangio il pane toscano?? (che per altro adoro…ma la piada è sempre la piada!!)
E se anche stasera cucinassi i cassoni??
Per mio marito è una festa ogni volta che glieli preparo,anche per 3 giorni di fila…
Tanto poi basta cambiare il ripieno e il gioco è fatto!!!
Ecco a voi i miei cassoni (si,lo so forse li conoscete meglio come cascioni,ma a Rimini si chiamano cassoni).
Ideali quando la voglia di cucinare latita…


























































LUGLIO COL BENE CHE TI VOGLIO…



ingredienti :


Per la ricetta della piadina date un’occhiata qua.
Con queste dosi vi verrano circa 6/7 cassoni.
Cambiate il procedimento solo al momento di cuocere le vostre piade. Stendete la prima e farcite a piacere. 
Ad esempio potete usare salsa di pomodoro condita con sale,olio evo e origano e aggiungere dei tocchetti di mozzarella. Magari di bufala (quella da pizza,così non farà l’acqua) con una fogliolina di basilico spezzettata. Oppure potete preparali con verdure tipo bietole o rosole,lessate condite con un pò di olio e sale.
Potete usare gli affettati,i formaggi e tutti i sott’oli o le verdure cotte che vi vengono in mente.
D’altronde è pur sempre piadina,è buona con tutto!!
Torniamo alla farcitura,quando avrete scelto,posizionate il ripieno nella metà inferiore della vostra piada,un gusto alla volta fino a creare una composizione omogenea.
Ora ripiegate la parte superiore della piadina sopra la parte inferiore,quella farcita. Non preoccupatevi se i bordi non combaceranno perfettamente,potete rifilarli con una rotella per pizza. Cercate di non fare fuoriuscire il ripieno,sgonfiateli leggermente per fare uscire l’aria e con una forchetta schiacciate tutto il bordo (quello rotondo!) del vostro cassone. Per sigillarlo bene,bagnate il bordo della vostra forchetta in acqua e ripassate velocemente i bordi.
Scaldate un testo per piadina o una padella antiaderente e fate cuocere per qualche minuto per lato,quando prenderanno un bel colore dorato e brunito girateli aiutandovi con un coltello o una paletta d’acciaio. Fate cuocere 1 minuto circa anche la parte diritta tenendola in equilibrio sempre con l’aiuto della paletta.
Cuoceteli tutti e fate riposare qualche minuto prima di addentarli,pena lingua ustionata!!
Se li farcite diversamente,per potere riconoscerli al momento di mangiarli,usate un piccolo trucchetto : prima di cuocerli,fate dei piccoli segni di riconoscimento,tipo piegare gli angoli o sporcare un angolo con il pomodoro…oppure affidatevi alla fortuna e mangiate quello che vi capita!!






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NON HO L’ETA’…

1 Luglio 2013

Non ho l’età.
Anzi,NON HO PIU’ L’ETA’!
Si,è la verità.
Ieri mattina mi sono svegliata con le orecchie che fischiavano,le gambe doloranti e un cerchio alla testa.
Ma che avrò fatto mai??
Sabato ho partecipato insieme a centinaia,migliaia di persone  alla Molo Street Parade.
Un evento giovane,nato solo un anno fa,ma che ha lasciato da subito un’impronta positiva.
La mia serata parte con l’arrivo sul molo di Rimini,motorino o bicicletta sono obbligatori in serate come questa. Sono pronta per questa festa lunga 1 chilometro,estesa sul porto della città,barche incluse.
Sono circa le 19.00,la Molo è iniziata già da un’ora e la mia città è straordinaria. Il sole che si abbassa piano piano,la brezza leggera che si leva dal mare azzurro rinfresca l’aria che tra qualche ora diventerà infuocata,musica come sottofondo,birra gelata e piada con i sardoncini arrostiti. O fritto di calamari da passeggio…
Sembra quasi di essere in vacanza,passeggiate e chiacchiere con gli amici spizzicando e bevendo qua e là.
Bella l’atmosfera che si respira questa sera.
Grandi e piccini,tutti lì per divertirsi e socializzare.
Ballare e cantare fino a non avere più voce…
Non puoi non divertirti stasera. Con 80 dj presenti…ubicati sui pescherecci attraccati al molo,trasformato per l’occasione nella pista da ballo più grande che riusciate a immaginare.
Ce n’è per tutti i gusti,dal rock al latino,la disco music e il liscio…
Ogni barca con il suo dj e la sua musica.
Tra un ballo e l’altro inizia a scendere la notte,miliardi di stelle sopra la nostra testa. Che si muove a ritmo di musica…
I cellulari sono già impazziti,niente più linee.
Una marea di teste sbuca da ogni angolo e dopo pochi minuti il molo è stracolmo. Se ti allontani un attimo le probabilità di ritrovare gli amici si azzerano e ti ritrovi solo. Solo per un nanosecondo,perchè alla fine ci si conosce tutti e anzi rivedi amici che avevi perso da anni. Io ho perso mio marito…
Fortunatamente era in buona compagnia,anche perchè io ero troppo impegnata a scatenarmi al ritmo della musica mixata nientepopodimeno che da Boy George!!
E’ stato emozionante,travolgente!
Ho ballato come se non ci fosse un domani,come se d’un tratto fossi tornata giovincella.
Pump up the volume…
Che ve lo dico a fare,mi sono veramente divertita. 
Migliaia di persone si sono divertite.
Migliaia di persone che come me,iniziano ad avere un paio d’anni di troppo per bere birra,fare tardi a ballare sotto le stelle…domenica mattina si saranno svegliate nelle mie condizioni…cerchi alla testa,gambe pesanti e orecchie andate.
Soprattutto se avete ballato tutta la notte davanti alla cassa…
Posizione perfetta per abbracciare Boy George in persona…
Impazzita come se avessi 14 anni ancora una volta.
Ecco sabato sera mi sono sentita di nuovo giovane,molto giovane.
Non fosse per gli acciacchi post Molo sarebbe da farne una al mese.
Mmmm,meglio di no…certe emozioni è meglio prenderle a piccole dosi!!


Vi lascio un paio di numeri :


80 dj in consolle
100 pescatori alle griglie
12 pescherecci musicali
1 chilometro di pista da ballo
800 chilogrammi di sardoncini
50 chilogrammi di saraghine
300 chilogrammi di fritto calamari e gamberi
Quantità non pervenuta di birra


Ospiti come dj : Boy George,Taboo dei BLack Eyes Peas,Saturnino,Frank hi-nrg,Kay Rush,Andrea Arcangeli,Filippo Nardi e tanti altri ancora…


Che dite,il prossimo anno venite a fare un giro alla Molo?


(foto scaricata dalla rete)





E visto che devo ancora riprendermi questa sera ho preparato un velocissimo Guacamole…




GUACAMOLE TIME




ingredienti :


1 avocado maturo
1 lime,zest e succo
1 spicchio di aglio
sale
semi di cumino
olio evo
1 peperoncino verde (io ho usato il mio primo jalapeno,fresco di giardino)

Tagliate a metà l’avocado,eliminate il nocciolo e con l’aiuto di un cucchiaio svuotatelo dalla polpa.
Schiacciate bene la polpa con l’aiuto di una forchetta o di uno schiaccia patate. Mettete da parte e nel frattempo grattuggiate in una ciotola la scorza del lime,tagliatelo a metà e spremetene il succo. Unite l’aglio tritato,un pizzico di sale e di semi di cumino. Ora prendete un frullatore a immersione e unite l’avocado schiacciato e il lime salato. Aggiungete un paio di cucchiai di olio e continuate a frullare. Unite il peperoncino che avrete precedentemente tagliato a dadini,irrorate con altro olio. Circa 3 cucchiai,fino a che otterrete una salsa consistente ma vellutata. 
Riponete in frigorifero ben sigillato con della pellicola per non fare ossidare l’avocado. Servite ben fredda.





















Ps. Sarà anche invecchiato,ma Boy George è sempre Boy George!!!