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L’ANNO CHE VERRA’…

2 Gennaio 2014

2014.
Un nuovo anno è iniziato.
Avete fatto dei buoni propositi per i mesi a venire?
Io,ad esempio,devo assolutamente ritornare a nuotare.
Per tanti,tantissimi anni ho avuto paura dell’acqua.
Non che adesso non ne abbia,oscuri e sconosciuti fondali mi mettono ancora un certo timore.
Basti dire che quando nuoto in mare,tendo a farlo in orizzontale!
E dire che sono un segno d’acqua,dovrei essere nel mio elemento naturale.
Eppure…per dirla tutta fino a qualche anno fa non sapevo nemmeno nuotare.
Non che non ci avessi provato.
Mio nonno Zeno in primis provò a insegnarmi a nuotare,per tutta la mia infanzia,ma niente da fare.
Mia madre,esperta nuotatrice smise di provarci non appena diventai un adolescente con lunghe braccia e lunghe gambe che proprio non volevano sapere di coordinarsi.
E’ seguito anche un fidanzato subacqueo,che provò a insegnarmi a nuotare con tutte le sue forze,ma senza risultati.
Anzi,un risultato c’è stato.
Lui è tornato a casa sua con muta,bombole e pinne.
Ma poi,con il passare del tempo qualcosa è cambiato in me.
Non nei confronti del subacqueo,sia chiaro!
Nei confronti dell’acqua.
Avevo capito che dovevo,anzi volevo averla sotto controllo.
Volevo saper galleggiare e perchè no,nelle mie più ardite speranze anche nuotare.
Non è stato facile…BUGIA!
E’ stato facilissimo…grazie alla mia coach certo!
Lei in poche sedute è riuscita in quello in cui avevano fallito in tanti.
E quando ho scoperto che come immergevo la testa sott’acqua,i problemi le ansie e le inca**ature passavano come per magia,è stato amore.
Certo per una bionda non è facile,allergica al cloro tanto meno.
Capelli che sembrano una scopa di saggina,pelle talmente bianca da essere quasi trasparente e il naso perennemente tappato…
Però…
Non c’è altro sport che mi faccia quest’effetto.
E siccome tra i buoni propositi di questo mio 2014 c’è anche quello di arrabbiarmi meno…(Come se fosse colpa mia,no? Se mi arrabbio sarà perchè qualcuno mi ha fatto arrabbiare,giusto?)
Ho deciso che se non posso fare l’eremita per non arrabbiarmi,magari posso nuotare per rilassarmi.
E quindi presto,tornerò in piscina.
Dovrò rimandare ancora per qualche tempo però,perchè tra un paio di settimane andrò a farmi una nuotata qua.
Che dite,mi rilasserò comunque??
Buon 2014,siate ligi ai vostri propositi!




























































UN DOLCE INIZIO ANNO : bignè alla nocciola



ingredienti per i bignè :


La ricetta è stata presa dal Manuale di Nonna Papera.


50 gr di burro
50 di farina
75 gr di acqua
2 uova 
sale

zucchero a velo per guarnire



ingredienti per la crema alle nocciole :


100 gr di nocciole spelate e tostate
crema pasticcera



Per fare la crema alle nocciole vi servirà la pasta di nocciole che otterrete riducendo a purea le nocciole con un mortaio,o con un robot da cucina. Doovrete ricavare una pasta liscia e burrosa.
Infatti frantumando finemente le nocciole,esse rilasceranno il loro burro. Mettete da parte e preparate la crema secondo la vostra ricetta,ve ne serviranno 200 gr circa.
Nel frattempo preparate i vostri bignè.
In un pentolino fate sciogliere l’acqua con il burro e un pizzichino di sale. Quando avrà raggiunto il bollore,abbassate la fiamma e aggiungete la farina setacciata.
Mescolate con un cucchiaio e quando il composto inizierà a staccarsi dalle pareti del vostro pentolino,togliete dal fuoco e unite le uova una alla volta.
Lasciate riposare per 10 minuti.
Accendete il forno a 150° (ventilato)e foderate una teglia con carta apposita. Ora con l’aiuto di un paio di cucchiaini formate delle palline e adagiatele sulla teglia ben distanziate tra loro.
Mettete in forno e fate cuocere per 15 minuti.
Secondo il manuale a questo punto saranno cotti,ma visto che i miei non lo erano,ho alzato la temperatura del forno a 175° e cotto per altri 20 minuti.
Quando saranno belli gonfi e dorati,toglieteli dal forno e fate raffreddare su una griglia.
Una volta freddi con molta attenzione praticate un forellino sul fianco dei vostri bignè e passate a riempirli.
Prendete la vostra crema e aggiungete la pasta di nocciole,mescolate bene e trasferite il composto in una sac a poche.
Riempite ogni bignè con la crema,spolverate con lo zucchero a velo e gustatevi queste dolcezze.











































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O E’ NATALE TUTTI I GIORNI…

23 Dicembre 2013

A casa mia non era Natale fino a che in tv non davano Il Piccolo Lord. Quando compariva il bambino con il caschetto platino alla Carrà voleva dire che il Natale era alle porte.
Il Natale,con le sue luci sfavillanti e il crepitio di carta dorata…
Profumo di mandarini e frutta secca.
L’aria tersa dopo la neve.
Il russare del gatto accoccolato di fianco al camino.
Tutti ricordi di vecchi,vecchissimi Natali.
Sono come fotografie sbiadite nella mia memoria di adulta e mi fanno sentire come una bambina mai cresciuta.
La stessa bambina che preparava il bicchiere con il latte e il biscotto per Babbo Natale.
Quante corse giù per le scale solo per vedere se aveva addentato il biscotto…
Se chiudo gli occhi vedo una bimbetta dalle gambe storte con addosso ancora il pigiama che guarda incantata sotto l’albero.
Gli occhi vividi di emozione perchè quell’enorme pacco non può che essere la macchinina a pedali…
I ricordi si sbiadiscono,anche se ho ancora ben impressi i lividi che mi sono procurata guidando come una spericolata nel cortile dei miei nonni.
Sono perfino caduta in un fossato dietro casa con quell’affare.
Che pianti…Come quella volta che volevo vedere Alice nel paese delle meraviglie.
Ma era tardi,veramente tardi e mia mamma non volle farmi rimanere alzata anche se era Natale.
Credo sia stata in quell’occasione che ho deciso che da adulta avrei sempre tirato tardi davanti alla tv.
Ancora oggi non dormo se non ho il televisore acceso.
Ricordo che cercavo di carpire il significato di fare i buoni,soprattutto a Natale.
Io piccola scapestrata che odiavo il carbone nella calza della Befana. Quanto ne ho mangiato,fino ad avere il mal di pancia.
Ma chi è che a Natale non ha mal di pancia?
Ecco,forse da adulta posso sinceramente dire che per me Natale ora vuol dire rallentamenti nel tratto gastrointestinale.
Troppi brindisi,troppi cappelletti,troppo panettone o pandoro o tutti e due.
Soprattutto troppi dolci.
E’ tradizione da 10 anni a questa parte che la mattina di Natale io addobbi la tavola con ogni tipo di leccornia che vi viene in mente.
C’è stato l’anno della pista con le macchinine fatte di caramelle,l’anno Willy Wonka con tanto cioccolato da star male,l’anno dei vestiti di Babbo Natale fatti di biscotti e così via…
Se considerate che in casa non ci sono bambini ma solo due adulti molto golosi vi ho detto tutto!
Un Natale sono passati da noi i miei nipotini ed erano talmente estasiati che non hanno avuto il coraggio di mangiare nemmeno una monetina di cioccolato…fino alla Befana,poi hanno spazzolato via tutto in un colpo solo!
Ma…quest’anno il Natale mi ha colto alla sprovvista e mi sono decisa tardi a preparare qualcosa.
Mi sono scervellata per giorni senza trovare nulla.
Poi mi sono ricordata di un altro Natale,quello in cui ricevetti la fiaba di Hansel & Gretel.
Adoravo quel libro.
Scorrevo in fretta le pagine per arrivare alla mia preferita,quella in cui i fratellini arrivano alla casetta di marzapane.
Giuro,me la mangiavo con gli occhi.
Assaporavo ogni singola caramella raffigurata.
Mille gusti che si mescolavano nella mia mente,mi sembrava quasi di sentirne il sapore.
Quante sere ho passato con aria sognante,persa a studiare quella casetta di dolciumi.
Ne conoscevo ogni singolo dettaglio,perfino gli angoli più nascosti.
Mai e poi mai avrei pensato di poterla fare da me nei miei sogni di bambina.
E invece…30 anni dopo,eccola.
Un sogno diventato realtà.
E pronto per essere addentato.
Sempre non mi vengano i rimorsi all’ultimo momento!




Un grazie speciale alla bravissima CranBerry,è anche grazie a lei se la mia casetta ha preso vita. La sua mi è piaciuta un sacco e le ho “preso in prestito” qualche idea. 





























GINGER BREAD HOUSE : più Natale di così…



Per le formine per la casetta : in commercio se ne trovano anche di già pronte e si trovano anche stampi per realizzarle. 
Potete anche realizzare un progetto su carta e poi utilizzarlo come stampo per ritagliare i biscotti.





ingredienti per il biscotto : 


360 gr di farina
80 gr di zucchero
80 gr di burro
20 gr di miele
2 uova
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di noce moscata
2 cucchiai di cannella
1 cucchiaio colmo di zenzero in polvere
zest di 1/2 arancia 
zest di 1 limone
succo di 1/2 limone
10 gr di lievito per dolci

per l’assemblaggio e la decorazione :


4 albumi d’uovo (io ho utilizzato il preparato già pastorizzato)
600 gr di zucchero a velo 
succo di limone
caramelle,zuccherini,cioccolatini ecc…ecc…
1 foglio di colla di pesce


Preparate la vostra frolla sbattendo lo zucchero con il burro ammorbidito (potete utilizzare un robot o un’impastatrice),quando diventerà come una crema unite le uova.
Nel frattempo sciogliete il miele con le spezie in un pentolino e unitelo al composto. 
Grattate la scorza degli agrumi e unitela insieme al succo di limone. Ora aggiungete poco alla volta la farina che avrete già mescolato con il lievito e il sale.
Formate una palla e avvolgete con pellicola trasparente.
Lasciate riposare in frigorifero per una notte intera,ricordatevi di lasciare la frolla a temperatura ambiente 10 minuti prima di stenderla. Stendete la pasta dello spessore di 1/2 centimetro circa e ritagliate le forme della casa che avete scelto (comunque sono 2 lati per il tetto,2 lati con le finestre e la porta e 2 fianchi con la punta per incastrarsi nel tetto. Più il comignolo…) con la pasta avanzata potete ritagliare dei biscotti.
Fate cuocere in forno a 190° per 15 minuti,non fateli scurire troppo. Mentre le formine sono in forno preparate la ghiaccia :
Montate a neve gli albumi a cui avrete unito qualche goccia di succo di limone,una volta pronti aggiungete lo zucchero a velo poco alla volta. Si formerà una glassa densa e cremosa. 
Deve essere ferma e non colare.
Inserite in una sac a poche e riponete in frigorifero.
Sfornate i biscotti e lasciateli raffreddare su una griglia.
Una volta che saranno completamenti freddi passate all’assemblaggio,armatevi di santa pazienza!
Io per prima cosa ho ritagliato la colla di pesce della misura delle finestre e le ho fissate con un goccio di glassa.
Glassate i bordi dei lati della casetta e uniteli facendoli combaciare tutti e quattro,riempite di glassa gli spazi vuoti tra gli angoli e fate asciugare la glassa per un paio di minuti. Passate a montare il tetto.
Glassate i bordi e poggiate con attenzione il vostro tetto sulla casetta.
Rifinite con altra glassa facendo attenzione che la vostra casa sia ben “incollata” e non traballi.
Trasferitela con molta attenzione su un alzatina o un piatto che userete come base.
Ripassate i bordi con la glassa e iniziate a decorare come più vi piace. Rifinite le finestre e la porta e create delle stalattiti di neve. Date libero sfogo alla fantasia!
Io prima di cominciare ero TERRORIZZATA come se dovessi fare un intervento a cuore aperto…ma dopo che ho incastonato la prima caramellina è stato tutto molto semplice.
E anche molto lungo…divertente eh,ma se trovate qualche aiutante evitate di passare 5/6 ore soli a rimpinzarvi di caramelle.
Per decorare,oltre alla vostra ghiaccia,potete utilizzare :
Pasta di zucchero,cioccolata,zuccherini,caramelle gommose,lecca lecca,marshmellow e tutto quello di edibile che vi viene in mente.
Preparatevi ad un’esperienza entusiasmante che vi farà ritornare bambini.
Non potrebbe essere Natale tutti i giorni?



Ps.Se vi rimane della glassa potete decorarci i biscotti.










VI AUGURO UN DOLCISSIMO NATALE  E DELLE SPLENDIDE FESTE.
CHE L’ANNO NUOVO PORTI SERENITA’ E BELLE NUOVE A TUTTI.

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ORA LEGALE SI ORA LEGALE NO

28 Ottobre 2013
Avete cambiato l’ora?
Vi siete svegliati più riposati?
Io questa mattina ho anticipato la sveglia di un’ora!
Però…quello che ci regala al mattino se lo riprende al pomeriggio…quando fa buio così presto!
Avete presente quelle giornate buie e grigie in cui diventa notte senza nemmeno aver mai fatto giorno veramente?
Tristi eh? Beh in questi ultimi giorni sono lontane anni luce.
Rimini è rischiarata da un cielo azzurro e terso,24 gradi scaldano l’aria già frizzantina di fine ottobre.
E’ un regalo inaspettato,che lascia tutti sorpresi,soprattutto  chi sta facendo o ha già fatto il cambio degli armadi…per ritrovarsi ancora in maniche corte a pochi giorni da novembre.
Strano iniziare a pensare alle vacanze invernali (rigorosamente al caldo!) quando sembra ancora estate…eppure…
Eppure la mia testa corre lontano,chilometri e chilometri.
Spiaggie assolate,sabbia bianchissima e cieli di un azzurro mai visto…dove il cibo è speziato e la birra sempre gelata.
Dov’è sempre caldo,caldissimo.
Talmente caldo che all’ora di punta non puoi stare sotto il sole.
Sempre che non preferiate l’abbronzatura stile carne ai ferri e la lingua felpata per la disidratazione tutto il pomeriggio.
Io per rinfrescarmi bevevo il cocco…o meglio l’acqua di cocco.
Si prende un cocco verde,non ancora maturo e con l’aiuto di un affilato coltello si incide la parte superiore per creare una specie di ciotola. Si inserisce una cannuccia e il gioco è fatto.
La prima volta può essere una delusione,uno si aspetta che il sapore di cocco lo devasti e invece…diciamo che come sapore è molto light. Ma dissetante al massimo e ottimo per la salute.
Io da vera viziata quale sono aggiungevo sempre anche un bicchierino di rum e mandavo a farsi benedire i benefici salutari. Ma quanto è buono!!
In effetti,quando lo ordinavo,il rum dovevo aggiungerlo a parte,deve essere una sorta di sacrilegio,facevano due occhi!
Rum a parte,cosa riesce meglio del profumo di cocco a farvi andare a terre esotiche e lontane?
Io lo adoro,il suo profumo mi inebria.
Oggi sogno le vacanze e ve ne faccio assaporare un pezzettino…
In testa la mia Thailandia ma una ricetta caraibica per le mani.
Semi di cacao e Fave Tonka riempiono di sapori tropicali il mio pomeriggio.
Siete pronti a partire?
























































COCCO MON AMOUR : 

Budino al latte di cocco e fava tonka


ingredienti :



250 ml di latte di cocco
150 ml di latte parzialmente scremato
3 cucchiai di zucchero semolato
3 cucchiai di farina di cocco
1,2 fave Tonka
100 gr di crunch di semi di cacao
10 gr di pistacchi di Bronte
1 cucchiaino di Agar agar in polvere


Tagliate a metà una fava tonka,togliete la pellicina e mettete in infusione in una ciotola insieme al latte (entrambi)e alla farina di cocco.
Lasciate per una mezz’ora o più tempo se ne avete la possibilità.
Quando sarà passato il tempo da voi stabilito,colate attraverso un colino a maglie strette.
Ora prendete un pentolino e aggiungete il latte,unite lo zucchero e l’agar agar. Accendete la fiamma e aiutandovi con una frusta amalgamate bene il tutto e portate a bollore.
Fate bollire per 7 minuti circa e versate il composto nel vostro stampo da budino.
Fate raffreddare e una volta pronto sformatelo aiutandovi con un coltellino affilato da far passare sui bordi.
Ora posizionate il crunch di semi di cacao su un piattino e rovesciatevi sopra il vostro budino. Eliminate le briciole di semi in eccesso. Tritate i pistacchi e se volete altra fava tonka e utilizzateli per decorare il budino.
Vi sembra o no di essere in vacanza?






























Con questa ricetta partecipo al contest di Vaty,Contaminazioni.



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SONO IN RITARDO,SONO IN ARCITARDISSIMO…

17 Ottobre 2013

Sono in ritardo. Sono in ritardissimo.
Sulla mia personalissima tabella di marcia.
Ma partiamo con ordine :
Vi ho già parlato delle mie notti tempestose e dei miei bizzarri sogni,qui e qui e anche qui.
E anche questa volta gira tutto intorno ad un sogno.
Giorni fa,in una fredda e buia notte Alice mi è venuta a trovare.
Non prendetemi per pazza.
Ho solo sognato Alice nel paese delle meraviglie…
E non ricordo altro.
Vi ho anche già accennato alla mia mania compulsiva che questa volta è pure a tema.
Quindi ho passato gli ultimi giorni per i preparativi. Cucina,sforna,decora…ritaglia,scrivi…
Che poi non è che ci fosse tanto da fare a parte i biscotti e la gelatina… La gelatina,quest’ultima è stata preparata 3 volte prima di trovare la consistenza desiderata…
E anche i biscotti da un tipo solo sono diventati 3 poi 4.
Non vi dico poi la ricerca delle suppellettili.
E già,chi lo possiede un servizio da thè d’epoca?
Io sicuramente no,ma so dove poterlo pizzicare!
Dico solo che negli ultimi giorni ero sempre in un altro mondo,presa com’ero dalla realizzazione di questo thè pomeridiano. In giro per negozi,alla ricerca di quel non so che,un’ispirazione…
Eh si perchè a me Alice è sempre piaciuta.
Ero bambina e la sera ascoltavo mia madre leggermi la favola.
Io rimanevo incantata e sognavo di passare un pomeriggio a bere thè insieme al Bianconiglio e al Cappellaio Matto,circondata da pasticcini colorati e dolci di ogni genere.
Magari la passione per i dolci è nata da lì…
Un biscotto per diventare grande,uno per diventare piccola…
E allora anche se in ritardo di qualche giorno,oggi ho preparato la tavola,la migliore tovaglia bianca e il servizio da thè della nonna. Biscotti glassati,gelatina colorata e ciliege candite.
E il thè,rosa come tutto il resto.
Mi sono seduta,ed ecco comparire il Cappellaio Matto.
Da un angolo vedo sbucare il Bianconiglio di corsa come al solito.
Ecco ci siamo tutti.
Voi che fate,venite a prendere il thè con noi?

























I BISCOTTI DI ALICE


Per la ricetta dei biscotti seguite pure questa qui.
Come unica variante io ho utilizzato della scorza e il succo di un lime verde brillante.


ingredienti per la glassa :


200 gr di cioccolato bianco
pistacchi tostati e salati,tritati
nocciole tritate
canditi 


Fate sciogliere il cioccolato a bagnomaria. Se avete difficoltà con il cioccolato bianco (tende a raggrumarsi!) controllate che l’acqua non bolla e mantenete sempre la fiamma al minimo. Mescolate con una spatola e iniziate a glassare i biscotti.
In un primo momento vi sembrerà che la cioccolata rimanga morbida ma non preoccupatevi dopo una notte a riposo (se riuscite a non mangiare tutti i biscotti subito) sarà della giusta consistenza.
Decorate i biscotti a piacere prima che il cioccolato raffreddi completamente.





























Se per caso volete fare anche la gelatina…

ingredienti :


2 cucchiaini di agar agar in polvere
200 ml di acqua
colorante rosso per alimenti

Mettete l’acqua in un pentolino e sciogliete la polvere.
Aggiungete il colorante e mescolate bene. 
Accendete la fiamma e portare a bollore mescolando di tanto in tanto. Fate bollire 10 minuti e trasferite il composto in uno stampino. Vi ho detto che l’ho preparata 3 volte vero? La prima era troppo liquida e anche la seconda. Ma l’agar agar potete riutilizzarli e quindi ho solo trasferito il composto nuovamente nel pentolino e riaggiustato la quantità di polvere. In questo caso l’ho aggiunta!
Lasciate raffreddare e sformate. Basterà utilizzare un coltellino affilato e farlo passare tra la gelatina e la formina.
Et voilà,il gioco,anzi la gelatina,è fatta.





























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E’ TEMPO DI TATTOO

30 Settembre 2013

Zzz…Zzz…Zzzz…
Ore 7.15
Un ronzio riecheggia nella mia testa.
Non è il vicino,che come ogni mattina da 11 mesi a questa parte,mi da la sveglia con il martello demolitore.
Non è una zanzara,anche se questa notte un paio di loro mi ronzavano proprio sopra l’orecchio…avete presente no?
E’ un altro rumore.
E’ un rumore continuo,pochi alti tanti bassi.
E’ come una musica per me.
E’ il rumore di quella macchinetta infernale.
E’ il rumore che accompagnerà la mia mattina.
Una mattina passata a tatuarmi.
Partiamo dal presupposto che i tatuaggi o ti piacciono o non ti piacciono. E a me piacciono. Eccome se piacciono.
Per capirci,ho troppo poco spazio per fare tutti quelli che vorrei. Eh si,perchè ad un certo punto è solo questione di spazio…
E poi c’è il fattore F,come Femmina. Ancora nel 2013 i tatuaggi,soprattutto tanti tatuaggi fanno scalpore su un uomo,figuriamoci su una donna.
Sguardi curiosi su lembi di pelle misteriosamente dipinta.
Ci si sente quasi fenomeni da baraccone. 
Non che mi lasci influenzare da opinioni altrui,certo…comunque decidere di fare un tatuaggio così grande non è decisione da poco. Non è facile.
Eppure…eccomi qua…
Pronta a donare la tela più preziosa.
Dopo anni,io oramai ho la mia routine : una fetta di questa torta,caffè d’orzo bollente e il cuscino sottobraccio.
Casomai ci scappi un sonnellino…Non sarebbe nemmeno la prima volta. 
Ma non questa mattina,l’ago che penetra ripetutamente la mia pelle mi tiene sveglia e pimpante,pronta per questa nuova avventura. 
Un tatuaggio che racconta una storia e che si snoda lungo tutto il mio braccio destro.
Un tatuaggio grande e pieno di colori.
Tante ore di lavoro.
Pomeriggi in cui l’inchiostro nero macchierà la mia pelle,mischiandosi al colore.
Pomeriggi in cui ringrazierò la mia soglia del dolore così alta.
Si comincia,il disegno prende vita e io sento già gli occhi che si chiudono…Zzz…Zzz…Zzzz…mi lascio cullare dal ronzio della macchinetta e mi abbandono nelle abili mani della tatuatrice…work in progress,see you soon…




LA COLAZIONE PERFETTA :

TORTA ALLA CIOCCOLATA E CREMA FRANGIPANI ALLE NOCCIOLE

(tratta dal ricettario KitchenAid)


ingredienti :


200 gr di pasta brisée dolce 
65 gr di burro a temperatura ambiente
65 gr di zucchero
1 uovo sbattuto
15 gr di farina
70 gr di nocciole tritate finemente
4 cucchiai di cioccolata spalmabile


Per la pasta brisée ho seguito sempre la ricetta del ricettario,ho utilizzato :

200 gr di farina
100 gr di burro
1 uovo sbattuto
1/4 di cucchiaino di sale
2 cucchiai di zucchero a velo
1 cucchiaino di succo di limone
2 cucchiaini di acqua fredda

Ho mescolato con l’aiuto di un robot la farina,lo zucchero,il sale e il burro ammorbidito. Quando si sono formate grosse briciole ho aggiunto l’uovo,l’acqua e il limone.
Ho lavorato fino a formare un impasto sodo,ho formato una sfera e riposto in frigorifero avvolta da pellicola.

Prendete 2/3 della vostra pasta brisée e stendetela con l’aiuto di un matterello. Posizionate della carta forno tra l’impasto e il matterello,così lavorerete meglio la pasta.
Ora imburrate una tortiera,potete utilizzarne anche in alluminio usa e getta,del diametro di 22 cm.
Stendetevi la pasta premendo bene ai lati e ritagliando quella in eccesso.
Fate riposare in frigorifero per 15 minuti.
Nel frattempo preparate la vostra crema frangipani : montate il burro con lo zucchero finchè diventa soffice e spumoso.
Aggiungete le uova,miscelate bene e poi unite la farina e le nocciole tritate. (io le ho pestate dentro un canovaccio prendendole a colpi di batticarne!).
Amalgamate bene e preparate la base della vostra torta.
Fate una prima base con abbondante cioccolata spalmabile e poi ricoprite con la crema.
Cuocete in forno già caldo a 180° per 30 minuti,la crema dovrà colorirsi e diventare croccante.
Fate raffreddare su una griglia,così sformerete la vostra torta con più facilità.
Attenzione,può creare dipendenza.