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PRIMI PIATTI

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LASAGNA COL BENE CHE TI VOGLIO

18 Novembre 2013

Vi ho già parlato della mia mania di guardare vari programmi di cucina. Proprio ieri ne ho visti alcuni.
Nel primo preparavano la vera lasagna alla bolognese,quella che anche io vi proporrò oggi.
Nel secondo preparavano una lasagna…che di lasagna non aveva niente ed era condita pure con il ketchup.
Per carità,io sono aperta ai nuovi sapori e alle esperienze culinarie…ma la lasagna con il ketchup proprio no.
E così oggi mi sono svegliata con una gran voglia di lasagne,di quelle vere,fumanti e con la crosticina al formaggio.
Tipo quelle che fa mia suocera…però alla bolognese e soprattutto fatte da me dalla A alla Z.
Ci vuole tempo,tanto tempo per una buona riuscita delle lasagne,ma ne vale la pena.
Certo non sempre si ha il tempo di preparare una ricetta così lunga,con i ritmi frenetici che la vita moderna ci impone.
Eppure la cucina richiede tempo e io quando me ne ritaglio un pò  non riesco ad esimermi dal preparare ricette lunghe e laboriose che altrimenti non riuscirei a fare.
Mi viene in mente una pubblicità che gira in tv in questi giorni…il figlio lontano ritorna a casa e la madre per festeggiarlo gli prepara le tagliatelle.
Quasi commovente non fosse per la scatola di pasta pronta che campeggia in più scene. ORRORE.
Ma dico io,è pubblicità ingannevole che la madre dica al figlio “Ti ho fatto le tagliatelle”.
Non dico di non aver mai usato pasta pronta ma di certo non la cucinerei per un mio caro che ritorna a casa dopo una lunga assenza.
A tirare due uova di sfoglia ci si mette poco più che a far cuocere la pasta compera.
Riflette donne,riflettete.
Tralascio il sugo,perché per fare un buon ragù ci vogliono circa 2 ore,un sacco di tempo.
Comunque oggi sono uscita a comperare tutti gli ingredienti e poi di buona lena mi sono messa al lavoro.
A parte il fatto che mi ero dimenticata la pancetta e sono dovuta tornare a comperarla…mi sono divertita a cucinare per ore.
Penso a quando le lasagne le fa mia suocera,la teglia che io e mio marito ci mangiamo alla velocità della luce (e ci lamentiamo pure che sono poche)è delle stesse dimensioni di quella che preparerò oggi.
Penso a tutto il lavoro che c’è dietro e mi chiedo come faccia a preparane così tante da sfamarci 10 persone.
Quella donna ha tutta la mia stima.
Oggi ci provo anche io,faccio le mie prime lasagne!

































LE LASAGNE,QUELLE VERE


ingredienti : per una teglia da 6 porzioni




per la sfoglia delle lasagne :

2 uova 
200 gr di farina (+ 50 gr circa)
50 gr di spinaci lessati

Attenzione : Quando fate la sfoglia con le verdure,soprattutto gli spinaci tenete conto che dovrete usare più farina in quanto le verdure rilasceranno un pò d’acqua al momento dell’impasto.


per il ragù :
200 gr di magro di vitello macinato
200 gr di macinato di maiale
100 gr di pancetta di maiale macinata
5/6 cucchiai di concentrato di pomodoro 
1/2 bicchiere di vino bianco
200 ml di acqua
preparato per soffritto (cipolla,carota e sedano)
olio evo
noce moscata
sale 
pepe
100 gr di Parmigiano Reggiano grattugiato per la composizione


per la besciamella :

500 ml di latte
35 gr di burro + 1 poco per imburrare la teglia
35 gr di farina




Come prima cosa fate lessare gli spinaci accuratamente lavati e conciati. Prendete una padella e metteteci gli spinaci senza scolarli troppo. Aggiungete poco sale,coprite con un coperchio e fate appassire per qualche minuto. Fate raffreddare e con l’aiuto di carta da cucina,strizzateli per bene. Poi tritateli e mettete da parte.
Passate al ragù,tritate tutte le verdure per il soffritto e la carne se non è già macinata.
Ora prendete una casseruola e copritene il fondo con l’olio d’oliva,siate generosi. Unite le verdure tritate (circa una tazza) e accendete il fuoco.
Fate soffriggere dolcemente,mescolando di tanto in tanto.
Quando la cipolla diventerà trasparente unite la pancetta e tenete l’altra carne da parte per ora.
Alzate la fiamma e fate sciogliere il grasso facendo sfrigolare la carne. Mi raccomando,il fuoco deve essere medio,non troppo basso! Fate cuocere per 3/4 minuti e poi aggiungete il maiale e il vitello,a pezzi piccoli e sempre sgranandola con un cucchiaio di legno per evitare che si raggrumi.
Ora salate e pepate,unite un pizzico di noce moscata,sfumate con il vino e fate cuocere per qualche altro minuto. Aggiungete il concentrato di pomodoro e mescolate bene per amalgamare gli ingredienti.
Unite l’acqua,mescolate di nuovo e coprite con un coperchio.
Abbassate la fiamma e fate cuocere per 2 ore circa.
Nel frattempo preparate la sfoglia : sia che usiate un impastatrice o la forza delle vostre braccia,il procedimento è lo stesso. Unite le uova alla farina e agli spinaci tritati,impastate fino a che la pasta cambierà colore e diventerà verde. Fate riposare per una mezz’oretta e poi iniziate a tirarla e ricordate di farla sottile sottile.
Una volta che sarà pronta ritagliate dei rettangoli o quadrati e adagiateli su carta da cucina o su un canovaccio pulito.
Preparate una pentola dove metterete a bollire abbondante acqua a cui avrete aggiunto un paio di cucchiai di olio d’oliva,servirà a non far attaccare la pasta. 
Preparate anche una ciotola capiente,unitevi acqua gelata e anche qui l’olio. Con quest’acqua raffredderete mano a mano che le cuocete le sfoglie delle lasagne.
Ora quando l’acqua bolle immergete 4/5 sfoglie alla volta,fate cuocere 2 minuti e poi scolate nell’acqua fredda. Toglietele dall’acqua fredda e fatele asciugare sempre su carta forno o su di un canovaccio. Ripetete per tutte le sfoglie e poi passate a preparare la besciamella.
Mettete a bollire del latte e intanto fate sciogliere il burro in un pentolino e unite la farina mescolando con una frusta. Togliete subito dal fuoco e unite il latte bollente continuando a mescolare,salate pepate e unite una spolverata di noce moscata.
Mescolate fino a quando si addenserà e velerà il cucchiaio.
Spegnete la fiamma e aspettate che il ragù sia pronto.
Quando la carne avrà assorbito quasi tutto i liquidi spegnete la fiamma e anche il ragù è pronto.
A questo punto unite la besciamella al ragù,poco per volta e sempre mescolando. (Questo l’ho visto fare nel programma,in realtà si fa uno strato con il ragù e poi la besciamella. Ma così è molto buona e i sapori si mescolano alla perfezione!)
Finalmente è arrivato il momento di assemblare le lasagne.
Imburrate una teglia da 6 porzioni (potete usare anche quelle usa e getta) e posizionate le sfoglie di pasta fino a coprire il fondo. Irrorate con abbondante sugo e besciamella e spolverate con il parmigiano. Ricominciate con la sfoglia e ripetete fino a terminare con uno strato di sugo (vi verranno circa 7 strati,quanti ce ne stanno nella teglia come diceva il cuoco in tv). Spolverate generosamente con il parmigiano e irrorate con olio d’oliva. Infornate in forno caldo a 180° per 40 minuti.
Sfornate e lasciate freddare almeno 15 minuti,lo so che è dura aspettare ma così non vi ustionerete!
Tagliate in 6 porzioni e gustatevele…dopo tutta la fatica che ci è voluta ve ne meritate almeno doppia razione!







Ps. Alla fine il maritino ha decretato che le mie erano più buone di quelle di sua mamma,ma voi non ditelo a mia suocera!

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MI RICORDO MONTAGNE VERDI

12 Novembre 2013

Mi ricordo i suoi capelli.
Bianchi come la neve che durante l’inverno ricopriva le montagne circostanti.
Lunghi fino alla vita,sempre pettinati in una lunga treccia.
Ricordo di come le sue agili seppur vecchie dita intrecciavano quei pallidi capelli.
Ricordo…che…
Tra le verdi montagne sorgeva una casetta.
Bianchi sbuffi di fumo segnalavano la presenza di vita in cucina…
Ricordo l’orto e le viti curate da mio nonno,la cantina sempre stracolma di succhi di frutta fatti in casa e passate di pomodoro gelosamente custodite in una vecchia ghiacciaia della Cocacola.
Il pavimento consunto della cucina dove in un angolino in alto giaceva,per la maggior parte del tempo spenta,una vecchia tv in bianco e nero. Un lavello in pietra e la stufa.
Quanto adoravo quella stufa quando ero piccola,mia nonna paterna ci cucinava ogni ben di dio e il pomeriggio mi assopivo sulla poltrona del nonno cullata dal tepore e dal profumo che proveniva  proprio dalla stufa.
Ho pochi ricordi dei miei nonni paterni,erano già anziani quando io ero poco più che una bimbetta.
Tra questi sopravvivono ancora vividi le scorribande a rubar ciliegie mentre nonno Francesco lavora all’orto,il picnic in una soleggiata giornata di primavera nei campi verdi,il dobermann del vicino di casa e lei. La Peppina.
Viveva nella casa adiacente a quella dei miei nonni e nella mia cameretta c’era una porta comunicante,chiusa a chiave e mai aperta. A me riempiva di terrore,perchè la Peppina e mia nonna erano cugine ma per qualche oscuro motivo non si rivolgevano la parola dal tempo dei tempi.
Io mi giravo e rigiravo nel letto e sognavo di essere rapita dalla povera Peppina che poi mi faceva cuocere nel pentolone del brodo.
Non ero tranquilla neanche di giorno quando giocavo in giardino e il gatto grigio e mezzo cieco della vecchina stava sempre alla finestra, quasi a controllare che nessuno si avvicinasse alla casa.
Immaginate lo stupore e la paura che mi presero quando un giorno mentre giocavo proprio vicino all’uscio della Peppina,lei uscì fuori e in un attimo mi infilò in casa sua.
Casa,se così la vogliamo chiamare.
Ricordo un immenso e gelido corridoio che finiva in un unica stanza con una stufa. Sulla stufa un pentolone (visto che non sbagliavo?) in cui sobbolliva un brodo che non era per niente invitante. Il gatto mi soffiava contro e senza parlare la vecchia prese un involto di stoffa e me lo consegnò tra le mani.
Io iniziai a indietreggiare e dire che non volevo niente ma nel giro di un paio di secondi ero di nuovo fuori in giardino.
Corsi da mia nonna e mia madre con il fagotto di stracci,dove all’interno trovammo una bistecchina di manzo vecchia e rinsecchita. Ora,non chiedetemi perchè l’abbia fatto.
Presumo fosse carne prelibata e me l’abbia voluta donare…
Viveva in condizioni igieniche del medioevo e non possedeva un frigorifero,ma comunque mia nonna mi disse di buttarla senza aggiungere altro. 
Non credo mi avvia voluto rifilare carne avariata per farmi stare male,povera vecchia Peppina.
Non l’ho mai sentita parlare e non ho mai saputo quale fosse il motivo per cui lei e mia nonna non si parlassero più.
Non glielo cavavi nemmeno con le pinze questo segreto.
Lei era una donna d’onore,di altri tempi.
Una donna da cappelletti.
Quando penso a lei non posso non pensare alle sue mani che lavorano la pasta,la piegano a fazzoletto e poi la girano attorno al dito.
Uno dopo l’altro per 10,100,1000 volte.
Ho passato pomeriggi interi a guardarla mentre faceva la magia.
E quando sono cresciuta un pò,ho smesso di cuocere il cibo per le bambole e ho iniziato ad aiutarla.
E’ così che ho imparato.
Via via i ricordi si sbiadiscono ma ogni volta che le mie dita si muovono per arricciare la pasta,lei mi viene in mente,con i suoi capelli candidi e le scarpe costose. 
Perché lei poteva risparmiare su tutto ma non sulle scarpe.
Perché lei ha saputo andare avanti nonostante la vita l’abbia colpita duramente.
Perché non l’ho mai sentita alzare la voce.
Perché era una cuoca eccellente.
Perché avrei voluto conoscerla meglio.




Questi cappelletti sono per te, Nonna. 






































I CAPPELLETTI DI NONNA CATERINA



ingredienti : per 2 persone


per la pasta :


200 gr di farina
2 uova


per il ripieno :


500 gr di carne macinata (vitello e maiale,1 fetta di mortadella)
1 uovo
2 cucchiai di Parmigiano Reggiano
1/2 cucchiaino di noce moscata
il succo di mezzo limone
125 grammi di stracchino 

(con queste dosi ricaverete circa cappelletti per 4 persone,se vi avanza del ripieno potete congelarlo e utilizzarlo in seguito).


per la cottura : 

abbondante brodo di carne (fatto in casa,per pietà!)



Per la realizzazione della sfoglia e del ripieno guardate qua.
L’unica differenza sta nel modo in cui taglierete e ripiegherete la pasta.
Stendete la pasta fino a farla diventare molto molto sottile e con l’aiuto di un tagliapasta tagliate delle strisce e poi riducetele in riquadri delle uguali dimensioni. (Attenzione da qui deciderete la grandezza del vostro cappelletto).
Prendete il vostro impasto e riempite un sac a poche oppure come fanno le vere zdore romagnole fate a mano delle piccole palline di ripieno. Mi raccomando,per ottenere il massimo dai vostri cappelletti usate la giusta proporzione tra impasto e ripieno.
Posizionate una perla di ripieno in ogni quadrato di sfoglia.
Ora mettete un pochino d’acqua in una ciotolina e inumiditevi il dito passandolo poi sui bordi dei quadratini di pasta.
In questo modo la pasta aderirà di più e non vi si aprirà durante la cottura.
Ora piegate a fazzoletto (a metà) il quadratino di pasta con all’interno il ripieno,premete sui bordi per far uscire l’aria e sigillare bene e una volta giunti ai due lati opposti uniteli e premete leggermente. Così formerete un piccolo anello.
Replicate fino a terminare tutti i quadretti.
Ora portate a bollore circa un paio di litri di brodo di carne e tuffateci i cappelletti. Quando verranno tutti a galla sono pronti. Servite caldi con abbondante brodo.















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L’ESTATE STA FINENDO

12 Settembre 2013

L’estate sta finendo
e un anno se ne va,
sto diventando grande
lo sai che non mi va…




La colonna sonora per eccellenza della fine dell’estate.
Chi non l’ha mai canticchiata almeno una volta?
Ti svegli una mattina e senti che l’aria è cambiata.
Ti assale la tristezza,fai un breve calcolo di quanti giorni di estate mancano e pensi già al grigiore dell’inverno…
Per me,appena passa ferragosto è come una condanna.
Lo so già.
E’ solo questione di tempo,troppo poco tempo.
E poi l’estate sarà finita.
La mia estate.
Passata a bere birra e fare tardi.
Dormire tanto,anzi tantissimo.
Bere solo caffè shakerato.
E poi vuoi mettere la semplicità?
Una t-shirt,short,sandali.
Tutti i santi giorni caldi che dio manda sulla terra.
E le unghie smaltate che fanno capolino dalla sabbia?
Anche voi siete fra quelle che si fotografano i piedi?
Non ci credo che non l’avete fatto almeno una volta!
Amici che partono,amici che tornano.
Canzoni cantate a squarciagola sotto le stelle.
La spensieratezza di quando si era ragazzini e mancavano ancora un sacco di giorni prima della scuola.
Mille partite a carte e a biliardino.
I tuffi in mare e i giochi in piscina.
I giorni interminabili passati in spiaggia.
Una borsa estiva mai disfatta.
Dormire solo con il lenzuolo e avere caldo.
Quel caldo afoso,che da alla testa e di cui tutti ci lamentiamo.
Ma che dura così poco!
Bighellonare in bicicletta,tenere gli occhiali da sole fino al tramonto e gli aperitivi lunghi.
Le abbuffate di pesce,i panini le pizzette e le piadine che fanno parte della dieta quotidiana dei vacanzieri.
E anche della mia…
Gli shortini alcolici…tanto amati e tanto odiati.
La poca voglia di cucinare e la voglia di stare in compagnia.
Amicizie che si rinsaldano.
Abbracci,balli e risate a più non posso.
Un’estate che è volata.
Un’estate bellissima.
Resa unica da chi ne ha fatto parte.
I miei amici.
Un grazie a chi c’era c’è stato e c’è ancora.
A chi mi ha fatto ridere,a chi mi ha fatto luccicare gli occhi.
Un grazie a chi mi vuole bene.
Un grazie a voi,amici,che avete contribuito a rendere unica questa mia estate!




































I PASSATELLI ANZITEMPO


ingredienti : per 2 persone affamate


3 uova (magari del contadino se le trovate)
150 gr di Parmigiano Reggiano
150 gr di pangrattato
3 cucchiai di farina
20 gr di burro a temperatura ambiente
noce moscata
sale e pepe
olio d’oliva
brodo di gallina


Rompete le uova e sbattetele insieme in una ciotola.
Unite la noce moscata,una buona dose generosa,sale e pepe.
Mescolate bene e unite poco alla volta il parmigiano e il pangrattato,aggiungete anche la farina e iniziate a impastare con la mano dentro la ciotola direttamente.
Quando avrete amalgamato tutti gli ingredienti unite il burro tagliato a tocchetti e continuate a impastare.
Le dosi del parmigiano e del pangrattato vanno fatte un po’ a occhio in verità,comunque l’impasto dovrà risultare liscio e sodo al tatto.
Una volta pronto,formate una palla e avvolgetela in pellicola trasparente. Lasciate riposare 30 minuti in frigorifero.
Nel frattempo mettete a bollire il brodo in una pentola capiente e  munitevi di uno schiacciapatate.
Togliete l’impasto dal frigorifero e ungetevi le mani con un cucchiaino d’olio. Formate 3 sfere di uguali dimensioni.
L’olio permetterà alla pasta di scivolare meglio.
Il brodo deve essere a bollore.
Prendete lo schiacciapatate,inserite una pallina di pasta e schiacciate con tutte le vostre forze.(Fate questa operazione sopra la pentola del brodo).I passatelli fuoriusciranno e quando voi sarete a fine corsa tagliateli con un coltello e lasciateli scivolare nel brodo. Recuperate l’impasto in eccesso e formate i passatelli anche con il resto delle pagnotte.
Cuociono in un nano secondo,come vengono a galla spegnete la fiamma e con l’aiuto di un mestolo trasferiteli in un piatto fondo. Aggiungete brodo a piacere. Spolverate con pepe nero macinato al momento e gustate caldi.




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UNA DOMENICA PERFETTA

9 Giugno 2013

Piove oppure no.
In questa calda domenica di giugno,sole a intermittenza e calde gocce di pioggia.
Uccellini che cinguettano e il rumore del vento.
Finalmente è estate,la mia pelle già scura ne è testimone.
Piedi nudi che si intrecciano pigramente sul divano.
Un film a farmi compagnia.
Ecco,nonostante la pioggia,questa domenica mi sembra perfetta.
Perfetta per oziare e amare.
Amare le nuvole anche se sono grigie…tanto dietro c’è sempre il sole.
Rotondo e brillante,come il tuorlo di un uovo.
Rosso,allo zenit.
Celato ai miei occhi da un fragile guscio.
Il bordo di una ciotola laccata,un debole crac per rivelare la meraviglia.
Sbuffi di farina e mani che lavorano.
Impastano con agilità,smaltate tra il giallo dell’impasto.
Forza femminile al lavoro,potente come 1000 robot da cucina.
Sono le mie mani quelle che impastano,in questa domenica perfetta.
Perfetta per fare i ravioli.

IL RAVIOLO DELLA DOMENICA


ingredienti per la pasta: 



100 gr di farina
1 uovo a persona
(io ho usato 350 gr di farina per 4 uova,ovvero le dosi per 4 persone).



ingredienti per il ripieno di carne :

250 gr di carne di vitello macinata
250 gr di macinato di maiale
150 gr di mortadella
4 cucchiai di stracchino cremoso
2 cucchiai di Parmigiano Reggiano
1/2 cucchiaino di noce moscata
il succo di mezzo limone
1 uovo






In una ciotola rompete le uova.
Unite la farina,poco alla volta (se usate uova fresche nostrane,usate meno farina).
Mescolate con un mestolo in legno e quando l’impaasto avrà la forma di una grossa palla,adagiatelo su una spianatoia infarinata e iniziate a impastare a mano.
Ci vorranno circa 10 minuti,l’impasto dovrà risultare sodo ed elastico.
Dategli una forma rotonda e coprite con un canovaccio.
Fate riposare una mezz’oretta.
Nel frattempo unite tutti gli ingredienti per il ripieno in una ciotola (quando andate dal macellaio fatevi tritare la carne tutta insieme così sarà più saporita),impastate bene con una forchetta fino a formare un composto liscio e senza grumi.
Ora coprite con della pellicola e riponete in frigorifero mentre tirate la pasta.
Prendete la vostra pasta fresca,tagliatela in due parti uguali e formate due pagnotte uguali.
Cominciate a tirare la pasta con il matterello,allargatela e allungatela più che potete. Fatela diventare più sottile che potete senza formare buchi mi raccomando.
Quando avrete finito con la prima,stendete su un ripiano e coprite con un canovaccio per non farla seccare troppo.
Tirate anche la seconda sfoglia.
A questo punto prendete l’impasto per il ripieno e poco alla volta formatene tante palline poco più grandi di una nocciola.
Adagiatele a distanza sulla vostra pasta. Quando avrete coperto tutta la superficie,ricoprite con la seconda sfoglia di pasta. Fate uscire l’aria delicatamente e formate i vostri ravioli. Io ho usato un Tagliapasta apposito.
Spolverate di farina un grande vassoio e posizionateli uno vicino all’altro.
Per la cottura usate una pentola con acqua bollente salata e un giro d’olio,così i vostri ravioli non si attaccheranno uno all’altro.
Quando verranno a galla,contate un minuto circa e scolateli.
Conditeli a piacere.
Se non li usate tutti subito,potete anche congelarli.

Dapprima su un vassoio,poi quando si saranno induriti appena potete trasferirli tranquillamente nei sacchetti gelo.

Io questa sera li ho preparati semplicemente con un pò di burro e salvia,per esaltare appieno il sapore del ripieno.



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STASERA CUCINA LUI

28 Maggio 2013

Uomini in cucina.
Chi ha accanto un uomo a cui piace cucinare lo sa,è una vera fortuna.
Indossano un grembiule e si cimentano ai fornelli.
Cucinano con passione e preparano pietanze deliziose.
Certo,alcuni riducono la cucina come un campo di battaglia…stoviglie,mestoli e almeno la metà dei vostri attrezzi sparpagliati ovunque,sbuffi di farina che la ricetta nemmeno prevede e schizzi di sugo a macchie di leopardo.
Tu pensi già : “Aiuto,ci vorranno secoli prima di riuscire a pulire tutto…” Ma si sa,il genio al lavoro non va disturbato e quindi ti aggiri con noncuranza in cucina cercando di ripulire alla bell’é meglio mentre Lui è impegnato con la pasta…
Guai se ti vede.
Lui : “Dov’è il coltello?”
Tu : “…”
Lui : “Come l’hai messo da lavare? Ma mi serve ancora!”. E poco importa se sul ripiano ne ha già 3,lui vuole quello.
Sciacqui il coltello sotto l’acqua corrente che copre i tuoi improperi e glielo passi gentilmente. (Non fate battute!!)
Se accennate al fatto che è ormai notte e dovete ancora cenare,parte un’epopea che non finisce più e vi viene ricordata ogni singola volta in cui avete mangiato tardi perché dovevate fotografare il piatto per una ricetta…(Quindi praticamente sempre).
A parte tutto,se non siete come me,e riuscite a tenere a bada l’ansia quando il vostro Lui cucina,ci sono anche lati positivi.
Un po di tempo per voi.
Per sedersi sul divano,rispondere a una mail,giocare con il cane o con il gatto…
Relax puro insomma.
In attesa.
Un profumino delizioso proviene dalla cucina…
Per una volta,mangiare senza cucinare…
Sapete che è un lusso che non tutte possono permettersi,vero?
E poco importa se dopo vi aspetta la cucina da pulire,io per una carbonara così ne pulisco anche 100…














LA CARBONARA DI MIO MARITO



ingredienti : per 2 persone


250 gr di spaghettoni
100 gr di pancetta affumicata tagliata a cubetti
Pecorino Romano e Parmigiano Reggiano,grattugiati
2 uova
vino bianco 
olio evo
sale
pepe nero 
Mettete a bollire l’acqua per gli spaghetti in una casseruola capiente.
Nel frattempo,in una padella scaldate 1 cucchiaio di olio e fate dorare la pancetta,sfumatela con del vino bianco e lasciatela cuocere qualche minuto.
Aggiungete 1 mestolo di acqua di cottura della pasta nella pancetta,fate sfumare e spegnete il fuoco.
Sgusciate le uova in una ciotola,sbattetele con un pò di pepe e una generosa manciata sia di pecorino che di parmigiano.
Scolate la pasta e saltatela nella padella in cui avete cotto la pancetta,unite le uova e spegnete la fiamma.
Mescolate bene e impiattate,spolverizzate con entrambe i formaggi e del pepe nero. Buon appetito!