i Dolci, Senza categoria

O E’ NATALE TUTTI I GIORNI…

23 Dicembre 2013

A casa mia non era Natale fino a che in tv non davano Il Piccolo Lord. Quando compariva il bambino con il caschetto platino alla Carrà voleva dire che il Natale era alle porte.
Il Natale,con le sue luci sfavillanti e il crepitio di carta dorata…
Profumo di mandarini e frutta secca.
L’aria tersa dopo la neve.
Il russare del gatto accoccolato di fianco al camino.
Tutti ricordi di vecchi,vecchissimi Natali.
Sono come fotografie sbiadite nella mia memoria di adulta e mi fanno sentire come una bambina mai cresciuta.
La stessa bambina che preparava il bicchiere con il latte e il biscotto per Babbo Natale.
Quante corse giù per le scale solo per vedere se aveva addentato il biscotto…
Se chiudo gli occhi vedo una bimbetta dalle gambe storte con addosso ancora il pigiama che guarda incantata sotto l’albero.
Gli occhi vividi di emozione perchè quell’enorme pacco non può che essere la macchinina a pedali…
I ricordi si sbiadiscono,anche se ho ancora ben impressi i lividi che mi sono procurata guidando come una spericolata nel cortile dei miei nonni.
Sono perfino caduta in un fossato dietro casa con quell’affare.
Che pianti…Come quella volta che volevo vedere Alice nel paese delle meraviglie.
Ma era tardi,veramente tardi e mia mamma non volle farmi rimanere alzata anche se era Natale.
Credo sia stata in quell’occasione che ho deciso che da adulta avrei sempre tirato tardi davanti alla tv.
Ancora oggi non dormo se non ho il televisore acceso.
Ricordo che cercavo di carpire il significato di fare i buoni,soprattutto a Natale.
Io piccola scapestrata che odiavo il carbone nella calza della Befana. Quanto ne ho mangiato,fino ad avere il mal di pancia.
Ma chi è che a Natale non ha mal di pancia?
Ecco,forse da adulta posso sinceramente dire che per me Natale ora vuol dire rallentamenti nel tratto gastrointestinale.
Troppi brindisi,troppi cappelletti,troppo panettone o pandoro o tutti e due.
Soprattutto troppi dolci.
E’ tradizione da 10 anni a questa parte che la mattina di Natale io addobbi la tavola con ogni tipo di leccornia che vi viene in mente.
C’è stato l’anno della pista con le macchinine fatte di caramelle,l’anno Willy Wonka con tanto cioccolato da star male,l’anno dei vestiti di Babbo Natale fatti di biscotti e così via…
Se considerate che in casa non ci sono bambini ma solo due adulti molto golosi vi ho detto tutto!
Un Natale sono passati da noi i miei nipotini ed erano talmente estasiati che non hanno avuto il coraggio di mangiare nemmeno una monetina di cioccolato…fino alla Befana,poi hanno spazzolato via tutto in un colpo solo!
Ma…quest’anno il Natale mi ha colto alla sprovvista e mi sono decisa tardi a preparare qualcosa.
Mi sono scervellata per giorni senza trovare nulla.
Poi mi sono ricordata di un altro Natale,quello in cui ricevetti la fiaba di Hansel & Gretel.
Adoravo quel libro.
Scorrevo in fretta le pagine per arrivare alla mia preferita,quella in cui i fratellini arrivano alla casetta di marzapane.
Giuro,me la mangiavo con gli occhi.
Assaporavo ogni singola caramella raffigurata.
Mille gusti che si mescolavano nella mia mente,mi sembrava quasi di sentirne il sapore.
Quante sere ho passato con aria sognante,persa a studiare quella casetta di dolciumi.
Ne conoscevo ogni singolo dettaglio,perfino gli angoli più nascosti.
Mai e poi mai avrei pensato di poterla fare da me nei miei sogni di bambina.
E invece…30 anni dopo,eccola.
Un sogno diventato realtà.
E pronto per essere addentato.
Sempre non mi vengano i rimorsi all’ultimo momento!




Un grazie speciale alla bravissima CranBerry,è anche grazie a lei se la mia casetta ha preso vita. La sua mi è piaciuta un sacco e le ho “preso in prestito” qualche idea. 





























GINGER BREAD HOUSE : più Natale di così…



Per le formine per la casetta : in commercio se ne trovano anche di già pronte e si trovano anche stampi per realizzarle. 
Potete anche realizzare un progetto su carta e poi utilizzarlo come stampo per ritagliare i biscotti.





ingredienti per il biscotto : 


360 gr di farina
80 gr di zucchero
80 gr di burro
20 gr di miele
2 uova
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di noce moscata
2 cucchiai di cannella
1 cucchiaio colmo di zenzero in polvere
zest di 1/2 arancia 
zest di 1 limone
succo di 1/2 limone
10 gr di lievito per dolci

per l’assemblaggio e la decorazione :


4 albumi d’uovo (io ho utilizzato il preparato già pastorizzato)
600 gr di zucchero a velo 
succo di limone
caramelle,zuccherini,cioccolatini ecc…ecc…
1 foglio di colla di pesce


Preparate la vostra frolla sbattendo lo zucchero con il burro ammorbidito (potete utilizzare un robot o un’impastatrice),quando diventerà come una crema unite le uova.
Nel frattempo sciogliete il miele con le spezie in un pentolino e unitelo al composto. 
Grattate la scorza degli agrumi e unitela insieme al succo di limone. Ora aggiungete poco alla volta la farina che avrete già mescolato con il lievito e il sale.
Formate una palla e avvolgete con pellicola trasparente.
Lasciate riposare in frigorifero per una notte intera,ricordatevi di lasciare la frolla a temperatura ambiente 10 minuti prima di stenderla. Stendete la pasta dello spessore di 1/2 centimetro circa e ritagliate le forme della casa che avete scelto (comunque sono 2 lati per il tetto,2 lati con le finestre e la porta e 2 fianchi con la punta per incastrarsi nel tetto. Più il comignolo…) con la pasta avanzata potete ritagliare dei biscotti.
Fate cuocere in forno a 190° per 15 minuti,non fateli scurire troppo. Mentre le formine sono in forno preparate la ghiaccia :
Montate a neve gli albumi a cui avrete unito qualche goccia di succo di limone,una volta pronti aggiungete lo zucchero a velo poco alla volta. Si formerà una glassa densa e cremosa. 
Deve essere ferma e non colare.
Inserite in una sac a poche e riponete in frigorifero.
Sfornate i biscotti e lasciateli raffreddare su una griglia.
Una volta che saranno completamenti freddi passate all’assemblaggio,armatevi di santa pazienza!
Io per prima cosa ho ritagliato la colla di pesce della misura delle finestre e le ho fissate con un goccio di glassa.
Glassate i bordi dei lati della casetta e uniteli facendoli combaciare tutti e quattro,riempite di glassa gli spazi vuoti tra gli angoli e fate asciugare la glassa per un paio di minuti. Passate a montare il tetto.
Glassate i bordi e poggiate con attenzione il vostro tetto sulla casetta.
Rifinite con altra glassa facendo attenzione che la vostra casa sia ben “incollata” e non traballi.
Trasferitela con molta attenzione su un alzatina o un piatto che userete come base.
Ripassate i bordi con la glassa e iniziate a decorare come più vi piace. Rifinite le finestre e la porta e create delle stalattiti di neve. Date libero sfogo alla fantasia!
Io prima di cominciare ero TERRORIZZATA come se dovessi fare un intervento a cuore aperto…ma dopo che ho incastonato la prima caramellina è stato tutto molto semplice.
E anche molto lungo…divertente eh,ma se trovate qualche aiutante evitate di passare 5/6 ore soli a rimpinzarvi di caramelle.
Per decorare,oltre alla vostra ghiaccia,potete utilizzare :
Pasta di zucchero,cioccolata,zuccherini,caramelle gommose,lecca lecca,marshmellow e tutto quello di edibile che vi viene in mente.
Preparatevi ad un’esperienza entusiasmante che vi farà ritornare bambini.
Non potrebbe essere Natale tutti i giorni?



Ps.Se vi rimane della glassa potete decorarci i biscotti.










VI AUGURO UN DOLCISSIMO NATALE  E DELLE SPLENDIDE FESTE.
CHE L’ANNO NUOVO PORTI SERENITA’ E BELLE NUOVE A TUTTI.

PRIMI PIATTI, Senza categoria

HO DETTO NO AI MUSI LUNGHI

18 Dicembre 2013

Musi lunghi. 
Facce tese.
Malumore costante.
Il periodo è quello che è,oramai ce ne siamo resi conto tutti.
Chi più chi meno.
Non voglio angustiarvi con le lamentele che sono sulla bocca di tutti.
Non voglio nemmeno sminuire la condizione in cui ci troviamo. 
Però…adesso basta.
Basta con il malumore e le preoccupazioni,non fa bene al fisico e alla mente. 
Basta con i musi lunghi,sono rimasti solo i bambini a ridere,ignari del futuro che li aspetta.
Basta con le lamentele sulla crisi,se poi chi si lamenta sta in coda ore per comprarsi l’ultimo smartphone.
DA OGGI BASTA.
Ho deciso che almeno per qualche giorno IO DEVO essere felice,Natale è vicino…
Con un umore decisamente natalizio mi dirigo a fare la spesa,sembra che tutta la città abbia deciso di fare compere nel mio stesso preciso momento,ma oggi non ho fretta e nemmeno la coda di 10 persone al banco dei salumi mi toglie il buonumore.
In un attimo è follia pura. La signora di fronte a me sta facendo una piazzata perché il salumiere non gliel’ha fatto vedere.
Un momento. Non ho capito.
E con me le altre 5/6 donne che se la ridono sotto i baffi. 
“Le avevo chiesto il bacon per cucinare e lei non me l’ha fatto vedere prima di tagliarlo”.
“Ora io quello non lo voglio”.
“No,non voglio nemmeno che me lo ritagli oh”.
Cinque minuti di delirio.
La signora offesa se ne va senza il suo bacon mentre scoppia un feroce litigio tra altre comari su chi debba aggiudicarsi il bacon già tagliato,poi non lo vuole più nessuno,poi scoppia un’altra litigata per il turno…
E dire che hanno fatto i numerini apposta no?
Eppure una signora con il 95 pretende di essere servita subito nonostante stiano servendo oramai il numero 05 perché lei si era distratta. 
Panico al supermercato…Donne impazzite,non fosse stato per l’età avanzata di media avrei pensato a una sincronizzazione del ciclo impazzita.
Ad un certo punto non ce l’ho fatta più. 
“Con tutti i problemi che ci sono state a fare una piazzata per il bacon? Sapete che vi dico? Lo prendo io,basta che la smettete”.
1 euro e 30 centesimi e sono passata per la saggia di turno,ve lo dico. Si sono ammansite come agnelli. Mi hanno fatto pure i complimenti per aver preso in pugno la situazione.
Eppure non ho fatto niente di che.
Nessuno può togliermi il sorriso,nemmeno un branco di signore impazzite.
Nemmeno la bolletta della luce (STRATOSFERICA) che mi attende nella buca delle lettere.
Entro in casa e accendo la radio.
Vengo invasa dalla musica natalizia,bombardata ogni due per tre.
Per fortuna.
Riscalda il cuore e mi mette una gran voglia di fare.
Brodo caldo e pasta fresca…
Al tepore della mia cucina penso che la Thailandia è vicina…
Sorrido ancora,questa volta a 32 denti (più quelli del giudizio).
Ho avuto un’idea…





























ITALIAN RAMEN : alla romagnola



ingredienti : per 2 persone



200 gr di farina + 2 cucchiai per le ovarine
3 uova
2 litri di brodo di carne (fatto in casa)
1 porro
qualche stelo di erba cipollina


Come prima cosa preparate le ovarine. Prendete un uovo e immergetelo in un pentolino pieno di acqua fredda.
Spostate sul fuoco e portate a bollore,contate 6 minuti spegnete la fiamma e bloccate la cottura dell’uovo con acqua fredda corrente. In questo modo otterrete un uovo sodo. Bravi!
Aspettate che si raffreddi e poi sgusciatelo.
Tagliate l’uovo in due ed estraete il tuorlo.
Mettete da parte l’albume,non vi servirà più.
Passate il tuorlo con una forchetta fino a ridurlo in poltiglia e aggiungete poca farina alla volta,iniziate a impastarlo a mano e quando avrà la consistenza della plastilina formate tante piccole palline,ovarine appunto, che riporrete in un piatto e metterete da parte. 
Ora preparate la sfoglia con le 2 uova rimaste e circa 200 gr di farina,impastate fino a formare un impasto liscio e sodo,coprite con pellicola e fate riposare per circa 30 minuti.
Ora infarinate una spianatoia e iniziate a tirare la vostra sfoglia,fatela sottile mi raccomando. Quando avrete finito spolverate con abbondante farina e ripiegatela su se stessa.
Tagliate i vostri spaghetti abbastanza sottili,i miei assomigliano più ad un tagliolino.
Apriteli e metteteli ad asciugare distesi su un ripiano infarinato (potete usare i vassoi in cartone usa e getta) e fateli riposare. 
Io li faccio asciugare bene se ho tempo,altrimenti potete cuocerli subito.
Scaldate il brodo in una pentola capiente e nel frattempo affettate finemente qualche fettina di porro e l’erba cipollina.
Quando il brodo bollirà buttate i vostri tagliolini ma rimanete nei dintorni,ci mettono pochissimo a cuocere!
Appena vengono a galla,spegnete la fiamma e fate riposare per 1 minuto. Prendete delle ciotole e riempitele con i vostri tagliolini e abbondante brodo. Servite con qualche ovarina e le fettine di porro. Decorate con l’erba cipollina e gustate caldo.
Come ve la cavate con le bacchette???










PRIMI PIATTI, Senza categoria, Zuppe

LA RAGAZZA DELLE LISTE

12 Dicembre 2013

Burro,uova,pane…
Detersivo,shampoo,dentifricio…
Cavoli si è dimenticata la crema idratante *&@#…
Messaggino al maritino : Amore mi sono dimenticata la crema,puoi prendermela tu? Grazie! Seguono varie faccine sorridenti e il cuoricino…Perché è  adulta ma non troppo.
Ma tornando alla lista,o meglio alla ragazza delle liste.
Quella ragazza scrive liste per ricordarsi di ogni cosa,dalla spesa agli appuntamenti passando per i pensierini di Natale e così via…
Immancabilmente però quando va a fare la spesa,viene travolta dalle luci e i colori,gli odori e i luccichii e così finisce quasi sempre che dimentica qualcosa. 
Il più delle volte se ne accorge al momento di cucinare che fortunatamente spesso coincide con l’orario in cui il marito,un santo,è in palestra. Proprio sopra un supermercato.
E per fortuna oserei dire…altrimenti parecchie ricette non avrebbero visto la luce!!!
Ma cucina a parte,è nelle liste per i viaggi che quella ragazza da il meglio di se.
PER i viaggi perché nella lista ci sono tutti gli elementi che devono essere presenti nella sua valigia.
Dai calzini da aereo al carica batterie del telefono,ciabatte,elastici e mollette…strisce di cera pronte all’uso,forbicine,cerotti…maschere di bellezza,medicine di ogni tipo…costumi,t-shirt,biscotti…
Biscotti??? Si,non può farne a meno. Cibo di casa sua ovunque si trova. E’ come una malattia.
Un paio di anni fa,in vacanza,lei e suo marito hanno litigato per colpa di un biscotto e di un cane..ma questo ve lo racconto un’altra volta!
Quelle liste contengono proprio di tutto,diviso per abbinamenti,colore e quantità se si tratta di vestiti,pure le mutande non sono scelte a caso.
Qui si tratta proprio di una mania. O di una maniaca?
La differenza è poca. 
Sono presenti anche memorandum di cose da fare,tipo fotocopiare all’infinito il passaporto e riporlo in ogni tasca della valigia…
Che poi valigia…la ragazza usa uno zaino,bello capiente,comodo e riesce a farci stare proprio tutto! Pensate che l’ultima volta è riuscita a partire 20 giorni con 8 chilogrammi…
Un record per lei. Ha un modo tutto suo per farci stare ogni cosa,certo deve risicare un pò ma va bene.
Però,c’è un però.
Non sempre le sue liste sono affidali al 100%…come quella volta in Thailandia…quando si accorse che aveva dimenticato a casa le ciabatte nere (che si sa,sono ciabatte ma nere vanno con tutto…in Thai sono pure troppo eleganti!) dopo attimi interminabili di panico,in cui leggeva e rileggeva la lista e SI erano nella lista,SI erano barrate per cui voleva dire che DOVEVANO essere in valigia…si è resa conto che NON c’erano.
E infatti erano a casa ancora nella borsa della piscina…
Sapete che vi dico? Poco male,30 minuti dopo ne aveva addosso un paio nuovo fiammante comperato per 2 euro e 50 centesimi.
Come dice suo marito non vanno mica nel terzo mondo,lei e la sua mania delle liste…
Però quando poi lui si impanica perchè ha dimenticato il caricabatterie del suo cellulare,ringrazia sua moglie e la sua mania.
Perchè sa che sicuramente se l’è ricordato lei. 
Sempre se era nella lista…





















VELLUTATA PORRI,PATATE…e salsiccia


ingredienti :


2 grosse patate 
2 porri
1 cipolla
1 litro di brodo di verdure
50 ml di panna
20 gr di burro
olio evo
sale
sale nero di Cipro
pepe
1 salsiccia (se vi ricordate di comperarla)




Mondate la cipolla e i porri e affettateli in fettine sottili.
Coprite il fondo di una casseruola con olio d’oliva e il burro,unite le cipolle e fate soffriggere fino a quando diventeranno quasi trasparenti.
Ora aggiungete i porri e una piccola presa di sale,coprite con un coperchio e lasciate che le verdure perdano la loro acqua per almeno 10 minuti.
Nel frattempo sgranate la salsiccia in un padellino  e fatela dorare con un poco di olio. Mettete da parte.
Passate a sbucciare le patate e tagliatele in cubetti.
Unitele alle verdure,coprite con il brodo caldo e fate cuocere per circa 1 ora.
Quando tutto il brodo sarà stato assorbito,unite la panna e mescolate bene. Fate cuocere per altri 5 minuti.
Ora con l’aiuto di un frullatore (io ne ho usato uno a immersione) riducete in una purea vellutata la vostra zuppa.
Regolate di sale e pepe.
Servite con un filo di olio a crudo,una spolverata di pepe e del sale nero di Cipro. Ponete al centro del piatto la salsiccia.
Al posto dei soliti crostini di pane,ho realizzato degli scones con la salsiccia avanzata per accompagnare la zuppa.
Bon Appétit…





Gli Appetizer, Senza categoria

IN FRITTO VERITAS

4 Dicembre 2013



Fermati.
Non proseguire.
Lo dico per il tuo bene.
Non voglio avere il tuo colesterolo sulla coscienza.
Quindi se sei a dieta o segui un regime alimentare equilibrato :
FERMATI QUI.
Sei ancora in tempo per preservare la tua linea in vista dei bagordi natalizi,che si sa per quanto si dica TUTTI gli anni “No,questa volta non mi ingozzerò come un tacchino…” poi finisce sempre che ci rimpinziamo a più non posso di cibi altamente proteici e super grassi.
E va bé…ma non si può mica pensare già al Natale,no?
Mancano solo …21 giorni!!
Cavoli,quest’anno il Natale mi sta prendendo alla sprovvista.
Non sono pronta,fisicamente e mentalmente.
Ma io al cibo non rinuncio,avete presente Banderas che parla a vanvera con la gallina Rosa e gli dice che non rinuncia al cioccolato?!?
Ecco,quello/a potrei essere io,anzi sono io! 
Sono un’affamata cronica e non posso assolutamente pensare di contare le calorie di quello che mangio,anche perché non sono mai stata brava in matematica e poi preferisco rimanere nell’ignoranza,non sapere.
Finché posso permettermelo…
Si dice che con l’età il metabolismo rallenta e si assopisce,speriamo che il mio rimanga sveglio com’è adesso 
ancora a lungo!
Quindi,quando mio marito oggi mi ha chiesto le olive all’ascolana,nonostante siano FRITTE,ho acconsentito di buon grado…sono così buone!
Tanto mica sono a dieta?!?
Poi però ci ha voluto aggiungere anche i gobbi fritti…
“E già che ci sei,fai anche il pollo fritto” mi ha detto.
Giusto per stare leggeri no?
Non guardo le calorie ma non mi va nemmeno di dover chiamare un’ambulanza subito dopo cena!
Niente da fare,è stato irremovibile e non ha voluto nemmeno un’ insalatina fresca come contorno…
Se a vostro rischio e pericolo volete procedere con la ricetta :
Preparatevi a passare momenti divertenti (si fa per dire) a impanare,friggere,scolare,salare.
Ad avere i capelli talmente puzzolenti di fritto che non se li sogna nemmeno il dipendente del’anno di Mc Donalds.
A spizzicare innumerevoli quantità di carne e verdure mentre friggerete,così quando arriverà il momento di cenare sarete già piene.
A cercare di non pensare al piano cottura unto e bisunto che per pulirlo nemmeno Mastro Lindo…


Nonostante tutto :





















IL FRITTO CI PIACE LASCIATECI IN PACE :

                                  …olive all’ascolana



ingredienti : per 4 persone



250 gr di olive grandi in salamoia
3 tazze di farina 
3 tazze di pan grattato 
2/3 uova
2 litri di olio per frittura





per il ripieno :



Guardate qua



Potete utilizzare sia olive già snocciolate che ancora con il nocciolo,in questo caso armatevi di uno snocciolatore e  privatele dell’osso.
Scolatele e sciacquatele sotto acqua corrente per togliere il salato della salamoia.
Preparate l’impasto per il ripieno (io quando preparo i cappelletti ne faccio sempre un pò in più che inserisco in un sac a poche e poi congelo,così è già pronto all’uso) e inseritelo in un sac a poche,mettete da parte.
Preparate 3 ciotole,all’interno della prima sgusciateci le uova e sbattetele con una forchetta,nella seconda mettete la farina e riempite la terza con il pangrattato.
(Le dosi della farina e del pangrattato potrebbero variare).
Ora,prendete le olive e riempitele una ad una con il ripieno,inserendo la punta del sac a poche e premendo fino a quando vedrete che l’oliva sarà bella piena. Ripete per tutte le olive che avete e poi tuffatele nella farina.
Ricopritele per bene,poi con molta attenzione (per non far scivolare via la farina) immergetele una per una nelle uova sbattute. Se lavorate con l’aiuto di una forchetta sarà più semplice,scolate l’oliva dall’uovo in eccesso e fatela rotolare nel pangrattato,avendo cura che sia completamente ricoperta. 
Se necessario premete con le dita per far aderire meglio la
panatura. Adagiate su un piatto e proseguite fino a terminare l’operazione per tutte le olive. Coprite con della pellicola e riponete in frigorifero per circa 30 minuti. 
Non gettate il pangrattato,vi servirà per eseguire una seconda panatura. Trascorsa la mezz’ora togliete le olive dal frigorifero e rituffatele una per una nel pangrattato. Riponete di nuovo sul piatto e mettete a scaldare l’olio in un wok.
Quando l’olio sarà a temperatura,immergete le olive facendo molta attenzione a non metterne troppe,devono stare belle comode.
La cottura è semplice,quando verranno a galla lasciatele dorare qualche istante e poi toglietele dall’olio facendole riposare su carta gialla o carta da cucina.
Salatele (poco perchè l’oliva in salamoia è già salata) e gustate tiepide. Se riuscite ad aspettare.


































La Carne, Senza categoria

A COME ASOCIALE

26 Novembre 2013

Lo ammetto.
Adoro stare rinchiusa in casa,soprattutto in inverno.
Quando fuori è freddo e magari nevica come in questo momento.
Ecco,ditemi voi se é così sbagliato starsene davanti al camino rovente mentre fuori il mondo gela.
Secondo me no!
Certamente bisogna stare molto attenti dal non farsi prendere dalla noia,ma per una come me é molto difficile.
Ho un sacco di passioni e un sacco di tempo per assecondarle.
Vado a periodi,una volta è la pittura,una volta la pasta di zucchero,un’altra la cucina e poi la scrittura,il fai da te…e via discorrendo.
Sarei anche una sportiva,non fosse che qualche problemino alla schiena mi tiene ferma dall’allenarmi come un’ossessa.
Comunque,come a parecchi accade,con l’arrivo del primo freddo cado in letargo.
Come un orso,mi rinchiudo nella mia tana e ne esco a primavera,salvo sporadiche occasioni mondane .
Anche perché sinceramente parlando,non é che con 3 gradi abbia così voglia di stare a gigioneggiare in giro.
Eh,quando ero giovane…allora non mi fermava nulla,nemmeno il freddo. Nevicava e io ero capace di uscire con un sandalino tacco 12 con una nonchalance che ora come ora mi spaventa quasi.
Ora,per farmi uscire a passeggio con il freddo devo bardarmi di stivali pelosi,di quelli che una volta che li indossi non li toglieresti più.
Si,lo so.
Alla maggior parte,QUEI famosi stivaletti con il pelo fanno ribrezzo,ma io ne sono stata una fautrice fin da subito. Anzi,quando ancora in Italia non esistevano,io scatenavo i conati di vomito di chiunque me li vedeva addosso.
Sono la mia difesa contro i piedi gelidi che mi perseguitano durante i mesi freddi…
E’ importante avere i piedi al caldo soprattutto se hai un braccio che è costantemente tatuato,che mi obbliga a stare mezza nuda con conseguente pelle d’oca e freddo polare.
Eh si,perchè per farlo guarire prima io lo lascio all’aria,e va bene a maggio ma a fine novembre…provoca non pochi problemini di gelo diffuso.
E così eccomi qua,il camino accesso che mi fa compagnia mentre fuori c’è un tempo da lupi.
Sono pochi giorni che il freddo quello vero è arrivato ma io già non ne posso più.
Del buio presto,del vento freddo e del dovermi coprire come un inuit ogni volta che esco dal tepore di casa mia.
Metti il giubbotto,i guanti e la sciarpa (io odio le sciarpe!),togli il guanto destro perché sennò non riesci ad usare il telefono…rimetti il guanto perché stai congelando…ritogli il guanto perché non riesci a trovare le chiavi di casa nella borsa…e che stress!!!
Che poi dipende dove vai. 
A entrare in alcuni negozi ti vengono le caldane come una donna in menopausa…non parliamo poi dei centri commerciali,dove commesse seminude anche alla vigilia di Natale,lavorano con 40 gradi soffocanti e tu che vieni da -0 gradi,tutta bardata con pure il collo di pelliccia,sudi manco fossi in Thailandia.
La Thailandia…lo sapete che ho una passione sfrenata per lei.
Con le mani gelate nonostante il tepore del camino acceso,digito freneticamente sulla tastiera tutti i termini di ricerca che mi vengono in mente sulla Thailandia.
Mari e cieli azzurri bucano lo schermo,sabbia bianca che aspetta solo di essere calpestata mi acceca lo sguardo.
Guardo fuori,la neve inizia ad attaccare.
Non importa.
Intanto preparo il gulash,con questo tempo è quello che ci vuole.
Tanto devo resistere solo un altro pò,il conto alla rovescia è già inziato…tra 60 giorni sarò con le chiappe al caldo.
Invidia eh?!?



Speriamo,perchè in Thai in questi giorni il tempo non è mica tanto diverso che da noi…)















YOU KNOW GULASH?


ingredienti : per 4 persone

800 gr di coppa di maiale tagliata a cubetti
100 gr di lardo tritato al coltello
400 gr di patate
2 grosse cipolle bianche 
1 sedano 
1 carota
2 cucchiai colmi di paprika dolce
150 gr di triplo concentrato di pomodoro
1 litro circa di brodo di carne
1 cucchiaino di sale aromatico
olio evo
sale 
pepe


Pelate le cipolle e affettale a fette sottili,mondate anche la carota e il sedano e tritateli grossolanamente.
Prendete una casseruola capiente (io ne ho usata una in ghisa) e copritene il fondo con l’olio d’oliva e fate soffriggere le verdure,dopo qualche minuto unite il lardo tritato e fate cuocere insieme altri 10 minuti. 
Ora unite la carne e fatela rosolare a fiamma alta.
Aggiungete la paprika e mescolate bene.
Abbassate la fiamma e fate insaporire bene la carne per qualche minuto,poi unite il concentrato di pomodoro e amalgamatelo bene.
Bagnate con abbondante brodo,deve coprire tutta la carne e le verdure,mettete il coperchio alla vostra casseruola e fate sobbollire a fuoco basso per almeno 30 minuti.
Pelate le patate e tagliatele a cubetti,unitele ora alla carne sul fuoco,salate e pepate e aggiungete del sale aromatico (o un insaporitore di carni).
Mescolate di tanto in tanto,controllando che le patate diventino tenere.
Quando il brodo sarà stato quasi completamente assorbito (ci vorrà un’ora buona) dalla carne e dalle verdure il vostro gulash sarà pronto.
Gustate caldo e servita accompagnato da crostini di pane dorati.
E’ ottimo come rimedio anti freddo!